Detti anche Helsinki Vampires, attivi ormai da più di 20 anni nel panorama musicale internazionale e capitanati da Jyrki69, al secolo Jyrki Pekka Emil Linnankivi, i The 69 Eyes sono una band finlandese esponente del genere gothic rock.
La loro musica attraversa le sonorità tipiche del rock and roll unite ad atmosfere dark e melodiche.
Il 28 settembre 2012 è uscito X, il loro nuovo album distribuito dalla casa discografica Nuclear Blast.
In dieci tracce il gruppo propone a tutti i fan un sound rinnovato rispetto agli ultimi tre album, segnati da ritmiche più movimentate e aggressive.
Questo è un album maturo e nostalgico, un ritorno musicale alle origini della band, un breve sguardo verso Blessed Be (2000) e Paris Kills (2002), ma allo stesso tempo un’evoluzione verso il nuovo.
Ricco di melodia, curato nei particolari e attraversato da un profondo senso di malinconia. L’amore perduto è uno dei temi principali dell’album e la sofferenza che può nascere da esso emerge in ogni singola nota.
Red è il primo video ufficiale estratto dall’album X. Il ritornello della canzone rimane impresso a fuoco nella mente sin dal primo ascolto, una ballata ricca di sentimento e passione, un corrosivo viaggio attraverso le strade dell’amore percorse da sofferenza e dolore.
Il 28 settembre scorso in Italia è uscito X, il vostro nuovo album. Già dal primo ascolto risulta evidente un cambiamento rispetto agli ultimi tre dischi. E’ solo una mia impressione o avete fatto un ritorno stilistico al gothic di Blessed Be e Paris Kills? In questo caso quale è il motivo di questa scelta?
Abbiamo voluto realizzare un lavoro più melodico, andando a registrare a Stoccolma, cercando di creare qualcosa di molto musicale, con cori orecchiabili e bellissimi arrangiamenti. X suona più come un tipo di musica della mia età.
Le canzoni di X sono avvolte da un manto di malinconia legato al tema dell’amore perduto. Questa sensazione che emerge chiaramente nasce dai vostri stati d’animo o da esperienze della vostra vita?
Nel momento in cui stavo scrivendo i nuovi brani mi sono lasciato con la mia ragazza, così è stato molto naturale mettere queste emozioni nelle nostre canzoni.
Di solito da cosa traete ispirazione per la composizione delle vostre canzoni?
Dalla mia vita. Magari ho visto un film o letto un libro, viaggiato in un posto speciale o baciato una ragazza, qualsiasi cosa che può essere così speciale da poter essere catturata in una canzone.
Di solito il nostro chitarrista scrive la struttura principale di una canzone, poi io aggiungo i testi e le parti vocali.
Nella track list ci sono molte tracce che potremmo catalogare come ballads. In una vostra video-intervista avete definito X il vostro album pop. È così?
Quando registri musica in Svezia, il regno della pop music, qualcosa viene trasmesso nelle tue canzoni. Abbiamo provato a scrivere canzoni orecchiabili pur mantenendole malinconiche e belle.
Nella versione di X scaricabile da i-tunes ci sarà una bonus track (Rosary Blue), in cui duetterai con Kat Von D. Da cosa nasce questa collaborazione?
Lei è una nostra vecchia amica. E’ stato bello registrare un duetto con lei, veramente divertente. E’ una bella ballata, sarà un enorme successo.
Avrete sicuramente in programma un tour per promuovere X. Farete delle date in Italia ?
Faremo tre concerti nel nord Italia nel febbraio 2013. In quella occasione speriamo di vedere tutti i nostri vampiri italiani!
Se non sbaglio i 69 Eyes sono ufficialmente sulla piazza musicale dal 1989. Riesci a ricordare il primo momento in cui avete deciso di formare la band? Cosa vi ha spinto a fare musica?
In realtà io volevo semplicemente far parte di un gruppo creativo, forse solo come designer di volantini e manifesti, ma alla fine mi sono ritrovato a fare il cantante, questo è pazzesco. Volevo avere la mia parte di avventure rock’n’roll, vedere altre città della Finlandia e incontrare altri ragazzi. In questi venti anni ho visto tutto il mondo e ho passato tutta la mia gioventù ad affrontare queste avventure.
Abbiamo appurato che siete una band longeva. Quale è il segreto per riuscire a stare insieme così tanto tempo senza perdere mai l’entusiasmo e la voglia di fare buona musica?
Noi semplicemente amiamo la musica e crediamo in essa.
Giunti allo splendore della vostra carriera, puoi dare qualche consiglio ai giovani musicisti che vorrebbero seguire le vostre orme ed accedere al fantastico ma impenetrabile mondo della musica professionistica?
Considerate la musica come un hobby.
Quale è stato l’episodio più bello e quello più imbarazzante che hai vissuto durante la tua carriera?
Quando abbiamo suonato a Rio de Janeiro e siamo stati là per alcuni giorni. E’ la città più bella del mondo.
È molto imbarazzante dimenticare le parole delle canzoni sul palco ma succede sempre quando noto una bella ragazza tra il pubblico.
Che rapporto avete con i vostri fans e quanto è importante per voi l’esibizione live?
Abbiamo appena lanciato un’applicazione per telefono per unire la nostra armata di vampiri. Puoi scaricarla da Apple Apps. Sarà interessante condividere un po’ di sangue cibernetico. Non vedo l’ora di suonare le nuove canzoni sul palco, sono fatte per essere suonate dal vivo e condivise col pubblico.
Voi siete conosciuti come gli Helsinki Vampires. Il vampiro è una figura fantasy che in questi ultimi anni ha preso il sopravvento nel mondo del cinema, della letteratura e del grande schermo. Voi siete stati un po’ precursori da questo punto di vista. Cosa rappresenta per voi la figura del vampiro?
È Rudi Protrudi dei The Fuzztones oppure Lux & Ivy dei The Cramps. Un vampiro rock’n’roll rimane giovane sul palco e sui posters per sempre. E vive in eterno nella musica.
Ti piace leggere? Quale è l’ultimo libro più bello che hai letto?
Certamente, è tutto ciò che facevo quando ero un teenager. Poi ho scoperto le ragazze e i locali … Il miglior libro … mi piacevano motlo Poppy Z.Brite, Philip K.Dick e Lovercraft quando ero ventenne … Sono abituato a leggere molti libri contemporaneamente, al momento Rational Mysticism di John Horgan, Making Rumors di Ken Caillant, Daemon di Daniel Suaerez.
Siamo arrivati alla conclusione dell’intervista. Grazie per il tuo tempo e per la tua disponibilità.
Un saluto dallo staff di Fantasy Magazine.
Grazie mille.
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