La Svezia è uno di quei Paesi che raramente occupano le cronache dei telegiornali, nel bene e nel male. L’ immagine stereotipata che si affaccia alla nostra mente, specialmente se non si ha avuto modo di recarvisi effettivamente, è quella di una nazione tutta laghetti e pinete, dove sembra sempre tutto tranquillo e dove pare non accada mai nulla di rilevante.

E invece la Svezia può vantare il più grande premio per la letteratura infantile e giovanile del mondo, e il secondo per la letteratura in generale: si tratta del premio Astrid Lindgren, che, come molti ricorderanno, è popolarissima non solo in patria ma in tutto il mondo, per aver creato il personaggio di Pippi Calzelunghe, la ragazzina un po’ eccentrica che vive con un cavallo, una scimmia e un topo e che ha per compagni di giochi due fratellini di nome Tommy e Anika.

La Lindgren è morta due anni fa, all’età di 94 anni, e il governo del suo Paese natale ha così deciso di istituire un premio letterario alla sua memoria. Un premio che mette in palio cinque milioni di corone svedesi (più di un milione di euro) provenienti da fondi pubblici e che può essere ripartito fra più vincitori. Esso è rivolto, più che a opere singole, alla carriera in generale. Essa, non solo deve brillare per qualità artistiche, ma deve anche ispirarsi al profondo spirito umanitario che la Lindgren teneva in così alta considerazione. I partecipanti, attraverso i quali sono rappresentati tutti e cinque i continenti, devono essere persone viventi e devono potersi collcoare in una delle seguenti categorie: autori, illustratori, racconta-favole e coloro che si sono distinti in attività volte a promuovere la lettura.

Lo scopo dell’ambito riconoscimento è quello di incrementare l’interesse per la letteratura infantile e giovanile nel mondo e di rafforzare i diritti dei bambini a livello globale.

Da poco sono stati resi noti i nomi in lizza per l’edizione 2005 e, per il Regno Unito, si fronteggeranno, fra gli altri, i due autori britannici probabilmente più in voga del momento: J.K.Rowling, per i suoi meriti potteriani, e Philip Pullman per la sua trilogia ‘Oscura’.

Anche l’Italia ha il suo candidato nella persona di Roberto Piumini, traduttore e sceneggiatore, ma anche autore di testi e programmi TV per bambini, tra cui l’Albero Azzurro.