Nel terzo giorno della fiera dedicata al fantastico più importante di Italia, Licia Troisi ha presentato al Cinema Centrale Le spade dei ribelli, secondo volume della nuova saga I regni di Nashira. Ha moderato l'incontro il giornalista della RAI John Vignola.
Sin dall'introduzione di Vignola, il discorso è ruotato attorno alla capacità dell'autrice di mescolare alla narrativa fantasy le tematiche del presente: l'importanza della natura, le problematiche sociali, gli aspetti più oscuri della religione e una nuova interpretazione del bene e del male, non più perfettamente distinti ma analizzati in tutte le sfumature.
Nei regni di Nashira, in particolare, veniamo catapultati in una guerra civile sullo sfondo dell'apocalisse, tra il popolo degli schiavi e la razza che li ha resi tali.
Tutto sembra volgere verso la perdita progressiva dell'umanità: i Femtiti riescono a fronteggiare i Talariti, ma al tempo stesso si avvicinano a diventare a loro volta gli oppressori.
Una domanda cruciale si fa largo a poco a poco durante il dibattito e diventa il cardine della presentazione: è giusto combattere per la propria libertà, ma qual è il limite? Licia Troisi sfrutta questo libro per parlare di un argomento che le sta molto a cuore: “l’aspetto crudo della guerra negato oggi dalla società, e che invece dev’essere ricordato”. Scrivere per divertire quindi, ma anche per trasmettere la propria visione del mondo.
La protagonista della storia, Talitha, ha rifiutato le sue radici e combatte con un popolo pronto a tutto, ma nel farlo rischia di diventare la feroce assassina dall'indole che ha sempre contraddistinto suo padre e i Talariti; dall'altro lato il suo amico Saiph, una volta schiavo della ragazza, è deciso a rischiare la vita nel tentativo di salvare l'intero mondo di Nashira dalla distruzione. Un “illuminato”, la cui innocenza potrebbe risultare la chiave per salvare l'umanità da se stessa. Verranno inoltre approfonditi alcuni personaggi, come un cacciatore di taglie intenzionato a redimersi.
Una saga “di formazione” in cui non si combatte solo fisicamente, ma anche per le fragili identità alle quali la scrittrice romana aveva già dato risalto nel primo libro. Il tanto agognato desiderio di amore, giustizia, pace e libertà si scontra con un mondo ingiusto. Un regno fantastico in cui domina la magia, sottolinea Vignola, ma intriso sin nel profondo di natura umana.
L'autrice
Licia Troisi è nata a Roma nel 1980, dove ha seguito studi classici. Laureata in Astrofisica con una tesi sulle galassie nane, ha di recente concluso un dottorato di ricerca in Astronomia. Nel frattempo si è sposata con un compagno di università e ha avuto una splendida bambina, che le insegna molte più cose di quante non si trovino sui libri. Appassionatasi al mondo dei manga e del fantasy, a 21 anni ha trovato “la storia che cercava” e ha cominciato a scrivere la trilogia “Cronache del Mondo Emerso”.
Dopo la pubblicazione del primo volume, è diventata in poco tempo una scrittrice amatissima dagli appassionati di fantasy, e dalle “Cronache” è stata tratta anche una serie a fumetti. La saga del Mondo Emerso è proseguita con altre due trilogie, “Le Guerre del Mondo Emerso” e “Leggende del Mondo Emerso”. L’inesauribile vena fantastica dell’autrice si ripropone ora al pubblico degli appassionati con la creazione di un universo completamente nuovo, “I Regni di Nashira”.
Sulla scia di un grande successo internazionale, i diritti dei suoi libri sono stati tradotti in 17 lingue e venduti in molti Paesi, dalla Germania al Brasile, dalla Russia alla Spagna.
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