Il Multiverso non esiste più. In tutti gli universi possibili, l'asteroide precipitato dal cielo ha spazzato via qualsiasi forma di vita. Allora perché Alex e Jenny ricordano? Perché possono rivivere i momenti del loro passato, ancora e ancora, in quella strana dimensione chiamata Memoria, dove l'unico scenario possibile è appunto il ricordo? I ragazzi non riescono a capire cosa sia successo. Se sono davvero gli unici sopravvissuti al disastro, in che modo possono uscire da quella specie di “gabbia” mentale?
La risposta arriva cinquecento anni dopo, quando un ricercatore ripesca dall'oceano una capsula contenente un corpo umano. È una ragazza dai capelli castani appartenente a un popolo antico, alla civiltà vissuta prima della caduta del meteorite. Quella ragazza è Jenny. La giovane pian piano riacquista i suoi ricordi. Rammenta il lunghissimo tempo trascorso in Memoria insieme ad Alex. Ricorda Marco, il geniale amico del ragazzo, che aveva promesso di farli uscire da quella dimensione fittizia. E in qualche modo c'è riuscito.
Ma il risveglio di Jenny è tutt'altro che tranquillo. Quella in cui si ritrova, infatti, è una società tanto all'avanguardia quanto spietata, controllata da potenti uomini senza volto disposti a tutto pur di averla, interrogarla, studiarla. Per fortuna Ben, il ricercatore che ha trovato Jenny in fondo all'oceano, è dalla sua parte e sa persino dove si trova Alex. Inizia così la pericolosissima fuga dei due dalla nave Mnemonica verso un nascondiglio sicuro, dove li attende il padre di Ben, Ian. È stato proprio lui a ritrovare, molti anni prima, la capsula di Alex in fondo al mare. Ora i due fidanzati sono finalmente pronti a riunirsi, a scoprire la verità sul loro passato e sul loro futuro.
Il romanzo possiede una grande scorrevolezza narrativa, caratteristica già riscontrata nel primo Multiversum. Ma il Patrignani di Memoria è cambiato rispetto al suo primo libro, è uno scrittore più consapevole, più maturo. Alla narrazione incalzante unisce un linguaggio profondo e ricercato, ammaliando il lettore con metafore e similitudini suggestive.
La trama si rivela ben strutturata. Il rischio di fallire una trilogia è spesso insito nel volume centrale, che dovrebbe fare da ponte tra il primo e l'ultimo e non semplicemente allungare la storia. Leonardo Patrignani non cade nella trappola, al contrario, in Memoria la storia di Alex e Jenny si sviluppa fino a entrare nel vivo nella saga. I nodi vengono al pettine, in un susseguirsi di clamorosi colpi di scena. Ma appena il puzzle sembra completato, nuove tessere appaiono nel gioco e il lettore rimane incredulo, pieno di curiosità che troveranno probabilmente soddisfazione nell'ultimo libro.
Unica imperfezione della trama è, forse, lo spazio relativamente ridotto dedicato a Memoria. L'affascinante dimensione del ricordo occupa solo una piccola parte della trama, al contrario di quanto suggerisce il titolo del volume. Sarebbe stato interessante esplorarla meglio. Gran parte della storia, invece, è ambientata nella distopica società del futuro nella quale si risvegliano Alex e Jenny. Il tema della distopia è molto presente nella narrativa per ragazzi di quest'ultimo periodo (basta citare Hunger Games). Il lettore non si sorprende più troppo nell'immaginare una realtà dal conformismo dominante, dove gli individui sono sottoposti a una severa sorveglianza e dove il dissenso è punito in modo letale. Ma se questo aspetto risulta un po' “inflazionato”, la trama generale non pecca certo di originalità. Con le sue sorprendenti svolte compone un romanzo unico, ben costruito ed emozionante.
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