La scorsa settimana Neil Gaiman ha partecipato a un'incontro al Barbican Centre di Londra. L'autore inglese ha pronunciato un lungo [davvero lungo n.d.r.] discorso in difesa della lettura e delle biblioteche su invio della Reading Agency, un'associazione di volontariato la cui missione è quella di promuovere la lettura, intesa come mezzo per migliorare la vita di ciascuno di noi... "perché tutto cambia quando leggiamo."
Gaiman ha iniziato il suo intervento, che qui riportiamo solo in parte, parlando dell'importanza della lettura e delle biblioteche: "Vi dirò che leggere romanzi, leggere per il proprio piacere, è una delle cose più importanti che una persona possa fare" e che è importante "per le persone capire cosa sono le biblioteche e cosa fanno i bibliotecari."
"Sono un autore... scrivo per i ragazzi e per gli adulti. Per circa 30 anni mi sono guadagnato da vivere grazie alle parole... è ovvio che è mio interesse che le persone leggano, che leggano romanzi, che le biblioteche e i bibliotecari esistano e che incoraggino l'amore per la lettura e l'esistenza di posti dove si possa leggere."
"Voglio parlarvi di cosa fa la lettura, a cosa serve. Una volta ero a New York e ho sentito parlare della costruzione di prigioni private, un grande affare negli Stati Uniti. L'industria delle prigioni ha bisogno di piani di sviluppo per il futuro, sapere di quante celle avranno bisogno da qui a 15 anni e di quanti carcerati dovranno ospitare. E l'hanno calcolato con un semplice algoritmo basato sulla percentuale di quanti bambini di 10 e 11 anni non leggono per piacere."
"Non è un rapporto uno a uno, ma c'è una forte connessione."
"I romanzi hanno due funzioni principali.
Ci spingono a leggere ancora, per scoprire cosa succede dopo, a girare la pagina e andare avanti... perché qualcuno è nei guai e tu vuoi sapere come va a finire.
I libri costringono a imparare nuove parole, a pensare nuovi pensieri, e fanno scoprire che la lettura per se stessi è piacevole.
Una volta che hai capito questo sei sulla strada che ti porterà a leggere qualsiasi cosa."
"Leggere è la chiave!" é la chiave per comunicare perché le persone navigano il mondo, anche quello virtuale, con le parole e non possono capirsi l'un l'altro, non possono comunicare o scambiare idee se non le conoscono."
Non solo: leggere romanzi permette di socializzare con altre persone che hanno letto lo stesso libro e sviluppa la capacità di immaginare, di sognare.
"Nel 2007 ero in Cina alla prima Science Fiction & Fantasy Convention approvata dal partito e ho chiesto a uno dei responsabili cosa era cambiato, come mai questo genere di lettura non era più disapprovato.
Mi ha risposto che il popolo cinese è bravo a realizzare cose se altri forniscono le istruzioni e che non innovano, non inventano e non hanno immaginazione. Quando hanno inviato una delegazione negli Stati Uniti nelle sedi di Apple, Microsoft e Google hanno scoperto che le persone che stanno creando il futuro da piccoli hanno tutti letto libri di fantascienza."
"I romanzi possono mostrare alle persone un mondo diverso e portarli in posti dove non sono mai stati."
Ti permettono di evadere dalla realtà.
"Se tu fossi intrappolato in una situazione impossibile, in un posto spiacevole con persone che ti fanno diventare matto, e qualcuno vi offrisse una via di fuga temporanea, non scapperesti?
La letteratura di evasione è questo: apre porte, mostra la luce che c'è fuori e vi porta in un mondo dove voi avete il controllo e siete con persone con cui volete veramente stare."
La cosa più importante è che durante questa fuga il libro dà comunque conoscenza e armi che si possono usare una volta tornati nella prigione della vita reale.
"Come ricordava J.R.R. Tolkien, le uniche persone che inveiscono contro le evasioni sono i carcerieri."
"La cosa più semplice per essere sicuri di crescere bambini che vogliano leggere è insegnare loro e mostrare che è un'attività piacevole e questo significa trovare libri che piacciano, fare in modo che siano accessibili e che quindi i bambini possano leggerli."
Per Gaiman non ci sono libri per bambini o autori per ragazzi che siano brutti e non bisogna fare l'errore di giudicare questo genere di letteratura con i parametri di un adulto.
"Ogni bambino è differente, loro posso trovare da soli le storie di cui hanno bisogno. Non scoraggiate i bambini perché pensate che stiano leggendo la storia sbagliata. Libri che non vi piacciono possono essere la via per arrivare a libri che gli adulti preferiscono. E ricordatevi che nessuno ha i vostri stessi gusti."
"Abbiamo bisogno che i nostri ragazzi entrino nel mondo della lettura e tutto quello che gli piace leggere li porterà sempre più all'interno."
"Un altro modo per distruggere l'amore per la lettura in un bambino è, ovviamente, fare in modo che non ci siano libri intorno a lui o che non ci siano posti dove possa leggere."
"Io sono stato fortunato: vicino casa mia c'era un'eccellente biblioteca pubblica e avevo quel genere di genitori che si potevano convincere facilmente a lasciarmi là durante le vacanze estive mentre loro erano a lavoro." Ho avuto anche la fortuna di trovare "bibliotecari a cui non dispiaceva avere, tutte le mattine, un piccolo ragazzino non accompagnato che si faceva largo nel catalogo cercando libri sui fantasmi, sui maghi, vampiri, detective o sulle streghe. E quando ho finito di leggere i libri della sezione ragazzi ho iniziato con i libri per gli adulti."
"Erano dei buoni bibliotecari, gli piacevano i libri e gli piaceva che i libri venissero letti. Mi insegnarono come chiedere libri da altre biblioteche in prestito interbibliotecario. Non hanno mai snobbato le mie letture. Sembra solo che gli facesse piacere che ci fosse un ragazzino che amava leggere. Gli parlavo dei libri che mi erano piaciuti e loro mi trovavano altri libri del genere. Mi trattavano come ogni altro lettore, né più né meno, il che significa che mi trattavano con rispetto. All'età di otto anni, non ero abituato a essere trattato con rispetto."
"Le biblioteche sono libertà, istruzione, intrattenimento, sono posti sicuri dove avere accesso alle informazioni."
"Sono preoccupato da come sono considerate le biblioteche nel XXI secolo. Le persone sono confuse su cosa siano e quale sia il loro scopo. Se si considerano le biblioteche come semplici scaffali di libri possono sembrare antiquate e datate in un mondo in cui molti libri sono ormai in formato digitale."
In realtà pensare in questi termini alle biblioteche è sbagliato: in un mondo in cui l'informazione sembra alla portata di un click è necessario imparare a riconoscere le fonti dell'informazione e la loro attendibilità.
"Le informazioni hanno valorle, ma le informazioni giuste, corrette hanno un enorme valore."
"Negli ultimi anni siamo passati da un mondo in cui c'era scarsa informazione a uno in cui c'è una saturazione. Secondo Eric Schmidt di Google, ogni due giorni il genere umano crea più informazione di quanto sia stato fatto fino al 2003... Abbiamo bisogno di aiuto per navigare in questo mare di informazioni per trovare quella che ci serve veramente."
"Le biblioteche sono il posto in cui le persone vanno per trovare queste informazioni e i libri sono solo la punta dell'iceberg."
"I bibliotecari possono fornirvi gratuitamente e legalmente ogni genere di libro. Le biblioteche sono il posto dove la gente che non ha computer o internet possono navigare senza pagare, e la cosa è molto importante quando la domanda per un lavoro o per facilitazioni o per il permesso di soggiorno si possono fare sono online."
"Le biblioteche sono le porte verso il futuro, per cui è una sfortuna che nel mondo le autorità vedano la chiusura di una biblioteca come un modo facile e comodo per risparmiare soldi. Stanno chiudendo porte che dovrebbero restare aperte."
In futuro, "i nostri figli e i nostri nipoti saranno meno istruiti, saranno meno capaci di navigare il mondo e capire come risolvere i problemi. Sarà più facile mentire loro e per loro sarà più difficile cambiare il mondo."
Saranno meno competitivi e meno appetibili sul mondo del lavoro.
Gaiman ha concluso il suo intervento con un imperativo:
"Abbiamo bisogno di biblioteche. Abbiamo bisogno di libri. Abbiamo bisogno di cittadini che leggono." e abbiamo il dovere morale di dare tutto il nostro supporto.
20 commenti
Aggiungi un commentoEsattamente, poi succedono questi paradossi. Non avessimo degli autori italiani piacevolissimi da leggere anche da ragazzini come Salgari per l'avventura, o Guareschi che racconta comunque l'Italia del dopoguerra (mai abbastanza studiata) in modo ironico e divertente.
No! Ti devono sfrantoiare con i maestri della letteratura nominati da non so chi.
Vado un po' OT poichè parlo di televisione. Sono stata svezzata con i cartoni giapponesi anche quelli etichettati come violenti e diseducativi. Mia mamma era arrivata a proibirli, poi io e mio fratello trovavamo il modo di guardarli lo stesso.
Ora, quando le faccio vedere le porkate che trasmettono oggi per i ragazzini la prendo in giro dicendo che poi i cartoni giapponesi non erano così male quanto meno una storia l'avevano. I buoni erano buoni, i cattivi erano cattivi e morivano; non diverso da ciò che accadeva nelle favole, che se si prendono quelle originali sono belle violente ma con una morale.
Ora anche le favole sono annacquate.
Conan!!!!
giusto, gli faccio vedere quello
sul tubo si trova, vero?
(già guarda siamo fatti così, sul tubo...)
Guareschi è un'altra ottima lettura: il suo Don Camillo è molto bello (carini anche i film, ma come al solito i libri sono altra cosa).
Hai centrato il punto. Le favole non vengono più raccontate, sono state sostituite da storie prive di significato. E non ci si rende conto del danno che viene perpetrato: molti genitori farebbero bene a leggere Il Mondo Incantato di Bruno Bettelheim per capire l'importanza di certe azioni come la lettura e che cosa leggere e far leggere a un bambino.
Sì, stiamo andando un po' OT, però finché si rimane nello spirito dell'articolo senza allontanarsi troppo la discussione ci può stare.
P.s.: sul tubo Conan dovrebbe esserci. Tempo fa ho visto che in dvd era uscito il cofanetto della serie completa.
Interviene la solita vecchia strega/prof, che non può tacere su questo argomento:
Sono figlia di genitori lettori, i miei leggevano dai romanzi gialli ai mattonazzi*, come Lo scialo di Vasco Pratolini,
Il loro esempio è stato fondamentale per me e fondamentale è stata la possibilità di avere sempre libri a portata di mano, grazie agli scaffali presenti a casa mia.
La scuola elementare ci dava libri da poter prendere dalla bibliotechina di classe, ma non ci chiedeva di farne schede di lettura e così anche alle medie.
Al Liceo, gli insegnanti non ci chiedevano di leggere un bel nulla e semmai ero io a fornire loro suggerimenti sulle novità letterarie.
Con le prime 100.000 lire, guadagnate facendo ripetizioni, ho acquistato ben 11 Oscar Mondadori, che conservo ancora gelosamente.
Da madre, ho generato un piccolo mostro, - scusami Asher se ti definisco così - che a un anno aveva la sua bibliotechina, fatta di libri di gomma, di peluche, di legno, che le leggevo... e voi sapete ora come è ridotta, lettrice compulsiva più della sua mamma.
Da prof, porto i ragazzi nella Biblioteca d'istituto, e chiedo loro di scegliere il libro che vogliono, premettendo/promettendo che dovranno leggere per il puro piacere di leggere, senza dover produrre alcun analisi del libro letto.
Conclusioni personali: la scuola può o non può far danni, non tutti i prof assegnano la lettura di un libro come compito (o almeno non sempre), ma la famiglia e l'esempio di adulti lettori sono fondamentali per sviluppare l'amore per la lettura!
*Dicesi mattonazzo, per convenzione anobiana, ogni libro che superi le 500 pagine, senza entrare nel merito del valore letterario.
Penso che i tuoi studenti siano davvero fortunati ad avere una prof. come te
Nonostante le mie critiche sulla scuola devo dire che anch'io, almeno nel trienno dell'istituto tecnico, ho avuto una prof strepitosa, ci ha fatto amare Boccaccio che lei, toscana, ci leggeva in classe e ridere leggendoci l'Orlando Furioso e facendocelo immaginare tutto incavolato che se ne andava in giro a strappare le piante.
Poi è vero se in famiglia ci sono genitori lettori, come è anche il mio caso, coltivare la passione per la lettura diventa naturale poichè i libri di fatto a portata di mano.
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