A volte mi arrivano email di persone desiderose di sfondare, ma che non hanno neanche iniziato a frequentare una scuola. Cercano la ricetta segreta per lavorare subito con le grandi case editrici. Se uno ha talento, la sua bravura verrà prima o poi scoperta, soprattutto ora che internet consente a tutti di mostrare le proprie capacità.
In una delle mie tappe per cercare lavoro, presentando il mio portfolio, mi sono sentito dire che non avrei mai lavorato in Italia, con quel tipo di disegni, o che non avevo un tratto abbastanza fantasy. Sicuramente non erano parole di incoraggiamento, ma comunque ho cercato di continuare a disegnare come sapevo, di migliorare sempre più, studiando i disegni dei più grandi illustratori per carpire i loro segreti e le loro tecniche.
Insomma, davanti ai muri ho cercato di reagire, impegnandomi sempre di più.
Parliamo ora di Favole degli Dei, un libro del quale sei illustratore e scrittore. Com'è nato?
Io credo che le cose migliori nascano dal caso. È difficile fare previsioni e creare qualcosa a tavolino che abbia successo, perché altrimenti le case cinematografiche, le case editrici, i produttori musicali non sbaglierebbero mai un colpo. Non è facile riconoscere quella scintilla che fa scattare “l'amore” del pubblico.
Ritornando alla domanda, avevo in passato disegnato due copertine che per vari motivi avevano fatto scattare qualcosa nella mia mente. In seguito capii che quel “qualcosa”, non erano altro che le basi su cui ho iniziato a disegnare i primi personaggi di Favole degli Dei (Ares, Afrodite e Medusa).
Nelle illustrazioni del libro, ho cercato di mettere in comunità le Divinità con la Terra stessa. Volevo rappresentarle in modo dettagliato e originale attraverso delle fusioni visive e “mentali”: elmi che diventano nuvole, corpi che sfumavano nel paesaggio, gonne e armature che diventano tempeste o decorazioni di monumenti.
Ai primi disegni, aggiunsi anche dei racconti scritti di mio pugno, e presentai il tutto. Mondadori fu entusiasta dell'intero progetto, e così, oltre alle illustrazioni, scrissi tutti i testi, reinterpretando la mitologia greca attraverso la mia personale visone (e mantenendo una totale libertà nella creazione di questo libro).
Ho inoltre cercato, nella “finzione” di molte storie che ho inventato, di ridare agli Dei e a tutti i personaggi mitologici la loro classicità, spesso “storpiata” da racconti e film che hanno accomunato e messo in parallelo questi miti con altre religioni.
E cosa ci puoi dire del nuovo libro che stai preparando?
Solo un nome: Dante Alighieri, colui che ha creato l'opera letteraria più conosciuta di tutti i tempi, ovvero la Divina Commedia. Con il mio nuovo libro illustrato ho affrontato proprio L'Inferno di Dante, con tutti i suoi luoghi, i personaggi e le traversie che, girone dopo girone, portarono Dante e Virgilio fino al cuore degli inferi.
Questa nuova sfida mi ha appassionato fin dall'inizio, così come è successo per Favole degli Dei. Ci saranno delle parti con disegni a matita per così dire “classici”, mentre altre con grandi tavole pittoriche, dal respiro più “ampio” rispetto a quanto rappresentato con il libro precedente. Chi conosce l'arte digitale sa che, di solito, si usa un tipo di lavorazione per livelli: in questo libro ho cercato di “cancellare” questo aiuto elettronico, lavorando per quanto possibile su un livello unico, proprio come se dipingessi su una tela reale. Il mio desiderio era proprio quello di recuperare un senso pittorico più “classico”, conferendo maggior calore a tutte le rappresentazioni dell'Inferno.
L'immersione in questo nuovo mondo è realmente emozionante e impegnativa, e mi ha letteralmente prosciugato da ogni energia. L'uscita dovrebbe essere prevista per metà Ottobre, ma per tutte le notizie definitive seguitemi su Facebook o sul mio sito (e naturalmente su Fantasy Magazine).STAY TUNED!
5 commenti
Aggiungi un commentoInteressante sarebbe conoscere il giudizio di Barbieri sulla decisione della Mondadori di usare l'Artemide che ha disegnato per Favole degli Dei come copertina per La Principessa di Landover di Terry Brooks, dato che non ha assolutamente nulla a che spartire con la protagonista e la storia di questo romanzo.
L'annuncio dell'illustrato dell'Inferno mi provoca idee contrastanti. Da un lato le illustrazioni di Barbieri mi piacciono molto, dall'altro non sono stata completamente soddisfatta del suo precedente lavoro in solitaria.
La Mondadori ci ha lucrato sopra in maniera fastidiosa (alla fine, nelle pagine coi testi c'era solo l'ingrandimento dell'immagine subito precedente, bel modo per fregare) e alcune sue rivisitazioni non mi sono per niente piaciute (Atena vestita in simil sadomaso non l'ho ancora digerita, mi spiace. Una cosa è rivisitare, un'altra è stravolgere/"violentare" l'idea originale). E ho notato la tendenza a fare le donne tutte uguali. Se qualcuno ha il volume ci faccia caso: Atena, Artemide e Andromeda sono la stessa identica donna (le prime due hanno anche lo stesso profilo, dai!), con la pettinatura e il colore dei capelli cambiato.
Considerato che all'Inferno dantesco però ci sono solo demoni -e nessuno di questi in forma simil umana- e dannati... di donne con improbabili costumini di pelle e "pataccate" di questo tipo non ce ne dovrebbero essere. Spero.
Aspetterò e valuterò bene. Certo stavolta non mi ci fionderò sopra immediatamente, ma spero in bene. La Commedia è il mio libro preferito in assoluto e mi piacerebbe averne un illustrato (quelle di Doré sono un po' troppo fuori budget )
E' una cosa che si è notata.
Aspetta...c'è il girone dei lussuriosi, non dimenticare...e poi tra i demoni e i diavoli ci sono le erinni e i succubi: completini, fruste et similia si possono sprecare a volontà
Per fortuna, anche se la cosa in sé non è per niente bella (ma anche le Nihal 0.0, 0.1, 0.2, etc sono così).
Sì, ma di quel canto importano Paolo e Francesca, che stanno abbracciati, e gli altri nominati si vedono solo inseriti nel flusso delle anime. In quanto ai demoni... i succubi Dante non mi pare li nomini. Effettivamente, rimangono le erinni ma son personaggi talmente marginali... che spero non appaiano proprio ^^.
Se deve essere un tributo, che sia fatto senza tradire lo spirito dell'originale. E direi che "fanservice" e "Dante" non possono stare nella stessa frase da nessuna parte del globo ^^
Resta solo da aspettare e vedere. Certo è che ci sono sempre le "interpretazioni" di un testo e che per vendere bisogna rispondere alle richieste del mercato.
So che non è il massimo e non condivido questo modo di fare, ma costato come vanno le cose.
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