Guardate un po' il vestito di Emma Stone nella foto di scena scattata durante le riprese di The Amazing Spider-Man 2, diretto da Marc Webb.
A chi non ha letto i fumetti forse non dirà nulla, ma appena questa foto è apparsa in rete, twittata insieme ad altri scatti dal set da Spidermansweb, i più accaniti Marvel Zombie si sono scatenati.
È bastato andare a confrontare la foto con le vignette della storia originale, che trovate a corredo anche di questo articolo, o di una ristampa per avere la conferma che tutti aspettavano: probabilmente Gwen morirà nel secondo film. La somiglianza tra i due vestiti non può essere casuale.
Ora mi perdonerete se, contro tutte le mode del momento, vi sto spoilerando qualcosa. Ve lo dico una volta per tutte, Gwen Stacy nel fumetto è morta, definitivamente, per cui dopo quasi 40 anni non è uno spoiler. Poi fate voi, se volete offendervi siete liberissimi.
Questa è una tragedia annunciata sin da quando fu annunciato il reboot della saga, auspicata persino dall'interprete del personaggio, nel pieno rispetto della tradizione Marvel.
Emma Stone: Gwen Stacy deve morire
Come una vera fan l'attrice che interpreta il primo amore di Peter Parker in The Amazing Spider-Man chiede l'aderenza del destino del suo personaggio nei film a quello che subì nel fumetto.
LeggiIl film vivrà probabilmente nell'attesa dell'evento, come nelle tradizione della tragedia, il cui scopo non è tanto sorprendere con l'evento tragico previsto, bensì la narrazione del come all'evento si è arrivati.
Nella foto che ho selezionato tra le altre che sono state diffuse via twitter, Gwen sembra essere assorta nel guardare un evento che la turba, il che fa pensare a uno scontro in atto nel quale potrebbe trovarsi coinvolta suo malgrado. Altre foto di Emma Stone le trovate nella galleria in coda all'articolo.
Ora quindi la vera scoperta sarà vedere come questa morte verrà messa in scena, visto che molte cose nel film divergono dalla situazione presentata nell'albo originale Amazing Spider-Man 121 La notte in cui Gwen Stacy morì (The Night Gwen Stacy Died), scritto da Gerry Conway e disegnato all'interno da Gil Kane, pubblicato negli Stati Uniti nel giugno 1973, e da noi nel 1975 nel numero 133 della collana L'Uomo Ragno delle Edizioni Corno.
Il titolo della storia originale sarebbe oggi considerato uno spoiler. Ma la copertina non riportava, come è tradizione statunitense, il titolo della storia contenuta all'interno. Pertanto la cover lasciava intuire che ci sarebbe stata una morte importante nel cast dei personaggi, ma non si sbilanciava oltre. In realtà persino il titolo della storia appariva nell'ultima drammatica vignetta, alla quale i lettori pervennero con un senso di tragedia imminente per tutto l'albo.
Si tratta di uno dei più importanti momenti della cosiddetta età del Bronzo della storia dei comics, anzi forse rappresenta la vera fine della Silver Age, ossia la fine dell'innocenza nel mondo dei fumetti. Perché fu la prima e più impressionante morte di un coprotagonista, dalla quale non ci fu mai ritorno.
A mia opinione del tutto personale si tratti di una delle più belle storie, non solo Marvel e non solo a fumetti, mai scritte. Un capolavoro assoluto dell'arte di raccontare storie.
Nell'albo Norman Osborn, alias Green Goblin, rapisce la ragazza e la espone come un trofeo sulla sommità del George Washington Bridge. Norman infatti conosceva l'identità segreta di Peter Parker e decise il rapimento come supremo atto di persecuzione contro il suo rivale.
Quanto Spider-Man accorre in soccorso, Goblin getta la ragazza giù dal ponte. L'Uomo Ragno lancia la sua tela per fermare il volo della ragazza... d'istinto. La tela raggiunge il polpaccio di Gwen e la caduta si arresa bruscamente.
Ma è proprio questo gesto istintivo a essere fatale alla ragazza. Quando Peter la tira su infatti non può che constatare che è già morta.
La tesi più accreditata oggi è che fu proprio il contraccolpo sulla spina dorsale di Gwen a causare la sua morte, non la spinta di Goblin.
Una tesi non dichiarata all'inizio, sulla quale hanno dibattuto tutti i fan per anni. Un forte indizio era proprio da una onomatopea disegnata proprio accanto al collo della ragazza, un sinistro "snap" che turbò tutti noi ragno dipendenti e Peter per anni.
In effetti le leggi della fisica sembrano confermare la tesi che fu quella decelerazione a uccidere Gwen.
Infatti, supponendo che Gwen sia caduta da circa 150 metri, data g l'accelerazione di gravità (circa 9,8 m/s2), per la formula
v2 = 2gh
Ne segue che v è circa 54 m/s ossia circa 195 km/h.
La tela di Peter ha effettivamente fermato la ragazza, portando la sua velocità da 195 km/h a 0, in più o meno mezzo secondo.
La seconda legge della dinamica ci dice che
F = m * Dv/Dt
Il nostro Dt è di 0,5 sec, abbiamo già detto che Dv è di 195 km/h, ossia 54 m/s circa, considerato che la ragazza non dovrebbe pesare più di una quarantina di chilogrammi, ne segue che la forza a cui il suo corpo è stata sottoposta per fermarla è di circa 4320 Newton (40 * 54/0,5). Poiché il Newton è l'espressione del rapporto (kg*m)/s2, ne consegue che la tela di Peter ha sollecitato Gwen di una forza di più di undici volte superiore alla sua forza peso, di circa 392N (40 *9,8).
Appurato quanto è di facile intuizione, ossia che nel mondo reale, nessuno potrebbe sopravvivere a una simile caduta, fu l'editor della testata, Roy Thomas, che dalla rubrica della posta diede una interpretazione autentica, in risposta alle numerose lettere di protesta dei fan, affermando che sì, il colpo di frusta uccise Gwen, ma che in quella drammatica situazione Peter non avrebbe avuto il tempo di fare altro, pertanto la ragazza sarebbe morta lo stesso. Fu una scelta precisa di Conway quella di di mettere all'angolo Peter, portandolo davanti a una situazione senza uscita.
Un fatto incontestabile è che in tutti i successivi salvataggi di altri amori o donzelle in pericolo, come Mary Jane, anche in quelli cinematografici, Peter non abbia più usato la tecnica che fu fatale a Gwen, ma abbia sfruttato la sua abilità ragnesca per afferrare la sua amata al volo.
Insomma il Marvel Universe è un mondo in cui esistono i super poteri, in cui non è facile rassegnarsi alle leggi della fisica, pertanto il giovane Peter è arrivato a ritenere che forse il amore avrebbe potuto essere salvato in altro modo, convivendo con questo dolore per tutta la sua vita.
Ora quindi cresce l'attesa per scoprire come probabilmente Gwen morirà nel film e come Mary Jane Watson, interpretata da Shailene Woodley, entrerà nella vita di Peter Parker, ossia Andrew Garfield.
The Amazing Spider-Man 2 arriverà nelle sale cinematografiche il 2 maggio 2014.
The Amazing Spider-Man 2: il potere di Electro
Primi poster, foto dal set e altro sul seguito del reboot della saga di Spider-Man al cinema.
6 commenti
Aggiungi un commentoUn gran bell'articolo, grazie, mi hai fatto divertire e tornare alla memoria quando lessi l'albo fatale. Non andrò a vedere il film solo perché mi sento troppo distante dalla nuova versione di Spidey.
Magari l'ho pensata eterea, perché l'ho rapportata al mio peso quando ero adolescente. . A 17 anni pesavo circa 43 kg per 1.65. Un po' sottopeso forse... Sigh .
In ogni caso 40 o 50, il rapporto tra le forze in gioco rimane comunque dello stesso ordine di circa 11 a 1.
Supponendo anche un peso di 56 kg ne seguirebbe che, con la sua forza peso di 56*9,8 = 548,8, sarebbe stata sottoposta a una forza di (56 * 54 /0,5) = 6048N con un rapporto 6048/548,8 = 11,0204... (circa).
"Ve lo dico una volta per tutte, Gwen Stacy nel fumetto è morta, definitivamente, per cui dopo quasi 40 anni non è uno spoiler."
Aggiungerei: e meno male.
Uno dei rarissimi protagonisti Marvel/DC che dopo essere morta rimane tale, una vera boccata d'ossigeno in universi in cui il trapasso di un personaggio ha immancabilmente la durata di pochi mesi....
in realtà non è mai stato per certo. nell'autopsia è indicata la causa di morte e sappiamo che a Gwen fu fatta. Come? quando spunta il clone della ragazza Ned Leeds afferma che ha confrontato le impronte della ragazza con quelle prese durante l'autopsia. e poi basta con questa stupidaggine (secondo il mio punto di vista). Fu Goblin a causare la morte della fanciulla. e basta.
quella puntata di Spiderman per me è un vero punto di svolta: bellissima l'idea di mettere l'eroe in una situazione in cui qualunque scelta è sbagliata, e soprattutto quella di far vedere, per una volta, che anche con i superpoteri a volte si può fallire. Comunque, l'ispirazione dal libro "La fisica dei supereroi", di J. Kakalios, è voluta o l'ho vista solo io?
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