Incontro con Francesco Gungui

Arrivano i Canti delle Terre Divise, una nuova trilogia fantasy ispirata alla Divina Commedia.

Articolo di Emma Brander

Mercoledì 26 giugno 2013

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A partire dal 8 maggio è uscito in libreria Inferno. No, non mi riferisco al thriller di Dan Brown. Il titolo e la fonte di ispirazione sono gli stessi, ma a parte questo si tratta di due libri molti diversi. Inferno di Francesco Gungui è il primo volume di una trilogia fantasy per ragazzi, edita da Fabbri Editori, dal titolo I Canti delle Terre Divise.

Partendo da un'ambientazione distopica, la storia segue le vicende di Alec, un diciassettenne che vive in una metropoli disastrata: Europa. Come tutti gli abitanti, Alec ha il terrore che qualcuno scopra i suoi furtarelli e venga quindi punito nel modo peggiore: spedito all'Inferno, un'isola vulcanica che funge da prigione, dove ogni peccatore deve scontare la sua pena secondo la legge del contrappasso. Nei quartieri di lusso di Paradiso invece c'è Maj, una ragazza di ottima famiglia, che però inizia a farsi domande pericolose riguardo agli squilibri e alle illusioni del mondo in cui vive.

I due ragazzi si conoscono per caso e tra loro nasce un forte sentimento. Ma le spietate regole dell'oligarchia li divideranno nel modo più crudele in assoluto. Alec dovrà affrontare un vero e proprio viaggio “infernale” per ricongiungersi al suo amore e salvarlo.

Abbiamo incontrato l'autore del libro, Francesco Gungui, allo scorso Salone del Libro di Torino. Con lui abbiamo chiacchierato riguardo alle fonti di ispirazione che ha usato e ai suoi progetti futuri. Gungui non è certo nuovo del mestiere. Dopo aver pubblicato molti romanzi di successo di genere sentimentale, come Mi piaci così e Pensavo di scappare con te (Mondadori), esordisce stavolta nell'ambiente fantasy. Questa pubblicazione ci ha colti un po' di sorpresa, d'altra parte non possiamo dimenticare che Gungui ha curato, in qualità di edior, alcuni tra i più rilevanti successi di questo genere degli ultimi anni. Ad esempio la saga di Multiversum di Leonardo Patrignani e la duologia Muses di Francesco Falconi.