Questa è la terza edizione del Pandino Fantasy Books. La prima edizione è stata organizzata nel 2012. Come è nata l’idea di una Fiera dedicata al genere Fantasy?
Il festival è nato da un lungo colloquio intercorso tra me e la responsabile della Biblioteca del Comune di Pandino (CR): Eleonora Bello. Collaboravamo già da tempo con la Biblioteca del paese che, guarda caso, si trova all’interno del Castello Visconteo che ha sede a Pandino. Un giorno parlando con Eleonora, persona squisita e di una cultura infinita, ci siamo chiesti come sarebbe stato avere all’interno dell’antico maniero, espositori, scrittori, illustratori, presentazioni, conferenze, mostre. In pratica tutto ciò che compone una fiera dell’editoria. Ci siamo guardati in faccia e la scintilla è scoccata. C’è anche da dire che abbiamo trovato una amministrazione comunale che ci ha subito supportato, che ci ha messo a disposizione una location meravigliosa, che ha assecondato tutte le mie richieste senza battere ciglio e che ci ha anche sostenuto economicamente. Il “Pandino” è nato così, da una chiacchierata con un’amica.
Come si colloca questa fiera rispetto a quelle già esistenti in Italia sul mondo del fantastico?
Il Pandino Fantasy Books è una fiera dedicata interamente all'editoria. Abbiamo deciso di tenere al di fuori di essa tutto ciò che fa parte del mondo dei Cosplayer, in modo da seguire le tracce di festival ormai noti e consolidati nel panorama editoriale italiano.
Qual è la differenza tra questa edizione e le due edizioni precedenti?
Se con l'edizione 2013 il Pandino Fantasy Books si collocava come fiera dell'editoria a carattere nazionale, l'edizione 2014 diventa internazionale. Infatti, uno dei sette Ospiti Speciali (Stan Nicholls) è un autore inglese rinomato nell'ambiente fantasy. Accanto, abbiamo approfondito il radicamento al territorio. La locandina del festival è frutto di una collaborazione con il Liceo Artistico “Callisto Piazza” di Lodi. Abbiamo indetto un concorso all'interno dell'istituto che è stato vinto da Amanda Tonali, giovane studentessa lodigiana, che ha messo a disposizione la sua arte per il Pandino Fantasyu Books.
Il tema di quest'anno riguarda la mitologia greca. Come mai una scelta così ancorata alle radici mediterranee? Non è più facile oggi associare il termine Fantasy alla mitologia nordica?
Assolutamente sì! Il Fantasy attinge tantissimo dalla mitologia Norrena, molti scrittori utilizzano nomi, luoghi, vicende tratte dalle saghe nordiche. Ogni anno il Pandino Fantasy Books ha una tematica mitologica portante. In questa edizione abbiamo scelto la mitologia greca, non tanto perché siamo mediterranei, ma semplicemente perché volevamo omaggiare la “Culla della civiltà”.
Tra gli espositori ci sono ospiti di di carattere nazionale ed internazionale. Come è stato possibile trasformare un evento locale in uno di interesse nazionale?
Con la passione. La volontà di creare un evento che non rimanga ancorato a “fiera di paese” ma che diventi un appuntamento fisso nel panorama editoriale italiano. Certo, è molto più complicato trovare anche ospiti internazionali ma è anche bello ricevere una mail dove l'ospite stesso ti conferma la sua presenza e la sua volontà di partecipare all'evento.
Qual é il vostro pubblico? Da dove viene, cosa cerca?
Il pubblico del Pandino Fantasy Books si suddivide in diverse fasce: abbiamo il lettore accanito, che viene ad assistere alle presentazioni e alle conferenze. E abbiamo gli abitanti del luogo, che vengono perché la fiera si fa nel loro paese. Ci sono poi i patiti del Fantasy, gli affezionati di alcuni autori che magari sono presenti come ospiti. Infine ci sono i bambini, che sono i veri protagosti al Pandino. Anche per questo, in questa edizione, abbiamo creato il Pandino Fantasy Books junior, serie di eventi per i più piccoli che partiranno alle 10:30 del mattino, per concludersi alle 19:30.
Organizzare questa fiera ha richiesto una notevole collaborazione tra diverse realtà editoriali abituate ad essere concorrenti. Come è stato possibile realizzare questo piccolo miracolo?
Si pensa troppo spesso che la concorrenza tra le case editrici sia al limite della guerra. In realtà i piccoli e medi editori si aiutano tra di loro, facendo anche delle cordate per combattere la crisi imperante. Chi viene al
Pandino Fantasy Books sa che deve parteciparvi con uno spirito di collaborazione perché, se la fiera, anno dopo anno, crescerà, gli espositori ne trarranno maggior vantaggio.
Perché è importante divulgare il mondo del fantasy oggi in Italia? E perché in particolare la mitologia greca?
Perché il fantasy è un genere che in Italia è considerato di serie B. Invece non è così, vi sono ottimi scrittori che producono magnifici libri, che creano storie intriganti e seducenti. La qualità della scrittura non è assolutamente inferiore ai loro colleghi che scrivono narrativa anzi… meglio leggere “Il signore degli anelli” che un libro di barzellette su Totti… non trovate?
Domanda: Ci rivedremo l’anno prossimo per la quarta edizione?
É presto per parlare dell'edizione 2015 del Pandino Fantasy Books, ma alcune cose posso anticiparvele.
La fiera dovrebbe passare da un giorno a due (Sabato e Domenica). L'idea è anche quello di riuscire ad avere una nazione straniera come “paese ospite” che possa divulgare la propria cultura all'interno della nostra fiera. Probabilmente andremo a pescare, per il tema portante del 2015, nei miti e nelle leggende russe. Mentre gli Ospiti, bé, sarà un festival con i fiocchi… Ha confermato la sua presenza per il 2015 il romanziere americano Steve Berry. Sono in contatto personalmente con Glenn Cooper e Ken Follett e sono in trattative con Eoin Colfer e Laurell K. Hamilton. Insomma, un Books festival da leccarsi le dita…
1 commenti
Aggiungi un commentoMitico SIMO!
E' un privilegio fare parte di una casa editrice con un responsabile editoriale che si "sbatte" tanto per promuovere eventi, specie in ambito fantasy!
Mi spiace tanto non riuscire a esserci, ma sono grato a questo signore, Simone Draghetti, di quanto sta cercando di fare per noi "autori" fantasy in Italia!
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