Il mondo dello show business è fatto di pettegolezzi, indiscrezioni e commenti fuori onda che finiscono inevitabilmente sulle pagine dei tabloid, così è sempre stato e sempre sarà e per la fortuna di Hollywood il mondo del fumetto è costantemente affamato si spoiler! 

Forse lo sceneggiatore Drew Pearce parla troppo o forse è l'ennesima indiscrezione pilotata, sta di fatto che, durante l'intervista sul suo contributo per gli script di Iron Man 3 e All hail the king si è lasciato sfuggire, accidentalmente, un commento sul grande Joss Whedon e i suoi progetti futuri.

La notizia era scontata per i fan e per gli addetti del settore fumettistico ma coglie impreparati i cinefili: sembra che Whedon sarà al comando della corazzata The Avengers 3, come sceneggiatore e regista del film culmine della prevista fase tre dell'MCU (che ha visto, di recente, confermata la presenza, oltre quella su Ant Man, della pellicola sul Dottor Strange).

Luce verde a Dr. Strange

Luce verde a Dr. Strange

Articolo di Giuseppe Benincasa Venerdì, 21 febbraio 2014

Conferme sui progetti della Marvel e nuove illazioni sul nome dell'attore che interpreterà il grande mago. A sorpresa in lizza sembra esserci anche Johnny Depp.

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Non finisce qui, nell'intervista sono chiare le allusioni ha progetti futuri dello sceneggiatore e regista che potrebbe continuare a collaborare con la Marvel ben oltre la trilogia base per gli sviluppi futuri dei pilot televisivi su altri personaggi (tra cui quelli i cui diritti sono stati acquisiti da NETFLIX come Daredevil e Luke Cage) proprio come già avvenuto con Agents of S.H.I.E.L.D..

Che Joss Whedon sarebbe stato della partita Avengers fino alla fine, nessuno lo avrebbe mai messo in dubbio, se Avengers ha ottenuto successo planetario è solo per merito suo.

Tra i vari registi di cinecomics, è lui l'unico ad avere davvero appassionato il pubblico dimostrando quella marcia in più che altri, illustri, colleghi non posseggono: la passione e lo sguardo del fan.

Già con Buffy aveva cercato di portare sul piccolo schermo un certo stile comic book nella scrittura, processo culminato con l'indimenticabile Fireflye trasferito al grande schermo, dove contrariamente alla distinta concorrenza che cerca "realismo" dai suoi eroi, lui ha creduto nelle potenzialità dei personaggi trasferendoli dalla carta alla pellicola senza snaturarli.