Storia delle terre e dei luoghi leggendari, è un saggio di Umberto Eco uscito a inizio ottobre 2013 per i tipi della Bompiani. Ambisce ad abbracciare l'intera produzione di terre e mondi immaginati nel tempo dall'Umanità, da quelle dei miti antichi, alle isole fortunate e alle utopie medievali, passando per La città del sole di Tommaso Campanella, per arrivare al '900 e alla Terra di Mezzo inventata da J.R.R. Tolkien.
Raramente si ha consapevolezza di quanti luoghi alternativi ha inventato l'essere umano durante il proprio cammino su questo mondo, e può essere utile questo saggio per gl'inventori di nuovi mondi fantastici, affinchè affondino le loro radici nell'immaginario atemporale che ci segue - ribollente come un calderone - da quando cominciammo a vivere in comunità urbane a oggi.
Sinossi
Dai poemi omerici alla fantascienza contemporanea, dai testi sacri ai fumetti, passando per tutti i capisaldi della nostra educazione alla lettura (dai "Ventimila leghe sotto i mari" ad "Alice nel paese delle meraviglie", dal "Milione" di Marco Polo a Tolkien), l'umanità ha continuamente inventato terre immaginarie e leggendarie, proiettando lì desideri, sogni, utopie, incubi troppo ingombranti e impegnativi per il nostro limitato mondo reale. Umberto Eco ci conduce in un vero e proprio viaggio illustrato in queste terre lontane e sconosciute, facendoci scoprire da chi sono abitate, quali passioni le attraversano, quali eroi le abitano e, soprattutto, quale importanza rivestono per noi. Un percorso erudito e godibile insieme che accosta testi antichi e medievali a testi contemporanei, film a poemi, fumetti a romanzi che hanno segnato la sensibilità e la formazione di tutti noi.
L'autore
Umberto Eco è nato ad Alessandria nel 1932; filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994),Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004) e Il cimitero di Praga (2010). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale(1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto(2007) e, insieme a Jean-Claude Carrière, Non sperate di liberarvi dei libri (2009).
Nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza e nel 2009 da Vertigine della lista.
Umberto Eco, Storia delle terre e dei luoghi leggendari. (2013)
Bompiani - Collana Saggi - Pag. 480 - 35 €
ISBN: 45273926
9 commenti
Aggiungi un commentoCerto che ce l'hai a morte con quella cosa di Sanderson... :
Per me un saggio a 35,00 scritto da Eco (non sono suo fan ma sicuramente è un grande nome), illustrato e con quel tipo di edizione non è per nulla caro.
Come di un muspelling... si trovano tranquillamente opere simi a prezzi molto più alti.
Sempre ce l'ho con chi cerca di sfruttare, approfittare e non fa le cose per bene.
Dipende dal formato e dal tipo di edizione, ma la saggistica è sempre stata un po' cara. Alle volte troppo.
A me piace Eco, ma ho trovato le prime pagine di questo libro noiosissime. Vediamo se cambio idea...
Bel libro. Peccato che di Tolkien non ce ne sia nemmeno l'ombra... E a ragione: i luoghi "leggendari", in base alla definizione che ne dà Eco all'inizio del libro, e per i fini dellibro stesso, sono unicamente quelli che, per un certo periodo, siano stati considerati realmente esistenti pur non essendolo.
Quindi il Regno del Prete Gianni e Shamballà sì, ma la Terra di Mezzo e Narnia no.
Confermo quanto detto da Slurpolo, il libro comunque merita per la ricchezza di illustrazioni, e per la qualità dei materiali che è molto elevata (spero anche per il testo di Eco, non appena lo leggo), ma di Tolkien quasi nulla. L'unico accenno a pag. 434 con un timidissimo "Non sappiamo dove fossero l'isola di King Kong o la Terra di Mezzo di Tolkien...".
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