Stephen King sostiene la scelta di J.K. Rowling riguardo allo scrivere sotto pseudonimo.
Sappiamo infatti che la creatrice di Harry Potter ha pubblicato il suo ultimo romanzo The Cuckoo's Calling con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
Ne abbiamo parlato qui:
J.K.Rowling è Robert Galbraith
L’apprezzato esordiente inglese Robert Galbraith, che in aprile aveva pubblicato il primo romanzo poliziesco, in realtà altri non era che J.K.Rowling. Una trovata commerciale dell’autrice per risalire la china dopo il discutibile The Casual Vacancy o un altro successo da segnare sul proprio percorso professionale, a dimostrazione che fantasia e talento non c’entrano con l’altisonanza di un nome?
Leggi"J.K. Rowling," dice Stephen King, "non ha chiesto il mio parere quando ha pubblicato The Cuckoo's Calling come Robert Galbraith, ma se lo avesse fatto le avrei detto che questo genere di segreti non dura a lungo".
Durante la sua carriera, Stephen King ha scritto vari romanzi con lo pseudonimo di Richard Bachman e, in un articolo su Usa Today, ha sottolineato che è stato "sgamato" - dopo molto tempo, c'è da precisare - per il suo stile, e che con internet la cosa è molto, molto più facile.
"Jo ha ragione per un motivo validissimo, aggiunge: che soddisfazione, che benedizione scrivere nell'anonimato, solo per il gusto di farlo. Io non posso più. Non vedo l'ora di leggere il romanzo."
Di sicuro, diciamo noi, ci sarebbe da essere contenti di tanta fama. Ma, si sa, ogni medaglia ha il suo rovescio.
Tanto per fare un esempio, il buon Steven Erikson, in Crack’d Pot Trail, immagina un pubblico che si mangia gli artisti...
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