Presentato al Roma Fiction Fest, già andato in onda sul Canale Disney Junior, Sofia la principessa rappresenta una eccellenza dell'animazione per l'infanzia e una nuova prospettiva sul mondo dell'animazione classica della casa di Topolino.
Sebbene realizzata con una ottima tecnica mista (personaggi in grafica 3D e sfondi in animazione tradizionale) a livello contenutistico rappresenta, insieme a La dottoressa Peluche, una svolta nel modo in cui la produzione d'oltreoceano utilizza l'elemento fantastico e fiabesco proprio del brand "Disney Princess".
La narrazione, farcita con i classici valori disneyani, presenta dei passi in avanti che portano il prodotto oltre il classico intrattenimento verso una svolta sociale e didattica rivolta al pubblico più giovane.
Sebbene rimandi a un universo fittizio di tipo fantastico, l'impianto narrativo appare subito innovativo: Sofia è la figlia di una umile sarta del villaggio che casualmente incontra il re del regno, i due si innamorano e vivono una splendida storia d'amore che culmina con il loro matrimonio, causa che porta la protagonista a diventare una principessa spostandosi a palazzo.
Fino a qui sembra tutto già visto ma nell'approccio dei personaggi alla nuova condizione i testi mostrano una modernità rivolta a dialoghi diretti spinti dalla preoccupazione sul rapporto padri figli, sui dubbi, sulle debolezze e le incomprensioni tipiche di tutte quelle nuove "famiglie allargate" cui appartiene una fetta sempre più larga degli spettatori Disney.
Anche il rapporto con la classica "sorellastra" non è di semplice rivalità ma si rivela organico, riflettendo non solo il punto di vista di Sofia ma anche quello della sorella, presentando dubbi tipici dei figli adottivi e del reciproco ciclo realistico di amore/odio proprio dei nuclei misti.
Oltre a presentare una famiglia da "favola del terzo millennio", il mondo di Sofia porta in se una multiculturalità mai vista prima in un prodotto simile; nella scuola per principesse sono presenti dozzine di etnie diversificate e di minoranze i cui usi e costumi (ci sono principi indiani, arabi, africani, turchi) vengono presentati in maniera obbiettiva di episodio in episodio con intermezzi perfettamente inseriti nel plot.
Moderna ma delicata, Sofia attira il pubblico delle giovanissime anche grazie alle special guest: in ogni episodio la piccola principessa incontra una delle sue canoniche controparti adulte, (Cenerentola, Aurora, Biancaneve, Ariel, Belle, Jasmine, Mulan, Tiana, Pochaontas, Rapunzel e Merida) utilizzate come versioni "realistiche" della fata madrina, snocciolando consigli e confortando la protagonista.
Un prodotto perfetto per le ragazze 5-8 anni che porta la "vecchia" Disney a proiettarsi nel nuovo millennio non solo attraverso la Marvel e la Pixar ma portando una modernizzazione dei temi e del linguaggio anche alle proprie "classiche" creature.
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