Dopo aver completato la stesura del suo nuovo romanzo, The Devil's Armor, che verrà pubblicato negli Stati Uniti verso settembre 2003 e che è il seguito del romanzo The Eyes of God, lo scrittore americano John Marco lancia un appello ai suoi lettori italiani.
"Avendo origini italiane" afferma, "sono orgoglioso di vedere i miei romanzi pubblicati in Italia, e voglio dirvi quanto io apprezzi le vostre mail e le vostre critiche positive." Poi aggiunge: "Il mio editore italiano, Fanucci, ha intenzione di pubblicare The Eyes of God, in un prossimo futuro. Se volete scrivergli in modo da sostenere questo suo progetto, potete farlo all'indirizzo info@fanucci.it".
Negli ultimi tre anni l'editore romano ci ha fatto apprezzare le doti di John Marco, pubblicando tutto il ciclo dei Principi tiranni, composto da Lo sciacallo di Nar, Il grande intrigo e il recente (2002) I santi della Spada.
2 commenti
Aggiungi un commentoPotrei dire che è a causa di un di questi grandi poteri che ho deciso di scrivere quello che sto scrivendo.
Mi astengo da eventuali commenti, stupendomi a volte di come questo grande potere sia causa di furiose contraddizioni e violenza, anche.
Il grande potere che accomuna i miei personaggi è Madre Natura. Unica e incontrastata sovrana che guida e anima la mia profezia.
Sin dall’inizio mi sono preposta di scrivere 'qualcosa' che non comandasse, che non influisse, una cultura universale dominata solamente dall’influenza dei pianeti, le maree, le stagioni. Un potere fatto solo di cicli naturali.
Ma mi sono trovata a scrivere come un essere umano. Rendendo questo potere, transitorio e imperfetto. Entrando nel profondo non mi sembrava più così puro e intoccabile.
Questo perché sono un essere umano, purtroppo.
Volevo che questo potere fosse diverso dagli altri, invece mi accorgo che vige sempre e solo la legge del più forte, qualcuno cerca sempre di prevalere qualcun altro.
Chissà se è giusto così. Del resto nel grande cerchio della vita sopravvive il più forte e perisce il più debole.
Chissà....
Grazie per il tuo lavoro!
Mi è piaciuto molto questo tuo messaggio, Aylys. Sicuramente dipende dal fatto che è molto vicino ai miei pensieri sulla Natura.
Non posso sapere con esattezza di cosa parli, ma so con esattezza cos'ho fatto io con la mia trilogia (e, a dirla tutta, con la mia saga, ancora inconclusa).
Esattamente ciò che tu ti proponi: la Natura è l'unica incontrastata sovrana, come lo è qui sulla Terra. La prospettiva non è guardare al piccolo, su cui ci si deve concentrare per una mera questione di comprensibilità del messaggio, ma guardare al grande.
Non è un caso che le mie Gemme dell'Equilibrio funzionino in un certo modo. Non sono il solito manufatto magico di potere, sono molto di più e nel contempo molto di meno.
Sono, in fondo, l'espressione della Natura e del suo regno incontrastato.
I personaggi, gli uomini, possono combattersi e schierarsi all'infinito, ma le stagioni passano e la Natura regna sovrana comunque, sia essa Bene o Male.
E, perlomeno nella mia saga, non c'è comando in questo. Semplicemente, la Natura segue le vie naturali, avulse a qualsiasi logica umana. Può sembrare che comandi, in realtà la Natura non può far altro che seguire l'ineluttabilità della propria natura. Non è un gioco di parole... e spero di aver reso, almeno in parte, ciò che sento.
La Natura non ha modo di non assecondarsi e non ha fini.
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