“Ci sono mura, trincee, canali. Abbiamo dimostrato che questa coincidenza non può essere casuale”. Così dichiara Robert Sarmast, archeologo e già autore di un libro sulla città perduta di Atlantide (Discovery of Atlantis: The Startling Case for the Island of Cyprus, Paperback Edizioni), assolutamente convinto di aver trovato i resti dell’antica civiltà sul fondo del mare tra Cipro e la costa siriana.

E c’è di più. Secondo Sarmast, le dimensioni e la configurazione delle mura e del canale sul versante della collina in fondo al mare coincidono perfettamente con la prima descrizione conosciuta della favolosa città fatta da Platone.

Consapevole che studiosi ed esperti credono che la storia di Atlantide sia invece solo una leggenda, Sarmast insiste sul fatto che la sua scoperta è basata sull’evidenza scientifica: ha localizzato il centro di quella che ritiene sia Atlantide, un versante collinare cintato di mura, circa un miglio sotto il mare e a 50 miglia dalla costa sud-orientale cipriota. Un dettagliato sonar scan del fondo marino, la scorsa settimana ha rivelato ciò che egli crede siano costruzioni umane.

La spedizione, che ha coinvolto anche esperti già occupatisi del Titanic, ha utilizzato l’ultima tecnologia in fatto di sonar side-scan, con un cavo di 3 miglia trascinato 50 metri sopra il fondo del mare per mappare l’area che Sarmast definisce come “una delle zone meno mappate del mondo”.

Gli esperti avranno la possibilità di verificare la scoperta di Sarmast dopo che le dettagliate immagini saranno processate in un modello tridimensionale. Sarmast sta anche preparando una seconda spedizione per eliminare i sedimenti che si sono accumulati per millenni, così da riportare la testimonianza materiale che le costruzioni sottomarine sono di origine umana.

Sonar scan a colori delle presunte costruzioni umane.
Sonar scan a colori delle presunte costruzioni umane.

A differenza di molti storici che rifiutano l’idea di Atlantide se non come mito, Sarmast afferma di considerare il contributo di Platone come qualcosa che va oltre un racconto allegorico sulla corruzione umana. Secondo Sarmast i sacerdoti dell’antico Egitto non erano creatori di miti, ma conservatori della Storia. "Noi stiamo in pratica verificando la Storia che hanno tramandato fino a noi. Per le civiltà antiche, Atlantide non era un mito.”

In passato alcuni hanno collocato Atlantide nel Mar Egeo, altri nelle isole Azzorre, altri ancora di fronte alla cresta celtica bretone o addirittura molto più lontano, nel mare della Cina meridionale.

Uno scienziato tedesco, questa estate, pensò di aver trovato Atlantide di fronte alla costa spagnola.

Sofronis Sofroniu, professore di filosofia greca all’Università di Cipro, è molto scettico riguardo alla tesi di Sarmast: “Non è possibile che in passato nessuno abbia menzionato Cipro collegata con Atlantide. È davvero incredibile. Ho il sospetto che non ci sia nulla, ma è già successo che cose fantastiche siano divenute realtà”.

Non possiamo che augurarcelo.