È in libreria un nome nuovo per la narrativa fantasy. Si tratta dello scrittore Torbjorn Overland Amundsen che ha debuttato con I bambini del crepuscolo (Bian Shen, 2013), primo titolo di una trilogia. Questo suo romanzo è stato candidato dal Ministero della Cultura norvegese al Premio per il miglior debutto del 2013 tra i libri per ragazzi.
Nel romanzo l’autore prende in esame un sogno che da millenni l’umanità culla nella sua immaginazione, quello dell’immortalità e di una possibilità di reincarnarsi.
Ci narra che per alcuni, non per tutti, questo è possibile. Alcuni ragazzi vivono da millenni, senza sapere il perché di questo dono, da quale dio o razza aliena provenga. Sanno solo che possono vivere, ricordando tutto del loro passato, solo per quattordici anni, poi muoiono per reincarnarsi nel corpo di un nascituro, nato nello stesso istante della loro morte, magari a migliaia di chilometri di distanza. Sono tutti incredibilmente intelligenti e dopo migliaia di nascite e morti ora si conoscono quasi tutti, ma non sanno esattamente quanti sono sparsi per tutto il pianeta.
Il protagonista della vicenda si chiama Arthur, vive con la sua famiglia in Norvegia. Lui sa con certezza matematica che morirà nella notte, al compimento del quattordicesimo anno di età.
Nello stesso tempo si reicarnerà nel corpo di un nascituro presso una famiglia che magari vive agli antipodi. E’ una cosa ormai accaduta da almeno settemila anni e lui ha un ricordo preciso di tutte le sue esperienze passate, ricorda tutte le lingue e i dialetti dei paesi dove è vissuto per quattordici anni.
Avviene però l’incredibile: l’indomani Arthur si sveglia nello stesso corpo nel quale si era addormentato. Di questo avverte subito i ragazzi che conosce e che hanno, ovviamente, il suo incredibile dono.
Nello stesso tempo, entra in scena Nathaniel, un ricercatore, un genio matematico, che ha sviluppato un programma per computer che tramite un satellite dovrebbe essere in grado di contare il numero delle persone esistenti sulla Terra. Ma il programma, fa una cosa non prevista segnala delle anomalie sparse per tutto il pianeta. Sono esattamente 421 e chiaramente sono questi ragazzi “immortali”
Nathaniel verrà contattato da una misteriosa organizzazione conosciuta come Rilchned, una organizzazione creata da questi ragazzi che dispone di fondi illimitati e che supporterà le ricerche di Nathaniel. Quest’ultimo conoscerà Arthur e piano piano verrà a conoscenza delle particolarità di Arthur e degli altri 420 ragazzi.
Insieme faranno delle scoperte incredibili e dovranno cercare uno di questi ragazzi le cui intenzioni sono assolutamente malvagie e la sua intenzione è distruggere l’intera umanità.
Si tratta di un romanzo a metà fra il thriller e il mondo fantastico della tradizione del Nord Europa.
Un brano
«Il sogno sparì in un attimo»
Arthur era completamente sveglio, e c'era qualcosa di sbagliato, Non aveva bisogno di aprire gli occhi per sapere che si trovava nella stessa casa, nello stesso letto, nello stesso corpo di quando si era addormentato*
Si mise una mano sul cuore ed espirò profondamente»
C'era sempre una spiegazione».
La quarta di copertina
Domani, come sempre, Arthur morirà e si sveglierà nel corpo di un neonato da qualche parte nel mondo. Ha un’intelligenza e una memoria prodigiose e ha accumulato un sapere smisurato in settemila anni di reincarnazioni. È uno dei ‘Bambini’, individui che non diventano mai adulti, ma migrano da un corpo all’altro ogni quattordici anni. Sono sparsi in tutto il pianeta e comunicano attraverso un network segreto e altamente tecnologico. Il loro sapere è custodito in una biblioteca che raccoglie decine di migliaia di libri e si trova in un luogo segreto a Parigi. Nathaniel, un brillante studente universitario americano, ha elaborato un algoritmo che permette di individuarli, e da ora in poi la sua vita non sarà mai più la stessa. Ben presto, infatti, si trova catapultato insieme ad Arthur dalla Norvegia a Parigi, dal Galles al Parco di Yellowstone, per cercare di fermare Paolo, un Bambino capace di un odio divorante e deciso a distruggere il mondo.
L’autore
Torbjorn Overland Amundsen ha trentacinque anni, vive a Oslo ed è un giramondo.
Si è laureato in Tecnologie dell'informazione alla Norwegian University of Science and Technology, ma ha anche studiato psicologia e filosofìa. Scrive da quando aveva quindici anni, sia in norvegese che in inglese. I Bambini del crepuscolo è il suo primo romanzo, ispirato da un'idea che ebbe a vent'anni, quando il suo interesse era rivolto soprattutto verso la psicologia e la filosofia.
E stato candidato dal Ministero della cultura norvegese al Premio per il miglior debutto del 2013 fra i libri per ragazzi.
Torbjorn Overland Amundsen, I bambini del crepuscolo (Bian Shen, 2013)
Traduzione Alice Tonsig con la collaborazione di Alessandro Storti
Salani Editore - Pag. 500 - 16,90 €
ISBN 978-88-6715-738-9
10 commenti
Aggiungi un commentoFinito. Devo dire che non è male, anche se fa dei pippotti filosofici un po' noiosi. Un solo problema: non ho capito un accidente di niente del finale :
uhm, un problema da nulla.
Ah, beh, non mi stupisce affatto, del resto si ha dei limiti.
Certamente io l'avrei capito, conoscendomi.
Scherzi a parte, dovrebbe essere un finale sospeso, corretto? E' parte di una trilogia. O sbaglio?
1) non è assolutamente fantasy (perchè si spaccia per fantasy un libro con temi, viaggi intergalattici, scontri tra alieni ecc., che sono squisitamente fantascientifici? perchè il fantasy tira di più?);
2) qualcuno mi spieghi, per favore, come finisce!
Sei un tipino veramente simpatico
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