Torniamo a parlare di “Sopravvissuti”…
Quando tu e io eravamo un tantino più giovani, per alcuni libri veniva utilizzato il termine “science fantasy”, allo scopo di identificare quei testi in cui, nell’ambito di narrativa prettamente fantasy, gli aspetti di science fiction assumevano considerevole rilevanza. Sarebbe un’etichetta applicabile anche al tuo romanzo…
Ah, sì: mi mancano quei giorni spensierati!: -)
Seriamente, ciò che mi piaceva davvero a quel tempo era che alla gente pareva non interessare un accidente dei confini tra generi. Non c’era nessuna di queste ossessive sotto-categorizzazioni e specializzazioni di cui siamo ora appestati. Semplicemente, le persone leggevano (e scrivevano) guardando alla freschezza di contenuti, non per fare in modo che gli stessi fossero a misura di un marketing mirato. Pareva esserci un entusiasmo per la sperimentazione e una fertile contaminazione, piuttosto che solamente giocarsi la propria fetta di mercato. Trovo bizzarro che persone che leggono fantasy possano essere così ossessionate dalle caratteristiche di genere e dalla specifica accuratezza storica della loro narrativa. Voglio dire: è fantasy, giusto? Cristo santo, andiamo!
Infatti, nella tua personale lettura dell’heroic fantasy, ti porti dietro il noir, la fantascienza, il thriller, persino l’horror…
Nel recensire Sopravvissuti per www.thrillermagazine.it, ammetto che alla fine ho ceduto anch’io alla tentazione di coniare una (forse) nuova definizione: “hard boiled fantasy”. Anche se, a conti fatti, una definizione non è veramente importante…
Sì, credo che ci fosse, alcuni anni fa, un breve intervento sul forum delle Cronache del Ghiaccio e Fuoco in cui si asseriva che dovremmo battezzare il termine “fuck fantasy” per gente tipo Joe Abercrombie e me: fantasy con un sacco di imprecazioni e volgarità, ma anche fantasy che manda a farsi fottere le norme del format di genere. Mi piace come definizione, ma non credo mi abbia veramente preso.: -) Quindi, sì: mi adatterò a “hard-boiled fantasy” come abbastanza vicina…
Il secondo libro della saga “A Land fit for Heroes” è The Cold Commands. I protagonisti di Sopravvissuti tornano in questo romanzo, oppure ce ne sono di nuovi? E di cosa parla il libro?
The Cold Commands è più che altro una continuazione dei temi e degli archi caratteriali del primo libro. Conoscerete anche un mucchio di nuova gente, ovviamente, ma i vecchi favoriti rimangono al centro della narrazione.
The Cold Commands sarà pubblicato anche in Italia?
Sì, Gargoyle ha già acquisito i diritti per il secondo libro, quindi aspettatevi di vederlo in un tempo ragionevolmente veloce.
Ed è in arrivo anche il terzo episodio della trilogia: The Dark Defiles!
Ci lavoro costantemente, persino ora mentre parliamo…
Il feedback/commento che hai ricevuto su “A Land fit for Heroes” che più hai apprezzato, e quello che più ti ha messo di cattivo umore?
OK, prima il negativo. Penso che quello che più mi ha rattristato è stato il modo profondamente difensivo in cui alcuni lettori del genere fantasy hanno reagito. Oh, Morgan lo sta facendo solo per scioccarci (e io non sono scioccato, eh, quindi non funziona!), e comunque non c’è nulla di nuovo, tutto ciò lo abbiamo visto prima, e fatto meglio. Per me, c'è una contraddizione inerente a questo atteggiamento, la quale espone la verità che ci sta dietro. Voglio dire, se The Steel Remains non è in alcuno modo fresco e originale, se tutto è stato fatto prima e meglio, allora perché si dovrebbe ritenere che sto cercando di scioccare qualcuno? Ooops: beccati! Credo che una risposta più onesta da parte di queste persone sarebbe: questo mi ha scioccato, e l'esperienza non mi è piaciuta. E questo va bene, è una questione di gusto e dopotutto nessuno è obbligato per regolamento a leggere i miei libri. Ma, cazzo, abbiate le palle per essere onesti su ciò. Credo di preferire quasi i responsi apertamente bigotti che mi rimproverano per l’inclusione di personaggi gay e per gli scenari omosessuali: almeno quella gente ha il coraggio delle proprie convinzioni. Come in ogni altro caso di fanatismo bigotto, penso sia una grande vergogna che là fuori ci siano persona con simili credenze, ma almeno loro sono chiari su questo, sai dove stanno. Mi fa girare i coglioni assai di più il conservatorismo di tipo passivo aggressivo.
13 commenti
Aggiungi un commentoLe così dette "scene" sono descrizioni di rapporti omosessuali fra due maschi, per lo più un umano e una creatura magica. Non vedo perchè scene analoghe di natura eterosessuale presente in migliaia di libri debbano essere considerate "arte" , o comunque valutate per la qualità del testo, mentre in questo caso si tratta immediatamente di "pornografia".
La solita pruderie italiana?
Non mi ricordo tutte le scene di sesso che ha scritto Altieri (autore che per altro mi piace moltissimo), ma il rapporto omosessuale che mi viene in mente è uno stupro su un bambino che contemporaneamente viene strangolato. Un'ottica diversa da quella di Morgan. Non giudico porno nessuno dei due.
Niente pruderia italiana, almeno da parte mia. Il descrivere in un certo modo scene di sesso non mi piace né che si tratti di Morgan, né che si tratti di un altro autore, sia che si tratti di rapporto omosessuali o eterosessuali.
Anche Murakami descrive scene di sesso, ma lo fa in un modo che mi piace. Nel suo romanzo, Morgan, descrivendo le scene in cui è protagonista Ringil c'è una sorta di compiacimento nel mostrarle che non trovo adeguato, perché è il modo di fare della pornografia.
MT, allora è pornografia il 70% della letteratura, fantastica e non.
Cosa intendi per "autocompiacimento"? I dettagli? Il fatto che i protagonisti siano consenzienti? Il fatto che siano maschi e ne godano, quindi una situazione non prevista dalla morale comune?
E' il modo in cui descrive queste scene, non il fatto che si tratti di omosessuali.
Anche con Archeth descrive un'attrazione omosessuale, ma lo fa in maniera diversa. Con Ringil è troppo marcato, entra troppo nei dettagli come se volesse sconvolgere con tutti i particolari che mostra: è questo che non ho apprezzato.
Non c'entra niente la moralità, il fatto che i due sono consenzienti: non m'infastidisce il rapporto omosessuale. Ma se voglio qualcosa di porno, so cosa cercare: in questo caso ricercavo un fantasy che in alcuni parti, in questo caso, è andato troppo fuori dal campo. Il sesso ci può stare, può essere di vario tipo, ma non mi piace come è stato mostrato.
Per quanto mi riguarda decisamente troppo dettagliato. Robin Hobb nei suoi libri affronta la cosa in modo molto diverso e meno fastidioso
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