Richard Matheson non c'è più. Ad annunciarlo su uno status di twitter è stata sua figlia Ali Marie Matheson.
"Il mio amato padre è morto ieri a casa circondato dalle persone e le cose che amava... era divertente, brillante, affettuoso, generoso, gentile, creativo, e il padre migliore possibile... mi manchi e ti amerò per sempre Papà so che ora sei felice e sano in un bel posto pieno di amore e gioia che hai sempre saputo che esistesse..."
E' un'altra delle gravi perdite di questo 2013 infernale per il fantastico.
Nato a Brooklyn, New York, nel 1926, Richard Burton Matheson, pubblicò il suo primo racconto fantastico nel 1950, diventando poi uno dei più prolifici e rappresentativi autori del genere.
Tra gli innumerevoli lavori citiamo Io Sono Leggenda (che ebbe tre adattamenti cinematografici), Tre millimetri al giorno, Al di là dei sogni, La casa d'Inferno, Io sono Helen Driscoll.
Ma il suo apporto al fantastico non si è esaurito con la letteratura, visto che ha firmato l'apprezzata sceneggiatura del film Duel, ispirato a un suo racconto, che ha segnato il debutto di Steven Spielberg, nonché parecchi episodi del serial Ai Confini della Realtà.
Tanti sono i premi che ha ricevuto in carriera, come World Fantasy Award e il Bram Stoker. Nel 2010 era entrato nella Science Fiction Hall of Fame.
La redazione di FantasyMagazine si unisce al cordoglio dei familiari e di tutto il mondo del fantastico che ora è un parecchio più povero.
Richard Matheson ci ha dato tante emozioni vere con la sua capacità evocativa e la grande inventiva. Momenti di tensione, di brivido, ma anche di grande umanità, con personaggi la cui umanità, messa a confronto con l'esperienza paranormale, emergeva con forza e dirompenza.
Non dimenticherò mai la prima volta che ho visto Duel o quando ho letto Io Sono Leggenda. Sono momenti che invidio a chi non li avesse ancora provati, perché hanno rappresentato una sorta di epifania nella mia vita di cultore del fantastico.
Grazie Richard. Non so dire altro. Grazie di tutto.
9 commenti
Aggiungi un commentoSta morendo un'intera generazione del Fantastico più grande...
RIP, veramente un grandissimo, non si sa che parole usare, sarebbero comunque insufficienti a descrivere la sua grandezza e importanza per tutto il mondo del Fantastico.
a tristezza si aggiunge altra tristezza perché non c'è chi prende il testimone di chi ha lasciato un segno nella letteratura: chi se ne va lascia un vuoto che non viene colmato.
Ennesiomo addio ad un grandissimo....
Che strage questo 2013!
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID