"Se state comprando questo libro come regalo per vostra nonna o per un ragazzino, sappiate che contiene parolacce, gustose descrizioni di cannibalismo e quarantenni che fanno sesso. Poi non date la colpa a me. Io vi ho avvisato."

Gustoso. Sì, è questo l'aggettivo adatto per Uno stupido angelo, squinternato libro sul Natale, nella personalissima visione del geniale autore americano Christopher Moore

Pubblicato per la prima volta nel 2004 il libro è arrivato a una seconda edizione che conta, alla fine della storia, un capitolo inedito di circa una ventina di pagine.

La storia si svolge a Pine Cove... Mettiamola così: Pine Cove è una cittadina fittizia della California che è per l'autore quello che Castle Rock è per Stephen King o Cabot Cove per Jessica Fletcher. Infatti, nel corso degli anni - e dei libri - questo piccolo borgo di ex pescatori ormai votati al turismo è stata teatro dello scontro millenario tra un demone e un genio (in Demoni istruzioni per l'uso) ed è stato attaccata da una creatura degli abissi (in Sesso e lucertole a Melancholy Cove), ma non temete: i libri possono anche essere letti separatamente perché le vicende non sono strettamente collegate.

Come dicevamo è Natale a Pine Cove e mancano pochi giorni alla vigilia e all'ormai tradizionale "festa degli scompagnati", ossia i poveri cittadini che non hanno nessuno con cui passare le feste. 

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Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore

Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore

Articolo di Simona Ricci Lunedì, 10 dicembre 2012

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