Adaline, la maggiore delle ragazze Pratt, quella sera aveva appena imbracciato il fucile. Il suo proposito era quello di assassinare il padre, dopo l'ultimo disperato tentativo di ragionare con lui. Per diciassette lunghi anni, il religiosissimo Joseph Pratt aveva mandato avanti il ranch di famiglia violentando regolarmente tutte le sue figlie femmine. Tutte eccetto Adaline, più risoluta e forte anche dei fratelli, inermi di fronte al dispotismo del capofamiglia. Così come la madre, patetica caricatura di uno stucchevole angelo del focolare, prigioniera della propria mostruosa debolezza. Ma prima che Adaline potesse tirare il grilletto, una figura urlante saltò fuori dal bosco intorno alla casa dei Pratt. Una piaga sanguinolenta a forma di croce gli attraversava il viso e l'espressione di feroce giubilo tradiva intenzioni tra le più violente.
Non era solo. Presto il ranch fu assediato da un'orda di creature folli e malvagie, portatrici di un letale contagio in grado di trasformare il più mite degli uomini in una creatura priva di inibizioni, feroce e sadica. Solo la rude risolutezza di Joseph riuscì a sfuggire alla morsa del nemico e a guidare i propri familiari superstiti verso una parvenza di salvezza. Sempre nel nome di quel dio che Joseph aveva insegnato ai suoi figli a venerare. Quel dio che non aveva mai mosso un dito per impedire le nefandezze di un padre contro la propria progenie.
Fu così che Adaline ripose il fucile per seguire il genitore in quella disperata corsa per la sopravvivenza, mentre il misterioso virus faceva impazzire il mondo intero, popolandolo di ottusi e perversi mostri bramosi di sangue e morte. Un mondo, forse, non troppo diverso da come è sempre stato, come dio o il diavolo lo hanno forgiato...
Crossed: Valori di famiglia è la seconda miniserie dedicata all'universo
E' davvero strano (ma anche intrigante) scoprire che la serie scritta da Lapham è tutto il contrario.
E' un fumetto estremo, sporco, ma di sottile fascino. Una storia che ha tutte le carte in regola peressere (almeno per chi scrive) il “vero” Crossed. Molto più punk del suo predecessore, nelle idee ancor prima che nella forma. Un racconto disturbante e metaforico, che ha con il ciclo di Ennis lo stesso rapporto che il film Zombi (Dawn of the Dead) avrebbe con uno dei tanti Resident Evil.
La serie di Garth Ennis conservava, sia pure camuffata, l'ironia grottesca tipica dell'autore irlandese, e seguiva meccanismi classici da survival horror. In Valori di famiglia non si sogghigna neppure per un attimo. Piuttosto ci si sente torcere le budella. I meccanismi da thriller classico restano sullo sfondo, mentre l'orrore s'insinua sottopelle. E si riflette.
Il racconto horror di Lapham, che parte dal cliché basico di una mostruosa epidemia planetaria, è una celebrazione psicanalitica dei legami familiari, soprattutto per quanto riguarda i rapporti convenzionali e reali tra genitori e figli. Crossed: Valori di famiglia è prodigo di citazioni freudiane, spesso espresse con scene agghiaccianti che rappresentano sempre l'apice di un disagio psicologico ben orchestrato. Il mito di Crono è rappresentato più volte, in una visione pessimista delle relazioni tra consanguinei che culmina con quella che è forse la sequenza più macabra e violenta degli ultimi anni. Anche la già celebre scena di pubblica defecazione (con conseguenze splatter), che tanto sembra aver disgustato i fans di Garth Ennis, non è che la teatralizzazione didascalica di una pulsione genitoriale spogliata da ogni umano freno inibitore. L'esasperazione di una madre per un figlio che sporca in un momento inopportuno. Così come l'inattesa inversione di ruoli (anche sessuali) raccontata con una simbologia forse scontata, ma di sicuro impatto emotivo. Padri, madri, figli e figlie, in numerosi frangenti non vorrebbero fare altro che ammazzarsi a vicenda. Per Lapham, l'epidemia che trasforma in maniaci assassini, in realtà pone l'accento su pulsioni umane normalmente soffocato dalla cultura, dalla religione e dalle convenzioni sociali. A tenere unita la famiglia è soprattutto la necessità di sopravvivere. Unica ragione che permette di lasciare da parte anche una colpa grave come quella di un padre che violenta e ingravida le proprie figlie. Figura mostruosa e salvifica nello stesso tempo, impastata di contraddizioni morali e motore principale di una tragedia familiare che farà all'amore con il terribile contagio, come se fossero l'una l'immagine speculare dell'altra.
Valori di famiglia, prende in qualche modo anche le distanze dall'elemento
In definitiva, Crossed: Valori di famiglia, è a nostro parere un fumetto molto più interessante rispetto alla serie progenitrice. Proprio perché in grado di cannibalizzarne il modello commerciale per produrre una macabra parabola sulla controversa natura delle relazioni umane. Persino il finale, definito da qualcuno fuori luogo e inopportuno, è quanto di più trasgressivo possa essere concepito come conclusione di un'odissea all'insegna dell'orrido e della crudeltà. Uno sputo in faccia a un uditorio di fans affamati di tenebra e cattiveria d'accatto. La provocazione finale di David Lapham, che suggella una storia scritta con il sangue. Una risata silenziosa ma sardonica, mentre le lacrime scorrono amare, in sottofondo alla tavola conclusiva.
Può non piacere, non essere ciò che ci si aspettava. Ma la trasgressione, quella vera, è ciò che devia dal prevedibile, che spiazza, e ti colpisce dove non ti aspetti, dove ti farà più male.
Non alle viscere. Dritto al cuore.
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