Parlaci di te: chi è Gisella Laterza? Quali sono le tue passioni oltre alla scrittura?
Sono una ragazza di ventidue anni laureata in Lettere moderne che, oltre alla scrittura e alla lettura, ha una grande passione per i viaggi. Appena abbiamo qualche soldo, io e i miei amici prenotiamo e partiamo. Uno degli ultimi viaggi è stato in barca a vela e ho deciso che è la mia vita ideale: avere una barca ed essere libera di vagare senza meta.
Quali sono i tuoi libri preferiti?
Ultimamente, se devo scegliere un genere preferito, è senza dubbio il fantasy, da J.R.R. Tolkien a George R.R. Martin, passando per Sergej Luk’janenko e Jacqueline Carey, e arrivando al mitico Terry Pratchett.
Ma di solito preferisco i romanzi che non possono essere classificati all’interno di un solo genere letterario, come quelli di Italo Calvino e di Elsa Morante. Amo questi autori perché attraverso elementi fantastici, visionari, parlano dei sentimenti più reali.
Quando hai iniziato a scrivere storie e perché?
Ho cominciato a scrivere per dare voce ai mondi immaginari che avevo in testa da bambina. Le mie prime storie parlavano di pirati, di cowboy e di avventure. Erano molto divertenti, perché io mi divertivo a scriverle.
Il mio primo romanzo, ad esempio, è nato quando avevo undici anni. Avevo disegnato un ragazzino pirata a bordo di una nave, e disegnandolo mi è venuta voglia di raccontare la sua storia.
È cambiato il mio modo di scrivere in questi anni, nel senso che nella mia adolescenza ho sentito più l’esigenza di rivolgermi non a un mondo immaginario, inventato, ma al mondo interiore dei sentimenti e delle emozioni più profonde. Sono diventata più introspettiva, e forse più malinconica, anche se sempre, quando comincio a scrivere, mi diverto come quando ero bambina.
Da dove prendi l'ispirazione per le tue opere?
Ogni mio lavoro, che sia un racconto o un romanzo, nasce da un’immagine che si forma nella mia testa. La storia dell’angelo non fa eccezione: ho immaginato un angelo dorato e confuso appena caduto sulla terra in una notte di pioggia, e una demone d’argento che gli si avvicina incuriosita. Si guardano. È dal chiedersi “che cosa succede ora?” che nasce la storia.
Ma come si formi questa immagine, non lo so. Può venire da una canzone, dalle parole di un altro scrittore, o da una persona strana e bella intravista per strada. Gli scrittori rubano, no?
Di cosa parla il tuo libro Di me diranno che ho ucciso un angelo?
Il romanzo inizia con Aurora, una ragazza di sedici anni che, di ritorno da una festa, sta per addormentarsi sul tram che la porta a casa. All’improvviso, un giovane sconosciuto e bellissimo le rivolge la parola, e le chiede una cosa strana: vuole sapere come diventare un essere umano, poiché, nonostante abbia viaggiato tanto, non l'ha ancora capito.
Aurora, dopo un iniziale smarrimento, gli risponde che il primo passo per far diventare reale una storia è raccontarla a qualcuno. Così lo sconosciuto comincia a raccontarla a lei.
Lo sconosciuto è un angelo.
Gli angeli, nel romanzo, sono stelle, creature che vivono appese nel cielo, al di fuori del tempo, e contemplano la terra. A un certo punto, l’angelo della nostra storia incrocia lo sguardo di una demone, e se ne innamora. Preso dal desiderio di raggiungerla, cade nel mondo degli umani, nella foresta in cui vive la demone. Sente, però, che lui e lei sono troppo diversi per raggiungersi davvero, e così comincia un viaggio per diventare uomo. Lei, nel frattempo, senza che lui lo sappia, comincia un viaggio per diventare una donna.
Lungo le loro diverse strade, l’angelo e la demone incontrano personaggi molto distanti fra loro, ma accomunati da un intreccio di malinconia, solitudine e desiderio che sembra legare tutti gli esseri umani.
Cosa vuoi comunicare ai lettori con questo romanzo?
Il viaggio e la ricerca dell’angelo rispecchiano la ricerca del senso della vita che ognuno di noi compie (e non importa a che età). Per questo sono presenti molti messaggi al lettore, ma posti in modo ambiguo, così che ogni lettore si senta un po’ un angelo caduto e abbia la possibilità di cercare il proprio significato della vita tra quelli proposti dai diversi personaggi che popolano il romanzo.
Cosa stai progettando di nuovo? Puoi svelarci qualcosa sulle tue prossime creazione letterarie?
Ho un progetto già concluso, una fiaba tradizionale ambientata in un mondo del tutto immaginario, che spero di potervi presentare presto.
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