Carlo Vicenzi ci parla del suo primo progetto fantasy seriale: I Cento Blasoni, di cui La Fortezza è il primo episodio.
Come hai scoperto l’interesse per il genere fantasy?
A bastonate. Ero poco più di un bambino e a scuola c'era un’insegnante che ci obbligava a leggere romanzi per ragazzi. Di solito è il modo perfetto per indurre un ragazzino a odiare la lettura ma, visto che voglio sempre fare di testa mia, ho iniziato ad apprezzare le storie nascoste tra le pagine. Ho proseguito con i fenomenali Libro-Game di Lupo Solitario, su consiglio di un amico (che non finirò mai di ringraziare). Se sta leggendo queste parole si riconoscerà di certo. Da lì poi è bastata una piccola spinta da parte di una cugina che, nel periodo dell’adolescenza, mi spronò a leggere Terry Brooks e J.R.R. Tolkien. Da allora non c'è stato più modo di fermarmi.
Da dove nasce l’idea del tuo racconto? C’è qualche episodio in particolare che ti ha influenzato?
L'idea è nata dall’intento di scuotere un genere che, purtroppo, tende a ripiegarsi su sé stesso. Poiché, a mio parere, si scrive ciò che si vorrebbe leggere, ho cercato di creare un mondo più realistico, anche se per un Fantasy appare strano. Ho cercato di superare i cliché di genere e di evidenziare la realtà che si cela dietro la leggenda, per così dire: se le imprese dei protagonisti sono descritte in modo più realistico poi appaiono misere, sporche, insanguinate, terribili. Uccidere qualcuno, per esempio, anche se si tratta di un nemico, è un'esperienza traumatica, a meno che il protagonista non sia un sociopatico. Di solito nel genere Fantasy i Buoni ammazzano un sacco di gente, e la loro spada rimane pulita, come la loro coscienza. La realtà però è diversa e ci tengo a dimostrarlo.
Quale messaggio volevi trasmettere al pubblico con il tuo racconto?
Credo che ogni storia, che sia racconto o romanzo, debba lasciarci qualcosa che migliori un po' la nostra vita. Il messaggio che voglio trasmettere ai lettori, tema portante della saga, è: “Se hai un sogno, qualunque esso sia, coltivalo e inseguilo”. Penso sia una cosa importantissima, non solo per i giovani, ma anche per gli adulti: i genitori sono i primi responsabili dell'avverarsi o meno dei sogni dei propri figli. Purtroppo ho visto molte persone sprecare il proprio talento solo perché non sono stati sostenuti come meritavano. Tutto ciò mi addolora moltissimo.
Ci descrivi l’esperienza dell’editing?
All'inizio ero terrorizzato. L'idea che qualcuno molto più esperto di me facesse l'autopsia al mio testo, mi faceva tremare le ginocchia. Poi, alcune persone mi hanno mostrato cosa non andava e mi hanno insegnato cosa fare per non sbagliare più. Ho imparato molto in pochissimo tempo e li ringrazio, soprattutto per essere rimasti svegli con me fino all'alba (non sto scherzando) per correggere ogni singolo punto in tempo per la pubblicazione.
Puoi descriverci l’esperienza di collaborazione con il curatore della collana fantasy della Delos?
Andrea è una persona fantastica, mi ha messo subito a mio agio. E’ calmo e paziente, pronto a rispondere a ogni mia domanda (ne ho sempre moltissime) e a qualunque ora. Sta facendo un lavoro incredibile: segue tutti gli autori di Fantasy Tales e pota avanti le sue produzioni di gialli e thriller. Credo dorma due ore per notte. E vi posso garantire che mantenere la rotta, con un gruppo di scrittori vulcanici come i miei colleghi, non è affatto facile. Io per primo sono un tipo problematico che vuole fare di testa sua. Ma chissà cosa avrei combinato se non ci fosse stata una guida che mi avesse indirizzato bene.
Puoi anticiparci qualcosa del prosieguo, senza troppi spoiler?"?
Con il prossimo episodio si entrerà nel vivo della storia, scopriremo un po' di più sui mercenari dei Cento Blasoni e non solo. La Fortezza stessa è tutta da scoprire, Syrik e Mahara se ne renderanno conto insieme ai lettori. Chi ha apprezzato il primo episodio credo che adorerà il secondo, Il Prezzo del Mercenario. Ho pianificato e sto stendendo già il resto della storia, che si espanderà poi nei capitoli successivi. Se ne vedranno delle belle.
Progetti per il futuro?
Ho iniziato una collaborazione con la rivista online Orgoglio Nerd, per la quale scriverò recensioni di genere Fantasy. Tra poco uscirà anche il mio romanzo intitolato Ultima, la città delle Contrade di genere Steampunk, ambientato in Italia, in cui mi sono divertito a reinventare la tradizione secolare del “Palio delle Contrade” presente in moltissime città della nostra penisola. Per il futuro, più che veri e propri progetti, ho un elenco di cose che sogno di fare, come ad esempio scrivere la trama e i dialoghi di un videogame e di una serie di fumetti. Ho anche una tonnellata di idee per romanzi e racconti Fantasy, ma ora voglio concentrarmi su I Cento Blasoni e renderla una saga memorabile.
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