I cambiamenti operati, in modo più o meno consapevole, da Altieri, sono troppi per poter essere analizzati tutti nel dettaglio. Inoltre discutere della scelta di molte parole, legate più al gusto di ciascuno che a reali cambiamenti nella trama o nell'atmosfera dei libri, è qualcosa che può interessare solo i fan più accaniti. Una rapida carrellata su alcune modifiche presenti nella prima parte della storia può dare un'idea dei problemi della traduzione.
Il primo segno di distrazione da parte del traduttore si ha già all'inizio del prologo, dove leggiamo che “Will era uscito di pattuglia con ser Waymar abbastanza volte da aver capito che era meglio non disturbarlo quando faceva così” (40). Da sola la frase rende l'idea del carattere cocciuto e altezzoso fino all'irragionevolezza del capo pattuglia. Peccato che poche pagine dopo venga contraddetta, quando lo stesso ser Waymar afferma di non avere “intenzione di fare ritorno al Castello Nero portando con me un fallimento alla mia prima uscita di pattuglia” (41). Com'è possibile che Will e ser Waymar siano usciti di pattuglia insieme parecchie volte se questa è la prima missione affrontata dal cavaliere? Semplice, i due non hanno cavalcato insieme molte volte ma “long enough” (42), abbastanza a lungo da consentire all'esperto esploratore di capire con chi ha a che fare.
Il prologo ci dice una cosa importante: gli Estranei esistono, non sono solo una leggenda del passato e sono mortalmente pericolosi. Questa verità però si è persa nel tempo, e ora nessuno crede più alla loro esistenza. E allora come può Robb Stark dire, parlando del disertore, che “Sono stati gli Estranei a rubargli lo sguardo”? (43). Non può, se qualcuno credesse davvero all'esistenza di queste creature si preoccuperebbe in primo luogo di rinforzare la Barriera e i Guardiani della notte, cosa che invece Eddard, il padre di Robb non farà mai. Eppure sono proprio gli Stark a sapere che l'inverno sta arrivando, come dichiara il loro motto. In questo caso Robb sta semplicemente imprecando, come moltissimi personaggi nel corso della saga imprecano sugli Estranei senza credere davvero in loro (44).
Poco dopo Robb e Jon trovano la famosa meta-lupa uccisa dal cervo, ma la scena non finisce lì. Mentre il gruppo se ne sta andando “Inaspettatamente, a metà ponte, Jon venne a cavalcare alla testa del gruppo”, quindi “fece girare il cavallo e tornò indietro al galoppo lungo il ponte” (45), azione in sé inspiegabile. Perché andare in testa al gruppo se quel che ha attirato l'attenzione si trova alle sue spalle? In realtà Jon non va avanti ma si ferma improvvisamente, “pulled up” (46) prima di tornare indietro. A completare l'episodio c'è la descrizione dell'ultimo cucciolo, l'unico che ha gli occhi aperti. Altieri però si dimentica di tradurre un dettaglio notato da Bran, il fatto che i suoi occhi sono rossi come il sangue del cencioso uomo che era morto quella mattina (47).
Non è questo l'unico esempio di frase totalmente dimenticata nella traduzione, ricordiamo a titolo d'esempio solo il caso di Mikken, colui che ha forgiato la spada di Arya, sparito senza motivo dai pensieri della ragazzina quando lei ripensa nostalgicamente alla sua vita a Grande Inverno (48).
Il capitolo successivo presenta meno problemi, anche se in diversi casi il tono della storia viene modificato. Un rimprovero che Catelyn muove a Ned appare incomprensibile. Se Eddard pensando agli anni trascorsi afferma che “L'ultima volta che l'ho visto, il più piccolo stava ancora succhiando il latte”, perché sua moglie sente il bisogno di dirgli “Ned, ti prego, sta' attento a quello che dirai. Che ci piaccia o no, la signora di Lannister rimane la nostra regina”? (49). Semplicemente perché in lingua originale lui aveva citato la regina, e non nel modo più rispettoso possibile, affermando che “The youngest was still sucking at the Lannister woman's teat the last time I saw him” (50). Se in italiano Eddard non l'aveva neppure citata, in inglese la definisce “la donna Lannister”, togliendole il titolo e parlando irrispettosamente della sua tetta piuttosto che del suo seno, breast o womb.
A proposito di risposte a frasi non dette c'è un altro esempio nel capitolo successivo, quando Robert spiega a Ned che Robert Arryn erediterà dal defunto padre il Nido dell'Aquila con tutti i suoi proventi, concludendo con un “«Adesso però basta parlarne»” (51). Eddard si stupisce e prova a protestare ricordando al suo amico che gli Arryn hanno sempre ricoperto il titolo di Protettore dell'Est, ma in italiano non si capisce perché lo stia facendo. In inglese però il sovrano non ha chiesto di cambiare argomento ma ha concluso la frase relativa ai titoli con un perentorio “No more” (52). Frase che, tolta dal contesto, potrebbe anche essere una richiesta di cambiare discorso, ma che accostata alle altre indica che il giovane Arryn non eredità nulla più del titolo di lord della Valle. Da qui la reazione di Ned.
16 commenti
Aggiungi un commentoComplimenti, articolo molto interessante e dettagliato! Un'attenta dimostrazione di come una brutta traduzione può non solo rovinare l'esperienza di lettura ma anche indurre il lettore in errore riguardo allo svolgimento della trama, alle intenzioni dei personaggi ecc. Un unico consiglio: forse sarebbe stato meglio raggruppare gli esempi in base a delle categorie (errori lessicali, sintattici ecc.) in modo da rendere più agevole la lettura ed evitare l'effetto "flusso di coscienza"
Vorrei fare alcune considerazioni, a difesa del traduttore in quanto figura professionale.
Non mi dilungo su Altieri in quanto tale: non apprezzo certe scelte, ne apprezzo altre, non so quanto tempo gli sia stato concesso per la traduzione, né come l'abbia speso, né quanto sia stato pagato.
Però, ricordiamoci, che molti, molti degli errori di traduzione (quelli che possono essere chiamati tali, e non le scelte di traduzione che sono arbitrarie e quindi, naturalmente, discutibili, ma non sono oggetto di una scienza assoluta, figuriamoci dei facili umori delle masse) derivano dalle scelte di mercato delle case editrici.
In generale, più è grande la casa editrice, minore sarà il rispetto delle figure dell'autore e del traduttore (rispetto e giusta retribuzione, perché si deve anche campare in questo mondo) questo perché "il tempo è denaro".
Se il messaggio è "Altieri fa schifo" (questo sembra essere lo slogan di molti fan) perdiamo il nocciolo del discorso, che invece è "la Mondadori, come le altre, non si preoccupa della bontà delle traduzioni e non assume correttori di bozze, oppure preme affinché la traduzione venga fatta in fretta, senza la dovuta attenzione ai dettagli, obbligando i traduttori a ritmi di lavoro tali per cui anche i passaggi più banali a volte rischiano di essere interpretati malamente".
Altrimenti è come quando, a seguito dei tagli alla sanità, ce la prendiamo con gli infermieri, costretti a fare doppi turni e lavorare con metà delle risorse.
complimenti per l'articolo, era ora che qualcuno si facesse sentire! Non sono fan del trono di spade, ma vedo errori e peggio ancora sciatterie di traduzione un po' dappertutto, e specialmente in libri di case editrici che potrebbero permettersi di fare molto meglio. Può darsi che i traduttori lavorino male perché sono di fretta e sottopagati, ma a volte ci si imbatte in frasi che basterebbe poco per renderle leggibili, prima ancora che fluenti. Non mi piace pensare male, ma a causa di un'esperienza che ho avuto ho quasi il sospetto che a volte si proponga come traduttore chi non ha affatto le competenze per esserlo (non è il caso di Altieri, credo, ma in generale, forse...).
Grazie. A questo punto io sospetto che per anni la maggior parte degli editori ci abbiano proposto traduzioni infedeli perché tanto non c'era nessuno che controllava il loro operato. Minore conoscenza dell'inglese da parte dei lettori, minore facilità o propensione a comprare anche il testo originale e a fare un controllo, e anche nel caso in cui qualcuno se ne fosse accorto alla fine sarebbe rimasta solo quella persona a sapere della traduzione errata.
Ora, con internet, se qualcuno nota qualcosa lo può comunicare all'istante a un bel po' di gente, e quindi problemi come questo saltano fuori. Io ho controllato la traduzione della saga di Martin sia perché ora sono in grado di farlo, cosa che quindici anni fa invece mi era impossibile perché non conoscevo l'inglese, sia perché l'ho vista molto criticata su internet e ho deciso di rendermi conto di persona della situazione.
Con Martin so che molti lettori, ben prima del mio articolo, hanno scritto alla casa editrice chiedendo una revisione della traduzione. Alcuni errori sono stati eliminati nei mesi successivi alla pubblicazione di quest'articolo, non tutti.
Articolo molto interessante, grazie mille.
Aggiungo due errori madornali, tratti dal racconto che fa Meera riguardo alla partecipazione di Howland al torneo di Harrennhal.
1. Howland arriva al torneo, e viene preso a calci da tre scudieri. In ITALIANO è:
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