Torna in libreria un autore che si è conquistato un vasto seguito di affezionati lettori: Claudio Vergnani che dopo averci raccontato di vampiri ora ci narra una storia di zombi.

Il romanzo, pubblicato da Gargoyle si intitola I vivi, i morti e gli altri (2013) e vuole ripetere il successo che hanno avuto i volumi che formavano la trilogia dei vampiri: Il 18° Vampiro, Il 36° Giusto e infine L’ora più buia, sempre tutti pubblicati da Gargoyle.

Questo nuovo romanzo prende l’avvio parlandoci immediatamente del nostro pianeta preda ormai degli zombi, morti che d'improvviso e quasi contemporaneamente hanno preso a uscire dagli obitori, dai cimiteri e ovunque hanno iniziato a cibarsi di carne umana.

I “vivi” sono stati presi alla sprovvista, ma ora cercano in tutti i modi di arginare questa invasione, murando per bene i loculi e cercando di uccidere i non morti, operazione non facile ma possibile, prima sparandogli intere raffiche di mitragliatore e poi dando fuoco a quello che resta (ma che ancora cerca di aggredire le persone).

In questo mondo in sfacelo si muove il protagonista: Oprandi, ex militare di mezza età, stanco della vita e alcolizzato, senza certezze né speranze, viene assoldato di volta in volta dai parenti dei morti che chiedono di dare la morte definitiva ai loro cari che premono, bussano, raschiano le bare per uscire.

Vorrebbe rifiutarsi, lasciare tutto e fuggire lontano, ma come? Gli capita l’occasione buona rappresentata dalla ricca signorina Ursini. La donna vuole che Oprandi recuperi la bara del padre che è posta nella tomba di famiglia in una località montana, poi dopo aver “ucciso” definitivamente il morto, dovrà portare i suoi resti alla signorina Ursini che provvederà a una nuova cristiana sepoltura.

Il compenso per Oprandi sarà un viaggio, insieme alla Ursini, in Svizzera, beata oasi di pace esente dai non-morti.

Un lavoretto semplice, pensa Oprandi ma le cose non andranno come lui spera perchè sarà un viaggio tra  stuoli di zombi assetati dì sangue, gruppi armati allo sbando, sacche di resistenza e riti voodoo, il protagonista, in compagnia dì una stramba combriccola, sarà costretto ad affrontare i propri spettri interiori e a lottare per impedire alla propria parte mostruosa di prendere il sopravvento. L'incontro fortuito con una bambina, tra gli altri, sarà l'occasione per riscattarsi e per

ristabilire valori assoluti quali la responsabilità e la solidarietà.

Un brano

Gli zombi, come batteri cannibali, stavano infettando la Terra. Ovunque, nello stesso preciso momento, e senza che si sapesse il perché.

Dopo alcuni mesi era possibile catalogarli in più varietà. Alcune definizioni popolari avevano attecchito meglio di altre.

C'erano i cosiddetti Freschi, morti da poco e da poco quindi resuscitati, ancora integri e veloci; gli Erranti, incapaci di smettere di camminare, senza meta alcuna, che si nutrivano in fretta durante il loro incomprensibile cammino, divorando senza fermarsi la vittima di turno e masticando carne viva senza mai smettere di spostarsi; i Piagnoni, che si piantavano gemendo e piagnucolando sulla soglia delle case che li avevano ospitati da vivi, solo apparentemente innocui, perché in grado di aggredire con improvvisa furia chi aveva la sfortuna di avvicinarsi; i Rabbiosi, esseri senza più nulla di umano, carne corrotta semovente le cui mandibole e i cui denti infetti non smettevano mai di maciullare con voracità assassina, e che in mancanza di cibo vivo potevano aggredire anche altri zombi; gli Straccioni, che rimanevano a marcire come fagotti di carne rancida a pochi passi dal luogo della resurrezione, incuranti di tutto ciò che li circondava, e che sembravano attendere la benedizione della vera morte tramite la lenta consunzione del corpo; e infine i più temuti di tutti, gli Accaniti, che presa casualmente di mira una vittima qualsiasi, erano capaci di rimanere per giorni e giorni a battere contro la sua porta, e non avevano pace fino a che non l'avevano infine squartata e divorata, o erano stati distrutti nel tentativo.

La quarta di copertina

Le cose sono cambiate: nessuno riposa più in pace dopo la morte e il mondo si popola di terribili zombi.

Oprandi è un ex militare di mezz'età, stanco e alcolizzato, privo di certezze per l'oggi e senza alcuna speranza per il domani, che viene assoldato per dare la morte definitiva a coloro che "grattano" furiosi per uscire dai loro sepolcri.

L'uomo si imbatte nella facoltosa signorina Ursini, con cui stringe un patto: recuperare il padre non-morto sepolto nella cappella di famiglia e riportarlo alla figlia che provvederà, dopo che Oprandi gli avrà restituito la pace eterna, a seppellirlo di nuovo con tutti i crismi religiosi. In cambio lei lo condurrà con sé in Svizzera, al sicuro.

Ma l'impresa è tutt'altro che facile. Fra zombi, strani e inquietanti incontri, gruppi armati allo sbando, luoghi da girone infernale, amici veri o presunti, Oprandi capirà che la minaccia non viene solo dai cadaveri resuscitati, ma anche e soprattutto da quegli individui che non hanno perso la vita, ma di sicuro l'umanità.

L’autore

Claudio Vergnani (Modena, classe 1961) è considerato uno degli autori

più interessanti e originali della narrativa horror italiana. Svogliato studente di liceo classico e ancor più svogliato studente di giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Dopo una parentesi militare, sbarca il lunario passando da un mestiere all'altro: dalle palestre di body building alle ditte di trasporti e alle agenzie di pubblicità, fino alle cooperative sociali, sempre perennemente fuori parte e costantemente in fuga. Nel 2009 la pubblicazione da parte della casa editrice Gargoyle del suo romanzo d'esordio, Il 18° Vampiro (ripubblicato in edizione pocket nel febbraio 2013), ha costituito un piccolo e fortunato caso editoriale, non solo per il significativo successo di vendite, ma anche per l'entusiastica accoglienza di pubblico e critica, confermata dai

sequel Il 36° Giusto (2010) e L'ora più buia (2011 ).

Claudio Vergnani, I Vivi, i Morti e gli Altri (2013)

Gargoyle, collana Gargoyle Books, pagg. 472, euro 16,50

ISBN 978-88-98172-04-7