Con questo romanzo si conclude la trilogia scritta da Sophie Jordan e pubblicata da Piemme nella sua collana Freeway per ragazzi adolescenti. Dopo Firelight, La ribelle e Vanish, La traditrice, ritornano quindi le avventure di Jacinda, la ragazza draki.
Nel libro precedente l'autrice ci aveva lasciati col fiato sospeso: Jacinda, sua sorella Tamra, Cassian e Will avevano deciso di penetrare nella fortezza degli enkros per salvare Miriam dagli spietati cacciatori di draki. Per farlo Jacinda si lascia catturare, imprigionare, studiare come una cavia da laboratorio. Oltre a guardare per la prima volta in faccia i nemici della sua razza, deve anche affrontare un dramma personale: il ricordo del padre, anche lui catturato tanti anni prima dagli enkros e ucciso.
In Hidden. La prigioniera compare un nuovo personaggio: Deghan, un draki primitivo che sembra ormai fuori controllo, dopo le sevizie subite durante la prigionia. Jacinda lo tratta con diffidenza, mentre Tamra inizia a provare per lui un sentimento tenero.
Ancora una volta la storia ruota intorno all'amore tormentato tra Jacinda e Will, l'umano figlio di cacciatori, ma con sangue draki nelle vene. In seguito a un incidente i suoi genitori lo hanno salvato tramite una trasfusione, come si è scoperto nei libri precedenti. Questa operazione gli ha fornito degli strani poteri, come quello di comandare la forza della terra. Proprio grazie ai suoi poteri, i protagonisti riescono a scappare dalla fortezza degli enkros.
Ma le difficoltà sono appena iniziate. Anche se Miriam è stata liberata, i nemici le hanno impiantato un radar sottopelle e ora l'intero clan rischia di essere localizzato. Ancora una volta Jacinda dovrà rinunciare a partire con Will e proteggere i suoi simili, anche se per loro è solo una traditrice. La ragazza draki non se la sente proprio di abbandonarli, non da quando tra lei e Cassian, il maschio alfa del clan, è nata quell'unione così intima e profonda. Nel romanzo precedente, infatti, Jacinda e Cassian erano stati costretti a unirsi in matrimonio dal padre di lui e ora i due draki sono in grado di percepire le rispettive emozioni. Jacinda ama Will, appassionatamente, disperatamente, con lui vuole condividere tutta la sua vita, ma non può abbandonare Cassian e il resto del clan in balia del pericolo.
Il romanzo, almeno nella parte iniziale, appare un po' sottotono rispetto ai libri precedenti. L'autrice indugia troppo nell'esperienza di Jacinda prigioniera degli enkros. Quando la storia entra finalmente nel vivo, riprende vigore e non delude. Sophie Jordan descrive ancora una volta la vicenda attraverso il suo stile delicato e poetico, concentrandosi sempre sul lato emozionale. Le sensazioni sono descritte minuziosamente, creando un grande empatia tra personaggio e lettore. Questa particolarità contraddistingue l'intera serie e rende unico lo stile dell'autrice.
Nel complesso, quindi, la trilogia merita l'attenzione di chiunque abbia voglia di una storia dolce e leggera, piena di trovate simpatiche e originali. Un fantasy senza troppe ambizioni, assolutamente godibile.
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