Come ha fatto un ragazzo italiano a dare vita a tutto questo? Hai fatto da solo?

Ci ho messo anni e, te lo assicuro, è stata una grande fatica. Tutto è iniziato con un’intuizione o meglio, una visione. Nessuno aveva mai provato a mettere in piedi un progetto così ambizioso ed è stato forse questo che mi ha spinto a provare. Solitamente un autore è un autore e un imprenditore è un imprenditore. Io ho provato a unire queste due figure: ho scritto con il cuore da scrittore, ma con il cervello da imprenditore. Mentre creavo Midendhil perdendomi nei meandri della mia storia, tenevo sempre ben presente i paletti che mi ero imposto: tutte le ambientazioni dovevano essere “costruibili” in un parco di divertimento e i cibi, gli oggetti magici descritti del romanzo, riproducibili nella realtà. Questo mio pensiero non è nato solo per via del progetto globale che ho realizzato, ma perché io stesso, inguaribile sognatore, volevo vedere Midendhil vivere. La filosofia del mio romanzo è stata creata in modo tale da far divenire il pubblico protagonista: ho scelto di scrivere tutto in prima persona, usando il tempo presente, in un flusso di coscienza che potesse trascinare il lettore in una storia dove lui stesso è l’eroe. Nell’ottica di Midendhil, non esistono maghi e “babbani”: ognuno di noi è speciale, magico e unico. Il segreto sta tutto nella presa di coscienza di ciò che siamo e di quello che possiamo mirare a diventare.

Da qui il desiderio di contaminare il nostro mondo con quello di Midendhil: far vivere un’esperienza a trecentosessanta gradi, un’esperienza in cui il lettore può davvero bere la Biribolla tanto amata da ogni stregone, può davvero scrivere a Miryca, la lusogham del blog del sito di Midendhil, oppure varcare il portale degli Annunaki nei vari parchi di Midendhil e provare l’ebbrezza di divenire un Guardiano.

Lo so, può apparire assurdo, ma credo che Midendhil sia ciò di cui un po’ tutti abbiamo bisogno: una speranza, una fuga, un mondo che ha bisogno di noi, un mondo che ancora crede in noi. Forse Midendhil esiste davvero e chi ci crede è speciale.

Lungo il mio cammino, ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose: professionisti, amici, che ogni giorno mi aiutano a far crescere questo progetto; primo tra tutti mio padre Valerio, che da subito ha creduto nei sogni di suo figlio all’epoca solo ventiquattrenne.

Poi Daniele Gramiccia, Valter D’Errico, Lorena Magliocco, Axel Fiacco, Leonardo Pasquinelli, Ornella Robbiati, Francesca Guido, Marianna Bonanomi, Helen Nonini, Doug Rutledge, David Manuchia, John Crisci, Catherine Dickehage, Silvia Conti, Margherita Crepax, Monica Monopoli, Maddalena Contini, Francesca Villa, tutta la squadra Sperling, il resto del team e tutti gli amici di Midendhil.

Abbiamo fatto anche dei braccialetti che ognuno di noi indossa con orgoglio. Su di essi c’è scritta una frase che per noi tutti è ormai un motto, un segreto che ci dà forza nei momenti più difficili (che vi assicuro sono ancora tanti).

I BELIEVE IN MIDENDHIL

(Io credo in Midendhil)

Hai trovato difficoltà a farti pubblicare il romanzo?

Moltissime. Nonostante avessi già pubblicato romanzi di successo con Rizzoli, Mondadori e GeMS, Midendhil ha trovato grandi difficoltà. Il progetto editoriale del mio fantasy è nato fin da subito in grande: una saga di otto libri con alle spalle Endemol, parchi e operazioni internazionali importantissime. Tutte cose che ho fatto da solo, scalando mille vette e abbattendo tanti muri… e chi mai avrebbe potuto credere a quello che tutti definivano un “sognatore”? Un ragazzo che aveva già tutto realizzato, ma solo nella sua testa?

Sperling l’ha fatto. Sperling ha scommesso su di me, mi ha creduto e oggi sono soddisfatto di poterle dire “Hai fatto bene ad avere fiducia, perché insieme ce  l’abbiamo fatta!”

Il mestiere del creativo è difficile, pieno di ostacoli e spesso di umiliazioni. Ed è bello quando riesci a raggiungere un traguardo. È bello perché finalmente tutte le tue fatiche trovano un senso.

Dalla lettura del romanzo abbiamo ricavato l’idea che c’è tanto materiale per dei “sequel”, è esatta la nostra impressione?

Una serie di sequel! Ci saranno altri sette libri. Osservando la mappa di Midendhil, noterete che la trama del primo romanzo si sviluppa tutta nella foresta di Nemeton, in una piccola area di Midendhil. Ora abbiamo un mondo intero da scoprire insieme: un mondo magico ricco di nuovi, incredibili popoli e creature.

Se ci sarà un sequel ci puoi anticipare il titolo e dire quando verrà pubblicato?

Il titolo è ancora un segreto anche se i lettori più ingegnosi potrebbero benissimo immaginarlo. 

Avete qualche idea?

Il secondo romanzo uscirà l’anno prossimo, non so ancora il mese. Pubblicato ovviamente da Sperling & Kupfer.