Le storie per i bambini, si sa, hanno tutte un lieto fine. Spesso nascono per conciliare il sonno e accompagnare i piccoli lettori al momento in cui si spengono le luci e la mamma se ne va nell'altra stanza. Eppure di solito sono storie in cui compaiono mostri, incantesimi malvagi, streghe cattive. Storie che fanno sgranare gli occhi e provare piccoli brividi, prima di risolversi in quella che una volta era la chiusura omologata: "e vissero felici e contenti".
E' giusto che sia così, perché dalle storie i bambini devono trarre divertimento ma anche insegnamento. Le storie sono le metafore della vita, ognuno si augura che vada sempre per il meglio ma le difficoltà sono dietro a ogni angolo.
Elisabetta Dami ha fatto di questi concetti quasi una missione e il suo topolino Geronimo Stilton la sta portando in giro per tutto il mondo. Il 3 settembre è uscito in tutte le librerie Il segreto del coraggio (Piemme, pag. 384, 24,50€), ultimo libro di una serie fortunatissima che ormai ha superato quota settanta.
"Quello che sto cercando di fare" dice la Dami, "è mettere assieme quel che ho letto e ascoltato nella mia vita: le parole di mia nonna, le filosofie orientali, le religioni, le morali, quel che le persone dicono nelle metropolitane, la saggezza popolare e quella che c'è nei libri. Cerco di passare tutto questo ai bambini, con la complicità di Stilton, per affrontare la vita: esattamente quel che fa ogni madre di ogni specie animale."
L'importanza di questo volume è particolare, visto che il tema affrontato è la paura. Geronimo Stilton si mostra finalmente un topo con qualche debolezza, di fronte a ogni genere di paura che lo mette in difficoltà. Nel castello della famiglia Tenebrax (composta di creature orrorifiche simili a vampiri, da piante carnivore e pure da uno scarafaggio di nome Kafka) Stilton dovrà scontrarsi con fulmini, tenebre, insetti e mostri. "Questa volta abbiamo parlato di paura perché ci sembrava che l'atmosfera si stesse facendo sempre più pesante per grandi e piccoli. E' come se timori seppelliti dentro di noi fossero usciti nuovamente allo scoperto. Ma ammetterli aiuta a superarli. E se un eroe come Geronimo ha paura, anche i suoi lettori possono sentirsi autorizzati a condividere con lui una debolezza, e dunque affrontarla e vincerla."
Non dimentichiamo che il libro è destinato ai bambini, e come tale dev'essere anche un gioco e un'avventura. Qui sta la marcia in più targata Piemme, che ha pubblicato un'edizione davvero intelligente. Il giovane lettore troverà una medaglia nella confezione e un diploma che premia il coraggio. Ci sono giochi, un testo teatrale da recitare e tanti buoni consigli per vincere le proprie paure (gli effetti speciali nei film usati per creare le scene spaventose) e per evitare pericoli (evitare fulmini). In più troverà un diario da riempire, dove potrà scrivere le proprie paure costringendosi a riconoscerle e affrontarle. "Perché quando si va dallo psicologo" dice ancora Elisabetta Dami, "si parla di noi stessi, e facendolo riconosciamo paura, rabbia, dolore, e li superiamo. Il diario del coraggio è proprio questo: un amico silenzioso che ascolta senza giudicare. Un aiuto per i bambini più timidi e chiusi e per i loro genitori."
2 commenti
Aggiungi un commentobello il libro di geronimo e carino ho letto l'introduzione fa ridere e è avventuroso ciao
nn si chiama laura veramente si chiama viola e comunque sono d\'accordo con viola
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