Prosegue il casting di The Fantastic Four, il reboot delle avventure del quartetto di eroi più grandi del mondo, ideati da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961.
Dopo aver sistemato, non senza qualche polemica nel fandom, le caselline dei quattro interpreti, il regista Josh Trank (Chronicle) è al momento impegnato a trovare il nuovo volto per l'Antagonista del quartetto, Victor Von Doom, conosciuto anche come il Dr. Destino.
Il cast di The Fantastic Four è servito!
Il ritorno del favoloso quartetto ideato da Stan Lee e Jack Kirby al cinema. Confermata la torcia umana afroamericana.
LeggiSecondo quanto riportato da www.thewrap.com, sono quattro i candidati al ruolo: Sam Riley (Sulla strada), Eddie Redmayne (Les Miserables), Toby Kebbell (La furia dei Titani) e Domhnall Gleeson (About Time).
Prima di loro sarebbe stato contattato Jack Huston (Kill your darlings) ma a questo punto si potrebbe concludere che si sia trattato solo di una voce o di un contatto senza esito.
Noi appassionati di fantastico vedremo Riley prossimamente in Maleficent, al fianco di Angelina Jolie, Redmayne nel film sci-fi dei fratelli Wachowski Jupiter Ascending, Kebbell in Dawn of the Planet of the Apes (che da noi visto che l'Alba del Pianeta delle Scimmie era stato usato nel titolo italiano del primo film si chiamerà Il pianeta delle scimmie - Revolution) e, nel 2016, in Warcraft. Gleeson sarà invece diretto nientemeno che da Angelina Jolie nel biopic Unbroken, tratto dal best seller, scritto da Laura Hillenbrand, ispirato alla incredibile vita di Louis Zamperini, da noi noto come Sono ancora un uomo.
Il Dottor Destino
Victor Von Doom è l'arcinemico dei Fantastici Quattro. Non uno dei tanti, ma il nemico più feroce e accanito, quello che non anela alla loro sconfitta come mezzo per i propri fini, bensì ha talvolta come unico fine la loro distruzione totale.
Victor, di origini zingare, conobbe ben presto l'odio e il razzismo nei riguardi della sua famiglia, perdendo entrambi i genitori da piccolo. In particolare dal trauma della morte della madre deriva la sua ossessione per le scienze e l'occulto, mezzi con i quali tenterà più volte, in età adulta, di farla tornare dal regno degli Inferi.
L'origine della rivalità tra Von Doom e Reed Richard risale ai tempi dell'Università. I due erano compagni di stanza e amici. Reed si accorse di un errore di calcolo in uno dei fogli di Victor. Lo fece notare all'amico, ma questi, orgoglioso, si rifiutò di prendere in considerazione l'appunto. Quei calcoli erano alla base di un congegno per mettersi in comunicazione con il regno dei Morti che, quando Victor mise in azione, esplose, sfigurandolo al volto. Von Doom non volle ammettere mai l'errore e, nella sua distorta visione degli eventi, finì per dare la colpa del fallimento proprio a Reed.
Abbandonato il consesso civile, Von Doom si rifugiò in un monastero tibetano per studiare le arti mistiche. Divenuto Maestro della loro Setta, si fece forgiare un'armatura, misto di tecnologia e magia, la cui maschera si fece applicare ancora rovente sul volto. Victor Von Doom era morto. Era nato il Dottor Destino.
Con i poteri dell'armatura riuscì a diventare il monarca del suo paese d'origine, l'immaginario stato dell'Europa Centrale chiamato Latveria, e da lì comincio a pianificare la sua conquista del mondo. Ma il primo bersaglio di Destino fu, in Fantastic Four numero 5 del 1961 (Provolinus, 1967 in Italia), in una mitica storia di cui autori furono Stan Lee e Jack Kirby, l'odiato amico di un tempo, Reed Richards. La vendetta nei suoi riguardi fu e sarà sempre l'ossessione di Destino, così forte da fargli perdere più volte la consapevolezza del proprio potenziale. Sin dal primo scontro verrà sempre sconfitto dal quartetto.
Quello che però rende il personaggio uno dei più grandi supercriminali è che Von Doom è speculare a Reed Richards. Non è la sua antitesi, ma quello che Richards rischiava di essere se si fosse votato al male. Non solo un'antagonista, ma un personaggio che ha il carisma del co-protagonista.
Inoltre Von Doom non è un monarca malvagio, pur se dittatoriale. Latveria sotto il suo regno prospera. I suoi abitanti sono ricchi pur se non liberi di parlare. Von Doom vive secondo un codice morale tutto suo. È incapace in realtà di mentire. Quando inganna lo fa omettendo o tacendo, mai con l'uso della menzogna. Von Doom è fermamente convinto che sotto la sua guida, o meglio, il suo giogo, l'umanità potrebbe risolvere i suoi problemi, a patto che tutti lo adorino senza riserve.
Nella sua lunga storia di incontri e scontri con il quartetto è stato anche alleato. Reed è stato costretto per esempio ad ammettere che Latveria sotto il governo di Victor era più prospera, e lo ha aiutato a riprendersela. Ma l'occasione nella quale Victor si è preso una grossa rivincita è stato quando ha contribuito a fare nascere la seconda figlia di Reed e Sue, Valeria, salvando la vita della madre e della nascitura con le arti magiche.
È inutile dire che in tutti i principali cross-over è sempre stato in prima linea, come uno dei criminali di punta. Tale è la sua popolarità che Von Doom è terzo nella classifica di IGN dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti, dietro a Joker e Magneto e davanti a Lex Luthor e Galactus.
In versione cinematografica ha avuto due incarnazioni: la prima nel film del 1994 prodotto da Roger Corman e mai distribuito nelle sale, The Fantastic Four, interpretato da Joseph Culp; la seconda è quella dei due film di Tim Story non troppo amati dai fan (per usare un eufemismo) interpretato da un pur efficace Julian McMahon.
The Fantastic Four arriverà nelle sale cinematografiche il 19 agosto 2015.
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