Hercules - La leggenda ha inizio non è facile da recensire. Il problema principale nello scrivere un commento sul film diretto da Renny Harlin consiste nella scelta del punto di vista. Hercules rientra - a diritto - nella categoria del "trash", ma rimane in dubbio quanto la volontà autoriale abbia pesato nel dare al film questa forma. Perché si giunge a un momento in cui il livello di "trashume" supera il punto critico e diventa apertamente ironico. Se l'intenzione della produzione era quella di girare un B-Movie che offrisse allo spettatore un machismo esasperato e velatamente grottesco allora Hercules - La leggenda ha inizio è un film moderatamente riuscito. Se questa non era l'intenzione, ci troviamo di fronte all'ennesima "mito-immondizia" americana, con tanto di urla belluine e ralenti nel bel mezzo dei combattimenti.
Iniziamo dalla scelta della fotografia, che colpisce lo spettatore sin dalle primissime battute: non siamo ai livelli di 300, ma qualcosa nel film ricorda alcuni dei filtri di Instagram più in voga tra i ragazzini. La sceneggiatura non offre alcuno spunto nuovo sulla vicenda del semidio figlio di Zeus e anche i personaggi - tutti, da Hercules e Ificle a Ebe, Sotero e Anfitrione - sono stereotipati. Non manca la rivisitazione del mito, solo che in questo caso Hera dà all'unione tra Zeus e Alcmena la sua benedizione (ricordiamo che nel mito originale Hera detestava Eracle, tentando persino di ucciderlo inviando due serpenti nella sua culla). Nessuno membro spicca nel cast di attori, guidato da Kellan Lutz, già Emmett Cullen nella Twilight Saga, nei panni di Hercules, e che annovera Gaia Weiss (Ebe), Scott Adkins (Anfitrione), Roxanne McKee (Alcmena), Liam Garrigan (Ificle) e Liam McIntyre (Sotero).
Vi consigliamo la visione di questo film se avete amato la Twilight Saga e giurato di guardare tutta la filmografia futura dei membri del cast oppure se film alla Scontro tra titani sono il vostro genere. Per tutti gli altri, il film è da vedere per farsi una risata nel momento in cui Hercules, grazie all'aiuto del divino padre, spezza a mani nude le catene che lo tengono bloccato a dei blocchi di marmo.
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