Riguardo a Thor: The Dark World, per Chris Hemsworth pare che lavorare con Alan Taylor, talentuoso regista che ha lavorato su un altro mostro sacro come la serie fantastica “Game of Thrones”, sia definibile con una sola parola: “Awesome”, ovvero: grandioso, fighissimo… impressionante.
Ed è quello che deve pensare anche il fotografo che sta per ultimare il servizio fotografico per la rivista Prestige – Hong Kong, in cui l’asgardiano posa in modo dinoccolato, quasi dandy, lontano mondi dai suoi personaggi fatti di testosterone e muscoli sporchi di fango.
Fra una pausa e un cambio d’abito Hemsworth si lascia andare a qualche considerazione sul suo lavoro al secondo capitolo del semi-dio.
“Mi piace il modo in cui [Alan Taylor] ha aggiunto un elemento incredibilmente organico al mondo fantastico di Game of Thrones, e penso che sia un elemento di cui Thor ha potuto beneficiare. È radicato nella realtà, non importa quanto mitico o di simil-fantascienza diventi. C'è una verità su tutto. Certo, lavorando con lui ora, si vede che non vuole che Thor o gli Asgardiani in generale sembrino un po' superficiali o come degli irraggiungibili dei. Vuole con forza che siano facilmente riconoscibili.”
In effetti, uno dei meriti di Alan Taylor è stato quello di concentrarsi sui volti, le microespressioni dei personaggi con cui sta lavorando. Un esempio è stata la puntata di Game of Thrones "Valar Morghulis", uno degli episodi più riprese in rete per il finale quasi Bergmaniano fra una bambina, Arya Stark, e il suo mentore assassino Jaqen. Quest'ultimo entrato a buon diritto fra i personaggi più amati della serie. Ed è perfettamente logico che Hemsworth si aspetti un trattamento simile anche per i suoi espressivi lineamenti ostentatamente nordici.
In temporanea pausa dalle riprese, Chris si è trasferito a Londra con la famiglia, perché la prossima scena che lo vedrà protagonista sarà un tripudio di effetti speciali che avranno come protagonista proprio la City. In questa occasione l’attore, australiano D.O.C., sta cercando di assimilare tutta l’essenza della metropoli, anche compiendo riti normalissimi: come fare jogging insieme alla figlia per le strade della città.
Guardandolo oggi, sembra incredibile che un personaggio del genere sia cresciuto fra Melbourne e una sperduta cittadina dell’Outback australiano a strettissimo contatto con una comunità aborigena locale. Ma forse questo lato ruvido e selvatico, fa parte del successo dell’attore che anche in Biancaneve e il Cacciatore ha stregato molti più cuori della sua controparte femminile, facendo ipotizzare alla produzione un secondo capitolo dove la Kristen Stewart potrebbe anche non esserci. Ma ora Chris è totalmente concentrato sul personaggio che gli ha dato fama planetaria e nulla sembra distoglierlo dal cercare la performance perfetta.
A sentire Hemsworth l’intento del regista, memore dell’esperienza fra le regioni di Westeros e i suoi personaggi, sarà quello di esplorare a fondo le interazioni profonde fra i personaggi, come il rapporto Thor e suo padre: il totemico Odino interpretato da Sir Anthony Hopkins.
Thor: The Dark World seguirà il Dio del Tuono nei nove regni al di là di Asgard e della terra. E anche con il suo malvagio fratellastro Loki, impegnato fra le sue pendenze con la giustizia di Asgard e il creare nuovi guai.
In attesa di scatenare il suo potere del tuono, Thor si rilassa fra costosi vestiti e pose che poco hanno a che vedere con il Valhalla e molto di più con lo show-biz... perché anche gli dei tengono famiglia.
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