E' lo stesso Maurizio Vicedomini, autore napoletano classe 1990, a definire nella prefazione a Il Richiamo della Luna Oscura la sua opera come un "romanzo a racconti": attraverso racconti indipendenti seguiamo il viaggio di Garrett di Nofyd Kilp verso la sua terra natia, dalla quale si è allontanato in seguito a un incantesimo che lo ha cambiato, ha oscurato la luna e sconvolto la geografia del mondo.
Il tema classico del nostos, il ritorno a casa dell'eroe (pensiamo all'Odissea), si unisce a uno stile narrativo che fa venire in mente lo sword & sorcery di Sapkowski e alle citazioni al mondo della musica rock - già il titolo rimanda al Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Leggendo questo romanzo il primo elemento a balzare all'occhio è la fantasia di cui il giovanissimo autore è dotato: i racconti fluiscono dalla penna con estrema naturalezza e risultano scorrevoli e piacevoli alla lettura. Il mondo della luna oscura è sconfinato e ingloba arene che ci rimandano all'antica Roma, partite a scacchi combattute tra Baroni e Duchi, misteriose divinità come il Serpente e un senso di indefinito e fascino gettato su tutto dell'ombra della luna oscura.
Se il punto forte del romanzo è di sicuro l'irresistibile fantasia del suo autore, ciò su cui forse si poteva lavorare di più è la caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Garrett, protagonista assoluto dei racconti che compongono l'opera. La trasformazione iniziale a cui Garrett è sottoposto, da semplice contadino a cavaliere senza macchia, sembra esclusivamente esteriore e il lettore mantiene l'impressione di un lieve distacco psicologico, che incide in negativo sulla possibilità di immedesimazione nell'eroe.
Il ciclo di racconti di cui Garrett è protagonista seguono un circolo perfetto che si conclude con una chiusura del cerchio che non è quella che Garrett si aspettava ma era inevitabile tenuto conto del processo da lui affrontato: il suo viaggio non è solo un percorso fisico da un luogo all'altro, ma un muoversi spirituale attraverso le età della vita, come Vicedomini sceglie di esplicitare nella postfazione all'opera.
Il Richiamo della Luna Oscura è un buon esempio di una certa tipologia di fantasy che non vuole essere solo intrattenimento ma punta a dire altro nascosto sotto il velo della metafora. Alcuni aspetti sono senza dubbio intaccati dalla giovane età dell'autore, ma Vicedomini va sicuramente tenuto d'occhio.
5 commenti
Aggiungi un commentoCiao Pia, ti ringrazio per la recensione Cercherò di fare bagaglio delle critiche
Un solo appunto, che non incide sul commento alla caratterizzazione dei personaggi: La trasformazione da contadino a guerriero È solo esteriore ^^ Il cambiamento interiore lo ottiene lungo il viaggio. Paradossalmente è davvero cambiato solo quando si "scopre" cambiato (Non posso dire di più, altrimenti è spoiler ^^).
Questo solo per specificare un punto della recensione, fermo restando che lavorerò sulla caratterizzazione, sperando di colmare questa lacuna ^^
Ciao!
Beh, al di là delle tre stelle, nel complesso mi sembra davvero una recensione positiva.
Sono d'accordo ^^
L'ho letto anch'io. Maurizio è stata una sorpresa, in positivo. Ha tirato fuori un bel progetto. Lascia ben sperare per il futuro editoriale (suo e del fantasy italiano in generale).
Grazie mille Coram ^^
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