Un'immagine di Grande Inverno dalla prima stagione della serie televisiva Il trono di spade
Un'immagine di Grande Inverno dalla prima stagione della serie televisiva Il trono di spade

Dalla lettera che Ramsay Bolton ha scritto a Jon sappiamo che a Grande Inverno c’è stata una battaglia, ma noi questa battaglia non l’abbiamo mai vista anche se coinvolge due dei punti di vista del romanzo. Quando due storie si intersecano, anche se i loro protagonisti non si incontrano di persona, Martin deve tenere conto del tempo in cui si svolgono i vari avvenimenti. In questo caso le trame che si intersecano sono ben tre, quelle di Theon che per un certo periodo si era trovato a Grande Inverno, quella di Asha che viaggia con Stannis e quella di Jon che riceve la lettera, ma le cose possono essere molto più complicate.

La situazione più ingarbugliata si trova a Meereen, non per nulla Martin si è spesso riferito alle vicende di quella città parlando di “nodo di Meereen”. Daenerys aveva deciso di stabilirsi lì per qualche tempo alla fine di A Storm of Swords. Alla fine di A Feast for Crows, dopo aver parlato con Sam, l’arcimaestro Marwyn – lo stesso arcimaestro che tante pagine prima aveva insegnato anatomia e medicina a Mirri Maz Duur – si era imbarcato per raggiungerla. Non lo abbiamo ancora visto arrivare, ma anche se non è possibile prevedere quanto sarà importante il suo ruolo non c’è dubbio che prima o poi ritornerà in scena, sia perché Martin non dimentica mai i suoi personaggi sia perché la scena della partenza diventerebbe superflua se non fosse seguita da almeno una conseguenza. Xaro Xhoan Daxos, come Marwin, non è un punto di vista, ma il suo viaggio è determinante per la dichiarazione di guerra. Aegon ha deciso di fare rotta per il continente di Westeros, ma per un certo periodo anche lui si era diretto a est, e ha ricevuto qualche notizia relativa a sua zia. In più nel corso di questo viaggio a est uno dei membri del suo gruppo, Tyrion, ha incontrato Jorah Mormont e insieme a lui è arrivato al di fuori della città, anche se non proprio nel modo che i due si auguravano o che si aspettavano. Quentyn Martell è arrivato nel corso di A Dance with Dragons e all’interno di quello stesso libro ha esaurito la sua trama, ma per lo spazio di un romanzo è stato un personaggio da considerare e le sue azioni potranno comunque avere un eco importante. Dahario Naharis e Drogon tornano dopo un certo periodo di lontananza. E, fra i punti di vista, chi arriva certamente all’inizio di The Winds of Winter è Victarion Greyjoy, partito alla fine di A Feast for Crows e in viaggio durante l’intero A Dance with Dragons.

Anne Groell con il manoscritto di A Dance with Dragons
Anne Groell con il manoscritto di A Dance with Dragons

Come omaggio agli acquirenti della versione paperback di A Dance with Dragons pubblicata lo scorso autunno Bantam, la casa editrice americana delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ha inserito un capitolo inedito del romanzo che Martin sta ancora scrivendo nel quale si vede l’arrivo della flotta comandata da Victarion a Meereen.

Per fare in modo che i personaggi arrivassero nel corretto ordine nella più settentrionale delle città della Baia degli schiavisti Martin ha lottato a lungo con la cronologia. Ha dovuto anticipare partenze per fare in modo che i suoi personaggi avessero il tempo necessario per il loro viaggio, o ha dovuto trovare imprevisti per rallentarli. Se all’inizio della saga questo problema non c’era perché quasi tutti si trovavano nello stesso posto, è probabile che in questi ultimi volumi le difficoltà diventino molto minori, quando i personaggi ricominceranno ad avvicinarsi. Noi sappiamo con certezza che Daenerys giungerà a Westeros perché in numerose interviste, rilasciate quando ancora pensava che la sua saga sarebbe stata composta da sei romanzi, Martin ha esplicitamente affermato che la sua seconda trilogia sarebbe stata incentrata sul ritorno nei Sette Regni della Madre dei draghi e sulle relative conseguenze. Con lei a Westeros non ha senso che gli altri personaggi restino in Essos, perciò il campo d’azione della storia tornerà a restringersi e per lo scrittore dovrebbe essere più semplice far combaciare le diverse linee temporali.

In almeno un caso sappiamo che Martin ha faticato molto per unire due trame diverse. George ha spiegato di aver narrato per ben tre volte l’arrivo di Quentyn a Meereen, ipotizzando in un caso che avvenisse qualche tempo prima del matrimonio di Daenerys, in un altro il giorno stesso del matrimonio e infine qualche tempo dopo. Solo dopo aver scritto le tre versioni è stato in grado di capire quale, a livello narrativo, fosse la più efficace, e ha buttato via le altre due. Quante altre volte ha avuto questo problema? Quanti capitoli già ultimati o quasi ultimati ha scartato? E in quanto tempo perso si traduce questo modo di scrivere?