In A Dance with Dragons Tristifer Botley dice ad Asha che secondo lui Euron Occhio di Corvo ha ucciso Aeron Capelli Bagnati dopo l’acclamazione di re, tanto è vero che nessuno lo ha più visto. Potrebbe essere vero, ma i casi di Bran e Rickon in A Clash of Kings e di Davos in A Dance with Dragons ci ammoniscono che non bisogna considerare morto nessuno se non si è visto il suo cadavere, e che anche in quel caso qualche dubbio potrebbe esserci. L’esistenza di un capitolo dedicato ad Aeron non è comunque un indizio circa il suo stato di salute. Già con Catelyn abbiamo visto come un personaggio può morire anche nelle pagine dedicate al suo stesso punto di vista, senza dimenticare che ci sono stati troppi salti temporali per pensare di poter seguire gli eventi della saga in modo lineare.
In A Feast for Crows Cersei ha saputo da fonte certa (e questo la dice lunga sull’attendibilità delle notizie) della morte di Davos ma in A Dance with Dragons, il romanzo successivo, Martin ha dedicato a Davos alcune pagine sia prima che dopo la sua supposta morte. Nel primo capitolo di Sam di A Feast for Crows si vede il Guardiano della notte ricevere gli ultimi ordini da Jon e poi partire, e la stessa scena viene riproposta, ma dal punto di vista di Jon, nel secondo capitolo dedicato al comandante dei Guardiani della notte in A Dance with Dragons. E il primo capitolo di Theon di The Winds of Winter narra di eventi certamente precedenti rispetto a quelli dell’ultimo capitolo di Jon in A Dance with Dragons. Considerando questi episodi non si può escludere che il capitolo incentrato su Aeron presenti un salto indietro nel tempo e che alla fine il personaggio venga ucciso, ma non si può escludere neppure il contrario. Per ora il mistero è fitto, con l'affermazione di Martin che quel capitolo contiene materiale importante come unico dato certo.
A proposito di Theon, nel dicembre del 2011 Martin aveva pubblicato sul suo sito un capitolo incentrato sul Voltagabbana. Il suo breve incontro con Asha verso la fine di A Dance with Dragons poteva far ben sperare i lettori riguardo alla scoperta del doppio gioco effettuato da Arnolf Karstark, ma l’ultimo capitolo di Jon dello stesso romanzo è un chiaro segnale che questa rivelazione potrebbe non essere stata sufficiente a cambiare le cose. I lettori, che hanno seguito l’evoluzione di Theon da Reek a essere umano giustamente spaventato dal Bastardo di Bolton, sinceramente pentito di quel che ha fatto e desideroso di riscatto, possono provare empatia per la sua figura, ma per gli abitanti dei Sette Regni lui è solo l’artefice del sacco di Grande Inverno e l’assassino di Bran e Rickon. Ovvio quindi che l’accoglienza ricevuta da Stannis sia stata tutt’altro che calorosa. Il breve passo indietro nel tempo fatto da Martin all’inizio del sesto romanzo mostra con quanto odio e sospetto Theon sia stato accolto da Stannis Baratheon, quanto alla portata delle sue rivelazioni è ancora tutta da verificare.
Per assistere alla battaglia di Grande Inverno dovremo aspettare la pubblicazione di The Winds of Winter, sapendo che non ci si può fidare delle dichiarazioni di solo una delle due parti in causa – in questo caso Ramsay Bolton, il quale era senza dubbio interessato a destabilizzare Jon e non si è mai fatto alcun problema a mentire. La situazione dell’ultimo dei Baratheon comunque è tutt’altro che ottimale.
Con Stannis, come detto, ci sono ben due membri della famiglia Greyjoy. Un altro membro, Aeron, comparirà certamente almeno all’inizio del sesto romanzo.
Victarion arriverà a Meereen a battaglia già iniziata, quando tutti invece si aspettavano l'arrivo della flotta di Volantis, e non c’è nulla che possa farci sapere in anticipo chi vincerà. Potrebbe essere decisivo il fatto che le forze degli Yunkai si trovano schierate fra la città di Meereen e il mare e che contro di loro, già attaccati da ser Barristan, si muovono le forze di Victarion. Inoltre Ben Plumm il Marrone ha cambiato ancora una volta bandiera (o forse in passato aveva solo finto di farlo) e si è schierato nuovamente con Daenerys. Insieme a Ben c’è Tyrion, di cui dopo qualche indecisione Martin aveva scelto di mostrare in A Dance with Dragons il viaggio verso Daenerys e non solo l’arrivo perché il viaggio stesso poteva essere altrettanto interessante. Come ha detto più volte, un romanzo non è solo avvenimenti ma anche ambientazione, altrimenti sarebbe sufficiente leggere il riassunto invece dell’intero romanzo. Ora però la storia di Tyrion dovrebbe essere giunta a una svolta importante.
Gli unici che, al momento, stanno certamente apprezzando lo scontro, sono Viserion e Rhaegal, impegnati in un lauto pasto.
Se per tutti i personaggi circolano numerose ipotesi dei fan ma di concreto si sa davvero poco, le discussioni maggiori le ha attirate Jon Snow, sul cui destino gravano forti interrogativi. Il fatto che abbia sentito solo le prime tre pugnalate è poco significativo, può aver perso conoscenza senza aver ricevuto colpi mortali. Secondo lo storico Svetonio delle ventitrè pugnalate ricevute da Caio Giulio Cesare solo una, per la forza con cui era stata inferta e per gli organi che ha lesionato, era mortale. Jon di pugnalate ne ha ricevute molte meno, è un metamorfo e quindi potrebbe essere stato capace di trasferire la sua coscienza in Spettro e da quelle parti c’è Melisandre. Anche se A Dance with Dragons mostra chiaramente che la sacerdotessa di R’hllor, pur avendo notevoli poteri, non è infallibile, non bisogna dimenticare che è devota allo stesso dio di cui è seguace quel Thoros di Myr che più volte ha riportato alla vita lord Beric Dondarrion.
4 commenti
Aggiungi un commentoHo una mia teoria, Martin quando ha pubblicato i primi 3 romanzi non aveva pressione,era uno scrittore che campava di scrittura e in pratica faceva il cavolo che gli pare,totale libertà quindi. Poi hanno pubblicato quel racconto di Dunk e tutto è cambiato,pian pianino la saga andava acquistando sempre più fan e via con la pressione che sale. In più ci si è messa pure la serie tv. In pratica,se non avesse creato Dunk forse avrebbe velocizzato il lavoro e adesso chissa,avremmo per le mani 6-7-8 volumi della saga,in fondo i primi 3 son stati pubblicati nel giro di pochi anni. Paradossalmente sarebbe stato meglio che la saga avesse avuto meno successo. In un universo parallelo si stanno preparando al gran finale della saga che avverra nel 9 o addirittura 10 volume,servirebbe un Walter Bishop.
Lo confesso,sono in astinenza totale ed ho iniziato a rileggere i libri.Essendo solo al secondo volume, ho capito che dall'inizio Martin ha completamente chiaro lo sviluppo della saga e di ogni personaggio..
Perché dico questo?.basta rileggere il capitolo dedicato a Daenerys nella casa degli eterni,forse il capitolo più bello e sicuramente più "rivelatore" della saga.Il fatto che lui lo inserisca nel secondo volume, ha forse sminuito l'importanza( alcuni personaggi neanche si conoscevano ), ma lui chiaramente già ci indica come muore Robb Stark "“Un sontuoso banchetto tramutato in un orrido mattatoio. Su un trono in posizione elevata sedeva un uomo morto. La sua testa era la testa di un giovane lupo".
Dato che la morte di Robb avviene nel volume seguente esattamente come descritto nel secondo,allora ho riletto questo capitolo una decina di volte perché sicuramente ci saranno delle "verità future"..
“Su un torreggiante trono irto di protuberanze acuminate, sedeva un vecchio riccamente vestito, dagli occhi neri e dai lunghi capelli grigio argentei.
«Lascia che diventi il re di ossa carbonizzate e di carne bruciata» disse l'uomo sul trono a un altro uomo più in basso. «Lascia che diventi il re delle ceneri
“L'uomo sul trono di lame d'acciaio aveva gli stessi capelli di suo fratello, ma i suoi occhi erano neri come ossidiana, non violetti.“«Aegon» disse il sovrano rivolto alla donna che stava allattando il bambino su un grande letto di legno. «Quale nome migliore di questo per un re?»
«Comporrai una canzone per lui?» chiese la donna.
«Ha già una canzone» rispose il re. «È il principe che venne promesso, e il suo canto è il canto del ghiaccio e del fuoco.»
«Deve essercene un altro» fu impossibile dire a chi l'uomo sul trono di lame stesse rivolgendosi, se alla donna con il bimbo in braccio o a Dany. «Il drago ha tre teste
Ora mi perdonerai se ho riportato tutto il segmento,e ti chiedo scusa anticipatamente se ho violato qualche regola,ma nella foga del momento non ho potuto non riportarlo..Dovrebbe essere il Re folle che sul trono di spade annuncia che Aeron è il re del ghiaccio e del fuoco (all'epoca tutti pensavamo che Aeron fosse morte,ecco perché forse nessuno si è soffermato più di tanto),e principe promesso,inoltre è di certo uno delle 3 teste di drago,e non è un caso che ci lascia nell'ultimo suo capitolo proprio mentre assedia capo tempesta, perché sempre nello stesso capitolo aggiunge "Un vessillo rappresentante un drago garrisce nel vento davanti a folle giubilanti. Da una torre fumante, una grande bestia di pietra dispiega le ali, respirando fiamme di tenebra”.Capo tempesta è l'antica sede di casa Targaryen,ed in PV successivi ( non ricordo bene chi),ci raccontano che vi sia un drago dentro quelle pietre.
Vi sono altre cose che non riporto,sempre in questo capitolo,per non essere completamente linciato,ma alla luce degli avvenimenti futuri capirete la mia foga per questo capitolo dimenticato completamente nella mia testa e forse letto all'epoca,con poca importanza..(a chi interessava la visione di un ragazzo ucciso in fascia? ).
Ora non so se Martin seguirà tutte le trame come le aveva pensate all'epoca (solo rileggendo uno si può accorgere di tutti gli intrighi ), ma qui ci da chiaramente un indicazione di quello che sarà,come la morte di Robb che avverrà esattamente come descritta in questo capitolo ( con Martin non credo nelle coincidenze ).
Dato che ero quasi certo che nell'ultimo libro avremo la vendetta dei membri di casa Targaryen,con il loro ritorno su quello che rimane del trono di spade, adesso ne sono quasi certo,unito poi alla certezza ( lo dice Martin) dell'arrivo di Daenerys.
Mi spiace se mi sono dilungato un po' nei commenti, ma volevo dare un piccolo contributo a quello che potrebbe avvenire nei prossimi due volumi.
Come puoi immaginare io ho letto l'intera saga diverse volte, e a ogni rilettura noto nuovi dettagli che prima mi erano sfuggiti. In un primo momento c'è la curiosità per ciò che stanno vivendo i personaggi in quell'istante, e troppe cose da ricordare per fare i dovuti collegamenti.
L'episodio della Casa degli Eterni è importantissimo, anche se nella traduzione italiana c'è un grave errore. Le battute sul canto del ghiaccio e del fuoco non le fa il re, che in quanto folle non è in grado di capire queste cose, ma l'uomo accanto a lui, che non può essere che Rhaegar. Sul discorso del vessillo invece mi sto ancora interrogando.
Sì, Martin aveva ben chiaro tutto fin dall'inizio, o almeno tutti gli snodi principali. Poi ha iniziato a perdere tempo con i dettagli, ma quello che tiene unita questa saga è incredibile.
Capo tempesta non è mai stata residenza dei Targaryen, è Aegon e non Aerion e nella casa degli eterni Daenerys ha una visione di un drago dei guitti, il che fa pensare che Aegon non è affatto un Targaryen (magari un Blackfire?). Se il racconto finisse con tre eroi in groppa ad un drago che si riprendono il regno che era stato dei Targaryen sarei davvero deluso, questa saga ha dimostrato di essere diversa dai fantasy più per ragazzi e mi aspetto un finale adeguato, con un colpo di scena.
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