Edge of Tomorrow è la storia del Maggiore William Cage (Tom Cruise), uomo immagine della propaganda di guerra.
La guerra stavolta non vede popoli della Terra l'uno contro l'altro, bensì una coalizione che ricorda molto la II Guerra Mondiale, che si trova ad affrontare l'invasione dell'Europa da parte di una feroce razza aliena: i Mimic.
Quando per decisione dei suoi ufficiali superiori Cage viene mandato suo malgrado in prima linea non resiste che pochi minuti. Ma sarà morendo che comincerà la sua vera avventura, perché scoprirà di avere il potere di risorgere, rivivendo all'infinito la giornata di combattimenti. Cercando l'aiuto di una fiera eroina di guerra, Rita Vrataski (Emily Blunt), morte dopo morte, risurrezione dopo risurrezione, rivivendo gli stessi eventi Cage scoprirà piano piano la chiave per la vittoria contro il nemico e troverà anche se stesso...
La storia di Edge of Tomorrow, tratto dal romanzo illustrato per ragazzi giapponese (poi anche manga) All You Need Is Kill scritto da Hiroshi Sakurazaka è abbastanza semplice.
Il film pone molta attenzione alla crescita del suo protagonista, il quale si trova nella curiosa situazione di essere l'unico ad avere un vero arco narrativo, a differenza dei comprimari che rivivono lo stesso giorno sempre come se fosse la prima volta.
La struttura del loop ricorda molto il videogioco ovviamente, nel quale l'avatar del giocatore muore, ma chi lo controlla acquista sempre maggiore conoscenza del gioco e delle sue dinamiche.
A differenza di un videogame, dove c'è sempre una soluzione certa, Cage non è sicuro che nel suo caso una soluzione esista veramente.
La prova più difficile per lui arriverà poi nel modo più imprevisto, quando dopo aver imparato "le regole del gioco", queste verranno ribaltate, con un colpo di scena in parte annunciato, ma che sorprende lo stesso per come arriva.
L'altra importante lezione che Cage apprende è che le soluzioni molte volte arrivano quando si smette di cercarle frontalmente, bensì applicando il "pensiero laterale", senza stravolgere le regole del gioco, ma in un certo senso, aggirandole.
Gli altri personaggi non crescono, ma mediante il punto di vista di Cage, vediamo evolvere lo stesso il loro rapporto con il protagonista. Perché se è vero che lasciati agire da soli agirebbero sempre allo stesso modo, proprio dalle diverse modalità d'interazione con Cage scaturiranno diversi comportamenti.
Dal punto di vista prettamente visivo Edge of Tomorrow è un film molto spettacolare, con una varietà di set e di ambienti ben costruiti e coinvolgenti.
ll film supera delle sfide tecniche non da poco, come la battaglia sulla spiaggia, girata con effetto camera a mano, con parecchie tremolanti soggettive. Il tutto si unisce bene alla CGI, ai blue screen, al trionfo del digitale ma anche di esoscheletri veri, "pesanti". La Parigi devastata ricostruita in studio ha un forte impatto, così come il volo in elicottero sul cielo di Londra.
La fantascienza militare è un sottogenere con illustri precedenti e dal diffuso riscontro commerciale. Meno nel nostro Paese dove non è venduto di più o di meno delle altre tipologie di fantascienza, genere che vende poco in ogni sua coniugazione.
Al cinema abbiamo visto elementi di tale sottogenere in Aliens, nonché l'esplicita trasposizione di uno dei suoi capisaldi, Starship Troopers di Robert Heinlein. Altri film sono seguiti, più di recente Ender's Game, tratto dal romanzo di Orson Scott Card, che è stato l'avanguardia di un ritorno mainstream al genere. Risulta ancora in lavorazione Old Man's War, trasposizione di un instant classic, Morire per Vivere di John Scalzi.
Si tratta di storie di personaggi in un contesto nel quale i rapporti sono decisi da una gerarchia militare. Storie nelle quali i conflitti propri della narrativa sono esplicitati dalla guerra, quella vera.
Sono sia storie di ambiente che di personaggi, imbrigliati apparentemente in uno schema fissato da norme e regolamenti, da accettare per il solo fatto di indossare una divisa.
In realtà i migliori esempi di tale genere sono quelli in cui i personaggi rompono lo schema, riuscendo ad evolvere fino al punto di farsi seguire in battaglia non tanto per superiorità di grado, bensì per il rispetto dovuto alla loro crescita, per quello che veramente sono in definitiva.
Per questo posso dire che Edge of Tomorrow è fantascienza militare autentica, al massimo della sua spettacolarità.
Con una sceneggiatura precisa come un orologio, personaggi ben delineati e una buona messa in scena, il film è coinvolgente. Uno spettacolo che merita la visione.
8 commenti
Aggiungi un commentoDi anni ne ho 46 e credo, ma magari sbaglio io, che non sono un portatore unico di verità, dalla mia recensione non traspaia affatto entusiasmo, ma solo la constatazione che si tratta di un prodotto non originale, fatto rimescolando stilemi di genere, ma ben fatto, allo scopo di intrattenere. Come dici tu birra e pop-corn. Che male c'è?
I capolavori sono altra cosa.
Ogni tanto ci vuole, anche per non prendersi troppo sul serio.
Niente di che amico ratto, solo mi domando se è così difficile dissentire delle opinione altrui senza andare sul personale. Va beh...
Non per voler cercare la polemica, ma quando dici:
"Con una sceneggiatura precisa come un orologio, personaggi ben delineati e una buona messa in scena, il film è coinvolgente. Uno spettacolo che merita la visione"...
ecco: i personaggi sono ben delineati, se fossero fatti di cartonato, la sceneggiatura è "precisa come un orologio", che segna sempre la solita ora...
sennò sembra che si tratti di un buon film davvero,
mentre come riconosci anche tu è un buon film del genere "birra e pop corn".
Giusto per non ingannare il lettore.
Bye
Parlare di inganno è decisamente troppo.
Le mie parole sono l'analisi di un prodotto professionale, che ritengo ben fatto, nel suo genere di prodotto di intrattenimento disimpegnato.
Non gli davo due lire prima di vederlo, detto francamente, ero pronto decisamente al peggio. Ma mi sono ricreduto per diversi motivi.
Una sceneggiatura costruita professionalmente non ha buchi o falle logiche particolarmente evidenti, pur non essendo originale. I personaggi possono essere ben delineati, perché se ne definiscono scopi e intenzioni con chiarezza, pur non essendo particolarmente innovativi e interessanti.
Io parlo di un giudizio di "qualità" inteso come analisi della metodologia di costruzione del prodotto. Che non è un giudizio di alta qualità del prodotto attenzione.
Al film ho dato 3 stelle, mica 4 o 5.
La coca cola è un prodotto realizzato con perizia, con alti standard industriali di qualità, ma non è buon vino.
Una villetta a schiera sarà brutta da vedere, ma se è ben costruita non crolla, anche se offende l'estetica. Potrei dire che è costruita male?
Ora di questo si parla.
Evidentemente si vuole interpretare a proprio modo, parlando addirittura di inganno al lettore. Ne prendo atto e me ne faccio una ragione.
Cordialmente
ho visto il film questa domenica
il motivo era perchè ero attirato dall'idea di vedere tom cruise fare la figura del fesso per 60 minuti, e questo la dice lunga sulle mie aspettative.
detto questo, il film in se per sè mi ha sorpreso piacevolmente e mi ha divertito
la regia, mi pare che denoti mestiere e le interpretazioni mi sono parse sostanzialmente dignitose....chiaramente nessuno rischia di vincere un oscar, ma siamo ben lontani da alcune prove legnose di tom cruise
la trama, originale o meno (ma cosa è originale oggi?) presentava un rischio evidente: risultare ripetitiva (insomma parliamo di un tizio che avrà rivissuto la stessa giornata un fantastiliardo di volte) e quindi noiosa.
a mio parere quel rischio è stato sventato e la stessa trama, per quanto esile, mi è parsa tutto sommato coerente
mi ha un pò deluso il finale.......ma in questi film l'happy end a quanto pare non può mancare.
insomma la sufficienza ci sta tutta
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