Arriverà mai sugli schermi? L’odissea di Empires of the Deep, coproduzione cinese-statunitense che avrà il titolo Mermaid Island negli USA, dura ormai da un paio di anni.
Il film sarebbe nato dopo il successo di Avatar di James Cameron, pellicola che aveva fatto furore in estremo oriente. Il 3D si era consolidato con un'altra opera di grande richiamo, il piccante 3D Sex and Zen. Dai clamorosi successi era nata l’idea di creare questo colossal ambientato nel mondo degli abissi. Empires of the Deep avrebbe dovuto vantare come protagonista femminile Monica Bellucci e alla regia Pitof (ovvero Jean-Christophe Comar, regista di Catwoman).
Il progetto però non è decollato. Il produttore Irvin Kershner (L’Impero colpisce Ancora) si è defilato, e il ruolo della Bellucci è stato ereditato da Olga Kurylenko, la bond-girl francese di origine ucraina. L’onere della regia è passato da Jonathan Lawrence a Michael France. Le redini del progetto sono passate nelle mani di un magnate cinese che ha collaborato anche alla stesura di una trama, Jon Jiang. Randall Frakes ha poi preso credito per aver scritto la sceneggiatura definitiva: Frakes è un veterano del settore e un collaboratore di lungo corso di James Cameron.
La protagonista del film è una sirena, e la storia verte sull’amore di un uomo per lei. Ci sono battaglie sottomarine e mondi misteriosi da esplorare. Peccato che a quanto si vede dal trailer gli effetti speciali siano terribilmente modesti e a volte sconfinino nel film di animazione: ciò suggerisce che intorno a Empires of the Deep ci sia ancora da lavorare un po’. Sembra che la spesa sia già intorno ai 130 milioni di dollari. Saranno stati spesi bene? E soprattutto, veramente il film uscirà entro il 2012?
3 commenti
Aggiungi un commentoHa avuto una gestazione bella lunga 'sto film visto che Irvin Kershner è scomparso due anni fa...
130 M$ per questa schifezza??? Mah... tra l'altro affidarsi ad un pessimo regista come Pitof vuol dire andarsele proprio a cercare... tra lui e Uwe Boll, non so chi è peggio.
Ispira poco, sia per le vicende di produzione sia per la mediocri qualità tecniche fin ora dimostrate.
Senza contare che la trama non brilla certo per originalità
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