In cronache risalenti agli inizi del XIII secolo si legge di una vicenda che accadde verso la seconda metà del 1100 in un villaggio del Suffolk e che oramai ha assunto i contorni di una fiaba: quella dei bambini verdi di Woolpit

I piccoli, un maschio e una femmina, furono trovati intrappolati in alcune tagliole per le volpi e la loro pelle aveva una sfumatura decisamente verdastra, così come verdi erano gli abiti che indossavano. Non è tutto, perché sulle prime i due misteriosi ragazzini rifiutarono ogni sorta di cibo per nutrirsi esclusivamente di fagioli verdi. Parlavano un linguaggio sconosciuto, incomprensibile a tutti. Alcuni superstiziosi dell'epoca, naturalmente, li indicarono come folletti o lontani cugini di elfi. Entrambi andarono a vivere nella casa di tal Sir Richard De Caln.

Il bambino morì poco tempo dopo essere stato ritrovato. Secondo la leggenda, la bimba invece sopravvisse, divenne adulta, cambiando gusti alimentari e imparando un corretto inglese. La sua pelle mutò,

diventando di un normale colorito roseo. Si sposò con un tale di King's Lynn nel Norfolk, si dimenticò del suo passato e per dirla come si fa nelle fiabe, visse il resto dei suoi giorni felice e contenta. 

Ma cos'era emerso dalle mille domande che quelli di Woolpit fecero ai bambini? 

I due raccontarono che provenivano da un luogo chiamato St. Martin's (o Martin's Land?). Nella loro terra c'erano chiese e "un'altra terra poteva essere vista al di là del fiume". Dissero inoltre che nel luogo da dove provenivano il sole non arrivava "mai tanto in alto". Avevano raggiunto a piedi quel luogo percorrendo un passaggio sotterraneo, guidati dal suono delle campane della chiesa.

Diverse le interpretazioni che sono state date a questa vicenda e soprattutto alle parole dei bambini. Il passaggio sotterraneo e il suono delle campane sono probabilmente invenzioni, o "simboli" (il luogo oscuro, sotterraneo, perduto; il ritrovamento della luce). Altre fonti

indicano invece i due bambini come trovatelli di un villaggio chiamato Fornham St. Martin's, colpito dalla guerra civile scoppiata durante il regno di Re Stephen (1135-1154). Le gallerie in questione sarebbero state le miniere neolitiche di selce della foresta di Thetford. Il colore verdastro della pelle altro non era quindi che una forma di anemia divenuta clorosi. Il misterioso linguaggio era una sorta di dialetto ben marcato e forse anche infantilmente storpiato. Interpretazioni molto più romantiche vorrebbero invece che i due bimbi fossero davvero dei folletti, e appartenessero a un misterioso e oscuro reame sotterraneo. In quel "St. Martin's", o meglio, "Martin's Land", poi, alcuni ci hanno visto la storpiatura del nome "Merlin's Land", Terra di Merlino. Studi più recenti, in stile X-Files, parlano invece di extraterrestri (eh, i cuginetti della fantascienza che vogliono sempre rubarci le idee...).

Esiste in Europa un'altra leggenda sul ritrovamento di due bambini verdi.

(immagine da www.woolpit.org)
(immagine da www.woolpit.org)

Il fatto sarebbe accaduto nel 1887 a Banjos, in Spagna, ma la storia appare del tutto simile, quindi molto probabilmente copiata di sana pianta, a quella più antica inglese: anche qui ci sono un maschio e una femmina, una caverna, un luogo dove non c'è sole; il bimbo muore, la bambina sopravvive ma si dimentica delle proprie origini.

Tant'è, oggi il paesino di Woolpit (il nome potrebbe derivare da Wulfpit o Wolf-pits) conserva gelosamente questa tenera leggenda medievale. L'insegna che si vede all'arrivo del villaggio ritrae i due bambini mano nella mano, la chiesa di Saint Mary e un lupo (wolf), il primo simbolo della comunità. La vicenda è stata raccontata in diversi libri per bambini (come Maudie e the green children di Adrian Mitchell e Sigune Hamann, www.feralchildren.com/en/listbooks.php?bk=mitchell, oppure The Green Children, http://books.fantasticfiction.co.uk/n10/n51867.htm?authorid=13093), saggi, poesie (www.feralchildren.com/en/listbooks.php?bk=robertson1970, Martin Robertson, The Green Children of Woolpit) e perfino cd musicali(www.musicroom.com/se/ID_No/0007003/details.html).

Un'idea per un bel film fantasy?