Eccoci arrivati alla conclusione di Kick-Ass 2, il fumetto. L’ultimo numero uscito da qualche giorno per Panini Comics tira le somme e chiude il ciclo di questa seconda parte della graphic novel. Mark Millar (testi) e John Romita Jr. (matite) escono di scena, almeno momentaneamente, senza fare il botto; niente a che vedere con l’epilogo di Kick-Ass (prima parte) in cui tutto era stato orchestrato su buoni livelli. Come riportato nelle precedenti recensioni (/fumetti/17665/kick-ass-2-3/) Kick-Ass 2 ha avuto alti e bassi e, a storia conclusa, non possiamo che confermare.
Il primo numero aveva fatto ben sperare. Un'ottima partenza che però non ha trovato continuità. Alcune scelte forzate, battute poco incisive, ritmo atipico rispetto al solito e il gran finale mancato. Cosa ci rimane? Un’avventura urbana tra ambigui eroi, supercattivi psicopatici senza carattere e tanta violenza (spesso gratuita). Le basi per questo sequel erano interessanti; Kick-Ass che si unisce ai supereroi della Justice Forever formando un team-up, la vendetta covata da Red Mist (ora Mother Fucker) per la morte del padre mafioso per mano proprio di Kick-Ass e Hit-Girl… e Hit-Girl, costretta in uno stile di vita che paradossalmente non era il suo. Un plot narrativo che andava a braccetto con i disegni di Romita. Tuttavia l’evidente mancanza di continuità, soprattutto in questo numero e nel secondo, ha contribuito ad abbassare la media complessiva e a influire sul giudizio finale.
Nel quarto numero con la descrizione della battaglia tra buoni e cattivi...
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