Si esce a dicembre con il numero zero; l'appuntamento con la Writers Magazine Italia è fissato per l'8 a Milano, nel corso della manifestazione ludica Giochi Sforzeschi, all'interno della quale si terrà il Delos Day, appuntamento imperdibile per gli appassionati di letteratura e per tutti coloro che si interessano di scrittura. Chi vuole scrivere narrativa o poesia, chi si interessa al giornalismo, chi vorrebbe diventare sceneggiatore di cinema o di fumetto, non dovrebbe lasciarsi scappare la nuova rivista diretta da Franco Forte, giornalista, scrittore e sceneggiatore per la televisione. Grande formato per 52 pagine, conterrà articoli di tecnica di scrittura, consigli, interviste con autori affermati e anche racconti che saranno scelti di mese in mese tra quelli mandati alla rivista per mezzo di un concorso. A capo della redazione il nostro Emanuele Terzuoli.
Già a partire dal numero zero un sommario ricchissimo. Ecco qualche anticipazione:
- tecnica di scrittura (sezione curata direttamente da Franco Forte): come ci si presenta a un editore; scrivere un incipit efficace; preparare una sinossi.
- profilo d'autore: intervista allo scrittore del momento, Giorgio Faletti, appena uscito con il secondo romanzo.
- specchi deformanti: originale parallelo tra romanzo e la sua trasposizione al cinema. Si inizia con La zona morta scritto da Stephen King e diretto da David Cronenberg (intervistato a Torino).
- spirito letterario: intervista al limite del paranormale con i grandi scrittori del passato. Si parte con Natalia Ginzburg.
- scripta legis: leggi e regole dell'editoria. Parliamo di SIAE e del diritto d'autore.
Recensioni, poesie, haiku e ben quattro racconti (tra gli autori due vecchie conoscenze: Sergio Cicconi e Donato Altomare) e molto altro ancora.
"Siamo letteralmente inondati da centinaia di mail di gente che vorrebbe già acquistare o abbonarsi alla rivista, a scatola chiusa" dice Forte, stupito lui stesso del successo che sta avendo l'iniziativa a oltre un mese dall'uscita. "Siamo sommersi da racconti, poesie e haiku (sono arrivati già più di cento racconti). Abbiamo stipulati accordi con diversi siti, e tutti ne parlano e ne discutono nei forum, con un entusiasmo incredibile."
La rivista dovrebbe poi avere periodicità trimestrale.
Intanto è già stato aperto il sito a supporto della rivista, che ospita tutte le informazioni e le iniziative legate alla testata. L'indirizzo è www.writersmagazine.it.
Il numero zero della WMI, venduto al prezzo di lancio di quattro euro, è già fin d'ora preacquistabile sul Delos Store: www.delosstore.it.
31 commenti
Aggiungi un commentoGià, si chiama spaccamaronimulticanale, ma ho imparato a difendermi con lo scudo termico
Pensa che in ufficio una mia collega mi ha attaccato al monitor del pc il disegno di un paperino tenerissimo e depresso che solleva un cartello con su scritto: "un fiore per chi non mi chiede niente" E' uno spettacolo, ma quello è lavoro, cose tristi... e infatti nessuno prova mai a beccarsi il fiore, bastardi
A tal proposito riceverai presto mie notizie. E' una promessa non una minaccia.
Ho trovato un sito ricchissimo di notizie interessanti
Posso chiedere, approfittando di Emanuele, quali saranno le peculiarità di WMI rispetto ad altre riviste del genere? La rivista mi nteressa molto, ma essenmdo stato redattore di Inchiostro, e il nostro buon Ricky lo è ancora, vorrei capire cosa offre di più e cosa offre magari di uguale o meglio. Thanks
A quanto mi risulta (non leggo Inchiostro da molto tempo e non so se è cambiato qualcosa) esistono molte riviste in Italia che pubblicano racconti di autori emergenti, riviste più o meno riuscite e più o meno costose. Ma oltre a quello cosa fanno? Alcune riescono a intervistare qualche autore più o meno noto, altre fanno rubriche di un certo interesse... Noi siamo partiti con il proposito (oltre a tutto questo) di costruire uno strumento in grado non solo di dare all'autore la possibilità di vedersi pubblicato (se la cosa finisse qui sarebbe fin troppo facile), bensì di instradarlo alla via della pubblicazione professionale (e più in generale al mondo dell'editoria). Purtroppo (e dico così perché ne ho cercate spesso) non sono mai riuscito a leggere su una rivista cosa sia una sinossi e perché serva, non ho mai trovato consigli su come scrivere un buon incipit, su come si faccia una scaletta, su come ci si presenti agli editori. Non ho trovato mai consigli legali sui diritti d'autore, sui contratti editoriali. Non ho trovato rubriche che mi spiegassero il funzionamento di strumenti informatici per confezionare il mio scritto nel modo migliore in cui un editore vorrebbe riceverlo. E questo restando sulla scrittura in genere. Sulla WMI faremo lo stesso servizio per il giornalismo, per la scrittura cinematografica, per i fumetti. Il menu è ricco e le idee ci sono, i racconti pubblicati saranno solo il risultato di tutto il resto e stai sicuro che non finiranno sulla rivista tutti quei racconti (e ne ho trovati davvero tanti in giro) che non rispecchino tutti i canoni di qualità che ci sforzeremo ogni volta di sviscerare con tutti gli articoli che ho elencato.
Lo slogan recita: "una rivista scritta per chi scrive..." è qui che deve differenziarsi da quelle che chiami "altre riviste del genere", sperando che sia da subito una rivista "unica".
Un'ultima cosa, di certo da non sottovalutare. La WMI non sarà uno strumento fine a se stesso, bensì una scuola, un canale molto importante per arrivare a DelosBooks. Faccio un esempio: nelle case editrici arrivano ogni giorno decine e decine di romanzi, non tutti ovviamente hanno la fortuna di essere presi in considerazione e aumentano solo il lavoro degli addetti al macero. A volte capita, purtroppo, che pur seguendo tutti i criteri della buona presentazione il proprio scritto faccia la stessa fine, smarrito nella massa degli altri. Ma in questo caso la casa editrice che sta dietro alla WMI, ovviamente, non si lascerà scappare la possibilità di usufruire del lavoro duplice di selezione che farà la rivista. Un talento che riesce a pubblicare un racconto qui, e che quindi dimostra capacità adeguate, diventerebbe automaticamente un "nome noto" alla casa editrice, un vantaggio non da poco per chi ambisce alla pubblicazione di un romanzo.
Ehi grazie per la lunga ed esauriente risposta. A questo punto mi hai convinto che WMI sarà unica e concordo nel dire che fa davvero un salto in avanti rispetto alle riviste che citavo, rimaste legate, a mio avviso, a stilemi vecchi e ormai obsoleti, incapaci di rilanciarsi.
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