Per deliziare i fan di Wolverine, i creativi della 20th Century Fox hanno scelto di rendere omaggio sia alla nazione che ospita la storia del mutante, sia al tratto di Miller.
La scelta è più che azzeccata per tre motivi: il primo è meramente promozionale: come si può vedere dall'immagine il Nostro appare al meglio della sua forma, ovvero nelle vesti bianche e nere che ricordano molto le delineazioni milleriane. Una scelta che doverebbe rassicurare tutti sulle condizioni fisiche di Hugh Jackman che sentiva di non avere abbastanza tempo per prepararsi al meglio per "la prova costume".
Il secondo è filologico, perché è stato lo stesso Frank Miller a ispirarsi a questo tipo di tratto di chiara matrice nipponica, fatta di tratti decisi che delimitano forme e movimenti. Un po' lo stesso percorso che, molti anni prima, aveva intrapreso il nostrano Modigliani che si era ispirato alle maschere delle tribu africane per definire il suo spettro artistico. Un processo che Miller ha proposto in barba a tutti coloro che consideravano il fumetto una forma d'arte minore per minorati.
Il terzo è storico, perché lo stile del teaser poster si rifà a un particolare tipo di riproduzioni chiamate Ukiyo-e. Nate in giappone nel XVII secolo come prodotti di massa per coloro che non potevano permettersi costosi dipinti veri, sono ancora oggi un vero e proprio must per gli appassionati del Minimal e della Graphic Art . Niente di più attuale, quindi, in un mondo che vende "la qualunque" senza un briciolo di discernimento o studio a priori. Il Think Tank creativo della Century si è spremuto per bene le meningi per non dare l'impressione che The Wolverine sia lontanamente paragonabile a un prodotto seriale di second'ordine.
La cura e lo studio che è insita in questo primo lancio promozionale fa ben sperare per la creatura di James Mangold che, per la cronaca aveva già diretto Hugh Jackman nel mielosissimo Kate e Leopold, un marchettone che gli ha permesso di mostrarsi all'industria hollywoodiana come un cavallo vincente, dandogli la possibilità di portare nei cinema una delle biopic più riuscite degli ultimi anni: Walk the Line, la tremenda storia di Johnny Cash.
In caratteri rossi, proprio sotto la patta del super eroe, possiamo trovare le cifre 7 - 26 - 13, che non sono riferimenti biblici di Ezechiele ma la data d'uscita del film. Quindi, c'è ancora un bel po' di tempo per parlare della pellicola ma queste chicche, quando sono fatte cum grano salis, meritano di essere commentate.
Domanda per gli appassionati: che cosa rappresenta il timbro rosso in basso a sinistra del poster?
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