Altro personaggio storico cui Miura s’è ispirato è Vortigern (conosciuto soprattutto grazie ai miti arturiani e al lavoro di Goffredo di Monmouth), dando così vita a Gaisselick, il Re Teschio, l’antico imperatore della Midlands, (e probabilmente il misterioso Cavaliere del Teschio, visti i numerosi indizi sparsi dall’autore lungo la storia). Nel capitolo Il luogo sigillato per mille anni (fa riferimento al brano dell’Apocalisse cap. 20,1-4 quando Satana viene incatenato e rinchiuso nell’abisso per mille anni: al compimento di tale periodo sarà libero per qualche tempo, proprio come sta per verificarsi con l’avvento dell’Eclissi) si parla che in tempi antichi la capitale delle Midlands, governata dall’Imperatore Gaisselick, fu distrutta da un fuoco venuto dal cielo a seguito delle preghiere di un sapiente rinchiuso proprio dall’imperatore. La storia
che viene narrata su questo personaggio ricorda le vicende di Vortigern, re del Galles nel V secolo, anche se non ci sono precisi riferimenti storici e si attinge più che altro a varie storie che si narrano sul suo conto. Il nome di tale re pare non sia un nome proprio di persona, quanto piuttosto un titolo che significa "despota", mostrando la figura crudele e priva di scrupoli che tentò di unificare tutta la Britannia. Oltre al suo modo di agire, ciò che rende similare le vicende del manga alla fonte storica è che secondo un racconto, un sant’uomo pregò a lungo per i peccati del sovrano, fino a quando un fuoco cadde dal cielo e consumò la cittadella, con tutti i suoi abitanti, dove Vortigern stava preparando dei piani di battaglia.
Se fino ai capitoli di Lost Children, in Berserk è stato mostrato un mondo prettamente ispirato a quello europeo (a parte l’apparizione di Shilat e dei sicari assoldati dal re delle Midlands per eliminare Gatsu e compagni nel tentativo di salvare Grifis), dai Capitoli della Condanna si comincia ad avere a che fare con i Kushan, membri di un impero ispirato a quello realmente esistito tra il I e III secolo d.C., che, all’apice della sua potenza, si estendeva dal Tagikistan al Mar Caspio e all'Afghanistan, fino alla valle del Gange. Il tratto del disegno fin da subito fa capire l’origine indoeuropea di una popolazione giunta per conquistare un regno dilaniato dalla guerra e dalla peste (e che vuole rifarsi alla caduta del Sacro Romano Impero d’Oriente da parte dei Turchi ottomani). Armi, armature, vestiti, strumenti di guerra come l’uso di elefanti corazzati: tutto ricalca fedelmente l’origine orientale degli invasori.
Chakram (arma da lancio usata principalmente dai Sikh, formata da un anello paitto d’acciaio del diametro di 12-30 cm, spessore di 2-4 cm e orlo esterno molto tagliente); katar (pugnale indiano con manico costituito da due sbarre parallele collegate da una o due traverse che formano l’impugnatura dell’arma; la lama tipica è dritta, lunga 30 cm, a doppio filo, in alcuni casi apribile in tre parti, con gli elementi laterali ches’apro e chiudono a compasso); falcetti;, khanjar (coltello a doppio filo con leggera curva doppia); haladie (una sorta di spada doppia a lama ondulata); kukri (pugnale nazionale dei Gurkha del Nepal: ha lama ad angolo ottuso pesante, a un filo, tagliente nella parte concava); kumade (arma giapponese usata nelle battaglie navali per abbattere barriere, assalire il castello di prua: è un grappino composto da una lama curva accompagnata da uno o due ganci); corni di fachiro (tipo raro d’arma usato dai fachiri cui è vietato portare armi: è costituito da un paio di corna nere di caprone, legate e tenute unite con le punte in direzione una all’altra); madu (arma di difesa indiana, imparentato con i corni di fachiro: costituito da due corna di caprone nero tnute unite con le punte dirette in senso opposto; nel mezzo sono munite di un piccolo scudo per bloccare i colpi);, kris (pugnale della Malaysia, con lama a due fili, fortemente a punta, a volte a forma di foglia e spesso ondulata);, daghe rompispada (armi tipiche anche dell’Europa);, urumi (letteralmente “spada arricciata”: è una spada dell'India realizzata con dell'acciaio flessibile, abbastanza appuntita da penetrare la carne ma tanto flessibile da poter essere arrotolata in una stretta serpentina): sono alcune delle armi dettagliatamente riprodotte per caratterizzare isoldati e i sicari dei Kushan. Persino l’arma di Zodd il Nosferatu, il più famoso degli Apostoli, impugna uno spadone che viene dall’India Settentrionale, la ram dao, un’arma sacrificale per la decapitazione degli animali offerti alla dea Kali, recante spesso scritte in caratteri bengali. (13)
Le vedete tutte nella seguente galleria:
8 commenti
Aggiungi un commentoDopo la prima puntata che mostra lo scontro con il primo apostolo, la storia è un lungo flashback del passato di Gatsu mostrante come è divenuto il Guerriero Nero ( e non il Cavaliere come dice l'anime) che termina appunto con l'Eclissi, ma che non mostra come si salva dal sacrificio: l'anime si ferma a questo punto, proprio prima dei magnifici capitoli Lost Children del manga.
In una fumetteria Berserk lo trovi sicuramente e prendi l'edizione collection, dato che sono state corrette inesattezze dell'edizione regolare.
Perfetto Grazie. A proposito, mi era venuta l'idea di scrivere una lista di quelle opere, siano esse letterarie, cinematografiche, videoludiche o d'altro tipo, che racchiudessero al loro interno messaggi e archetipi profondi legati alla nostra coscienza... ce ne sono moltissime, e io e un mio amico abbiamo descritto finora alcune opere videoludiche di questo tipo, in questo blog :
videogiochiesoterici.blogspot.it/
Volevo continuare la lista descrittiva, ed estenderla appunto anche alle opere non videoludiche. Tu probabilmente sei un esperto di manga e letteratura giapponese e forse anche d'altro genere... intanto, oltre a Berserk, quali altri manga secondo te hanno presenti in sè molti archetipi e/o messaggi che "fanno vibrare le corde dell'anima" e che trasmettono significati e messaggi importanti, riguardanti la nostra coscienza e interiorità ? Se vuoi puoi accennarmi anche di opere d'altro genere che conosci essere tali, anche non fumettistiche o letterarie.
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Per quanto riguardo l'uso di archetipi in opere cinematografiche o letterarie, per quel che riguarda quanto ho scritto, ci sono due articoli, uno dedicato alla trilogia dedicata a Mad Max interpretata da Mel Gibson ( http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/16669/mad-max-viaggio-attraverso-gli-archetipi-e-la/ ) e uno al mondo di Fionavar scritto da Guy Gavrile Kay ( http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/15473/la-mitologia-fonte-di-consapevolezza-e-ispirazion/ ). Di opere che s'ispirano o prendono spunti dagli archetipi ce ne sono un'infinità: se si escludono le opere puramente commerciali quali che sono la maggior parte dei romanzi scritti negli ultimi anni che sono andati per la maggiore (v. per esempio Twilight che ha infangato e deriso l'archetipo del vampiro), quasi tutte quelle di qualità hanno fondamenti sugli archetipi. Un esempio è la saga di Harry Potter, dove sono mostrati in modo semplice, ma chiaro; poi c'è La storia infinita di Ende ( altro approfondimento che ho realizzato: http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/17377/il-cammino-di-crescita-attraverso-il-mondo-della-f/ ), la saga dei Mitago di Holdstock.
Per quanto riguarda i manga, su FM c'è stata una serie di rubriche dedicate a essi per mostrare la loro storia, da dove traggono ispirazione: forse può interessarti. Io non sono un esperto di manga, tantomeno di letteratura giapponese: ne ho letti, ne conosco alcuni, ma non posso definirmi uno specialista del genere. Ho realizzato il lavoro su Berserk perché la sua storia mi ha colpito e ho voluto approfondire la sua conoscenza, facendo ricerche e basandomi su quanto conoscevo da altri interessi che ho.
Di storie valide che colpiscono, sicuramente posso consigliarti Devilmen di Go Nagai e Welcome to the NHK tratto dal romanzo di Tatsuihiko Takimoto.
Ho un'idea : per il momento ritengo sia meglio che mi focalizzi sul continuare a descrivere opere videoludiche, perché mi sa che esse (soprattutto alcune) son forse quelle cui meno viene data importanza per quanto riguarda i messaggi, gli archetipi, le sensazioni interiori che trasmettono eccetera... E mi piacerebbe scriverne qui, su FantasyMagazine, iniziando col pubblicare quelli ho già scritto nel blog mio e del mio amico. Una serie di articoli sui videogiochi che contengono significati profondi e particolari... posso farlo ? Cosa mi consigli per poterlo fare, se possibile ?
Certo che puoi farlo: articoli sui videogiochi ce ne sono, anche che ne analizzano le tematiche e i messaggi che trasmettono (come quello che ho scritto su Planescape Torment). Basta che scrivi in redazione proponendo cosa hai in mente di presentare, magari facendo una piccola revisione dei pezzi che hai già scritto, giusto perché così non siano uguali a come compaiono in altre sedi; la mail la trovi nella pagina "collaborare" che si trova in alto a destra, nella barra marrone.
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