Dracula e il mito dei vampiri: al principe Vlad - una delle leggende antiche più articolate e suggestive - sarà dedicata una mostra alla Triennale di Milano dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013.
Nel centenario dalla morte di Bram Stoker (Clontarf, 8 novembre 1847 – Londra, 20 aprile 1912), lo scrittore che nel 1897 pubblicò il romanzo capolavoro “Dracula”, il mondo celebra l'autore con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: l’immortale vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi.
La mostra indaga la figura del vampiro per antonomasia, con circa 100 opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video, partendo dal Vlad Tepes, Principe di Valacchia vissuto fra il 1431 d.C. e il 1476 d.C., per poi procedere alla trasfigurazione letteraria dell'autore irlandese Bram Stoker, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica diretta da Francis Ford Coppola e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula.
La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi tardo medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di “vampiromania” che continua a sedurre adolescenti e non solo.
Particolare attenzione è rivolta al “Bram Stoker’s Dracula” (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati, per la prima volta in Italia, alcuni storyboards. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko - eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale.
La mostra sarà arricchita, poi, da due interessanti variazioni sul tema. La storica del costume Giulia Mafai offre un’interpretazione originale dell’identità della donna vampiro – incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla - che espone il concetto di donna che distrugge con il potere della seduzione. Ci si occuperà anche di architettura aprendo le porte al “Design del Vampiro”: un racconto per immagini delle dimore del re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall’architetto Italo Rota.
Completa il percorso dell’esposizione uno speciale omaggio dedicato a Guido Crepax con diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri creature. L’allestimento si avvale di ricostruzioni scenografiche e proiezioni per accompagnare il visitatore verso un’esperienza emozionale alla scoperta dell’affascinante universo degli un-deads.
Un’iniziativa di profondo valore è quella promossa insieme all’Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue, che – in occasione dell’esposizione “Dracula e il mito dei vampiri” in alcuni dei giorni della settimana – farà conoscere le sue attività e sensibilizzerà il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.
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