Luther Strode è un giovane remissivo, allampanato e gracile, imbranato con le ragazze e regolarmente preso di mira dai bulli della scuola. Lui e la madre stanno provando a rimettere insieme i cocci di una vita distrutta da un padre e marito violento, peraltro prossimo a uscire di galera. Incastrato in un quotidiano miserrimo, dove la sola amicizia su cui può contare è quella dell'altrettanto impacciato compagno di scuola Pete, Luther si lascia irretire da una pubblicità allettante che propone l'acquisto del Metodo Ercole, un manuale in grado di trasformare in poco tempo una persona qualunque in un superuomo. Ma dietro l'acquisto c'è qualcosa di più di una banale truffa ai danni dei più sprovveduti. Il metodo funziona davvero, oltre le più ottimistiche aspettative. E porta con sé un'accessoria scia di distruzione, sangue e malvagità...
Lo strano talento di Luther Strode, miniserie Image firmata dai giovanissimi Justin Jordan e Tradd Moore, è un divertissement che si colloca nell'attuale trend commerciale del racconto supereroistico secondo una lettura amara e violenta. Solco che soprattutto il popolare Kick-Ass ha contribuito non poco a tracciare. Anche qui abbiamo la violenza estrema (ma anche molto più surreale e cartoonistica) e un volenteroso tono noir misto a deliri nerdissimi (ma del tutto priva del senso del grottesco e dell'humor nero che caratterizzano invece l'opera di Mark Millar e John Romita Jr.). Potremmo dire che Luther Strode si sforza di essere tutte queste cose e altro, ma non centra il bersaglio, lasciando nel lettore la sensazione di una bibita gasata le cui bollicine svaniscono troppo in fretta.
Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Quanto resta sono delle buone intenzioni e la volontà di spiazzare il lettore con un finale inatteso (ma non troppo) e farraginoso. Un inizio apparentemente leggero cede presto il passo a un vortice splatter in continua crescita, dove si intravedono tracce di una sottotrama in verità soltanto abbozzata e che lascerà deluse le attese di molti lettori. Lo Strano Talento di Luther Strode potrebbe piacere, con buone probabilità, a un pubblico molto giovane e ancora non del tutto smaliziato riguardo revisionismo supereroistico, riletture e modernizzazioni varie. Luther Strode non è in realtà un fumetto da buttare, ma alla fine del volume lascia la sensazione di aver assistito solo a una discreta prova d'esame da parte di giovani autori che domani, magari, potranno dire qualcosa di più. Infatti, se tecnicamente la miniserie funziona, grazie a una cifra grafica non scontata e una discreta padronanza del dialogo, zoppica vistosamente per quanto riguarda i contenuti. Tutto sa troppo di già visto, le tirate deliranti sul superomismo hanno un gusto stucchevole, e le piccole trasgressioni al canovaccio, i twist usati per sconvolgere il lettore, sono artificiosi, forzati.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, eppure ancora non si trova un'epica a fumetti che umanizzi l'eroe in modo altrettanto efficace e che sostituisca al banale motivo della vendetta quello dell'espiazione e della ricerca del proprio ruolo nel mondo. Non ci riesce neppure Lo Strano Talento di Luther Strode, moderno giocattolo senza infamia e senza lode. Ultimo anello, in ordine di tempo, di un cammino narrativo e commerciale che vorrebbe rompere gli schemi, ma che oggi più che mai sta mostrando vistosi segni di stanchezza.
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