La giuria internazionale della sezione Neon - opere in concorso - composta da Alan Jones (direttore del Fright Fest di Londra), Xavier Romero (Quatermass), Manlio Gomarasca (Nocturno Cinema) e Fabio Pagan (giornalista scientifico Sissa Trieste) - ha attribuito il Premio Asteroide 2004 al film Able Edwards (USA 2004) dell’americano Graham Robertson, e due menzioni speciali ai film Red Cockroaches, pellicola low budget del ventisettenne regista cubano Miguel Coyula, e Tempus fugit, terzo lungometraggio del regista spagnolo Enric Folch. Il premio va a un’opera che, secondo la motivazione della Giuria, è “un sincero e intelligente omaggio a Orson Welles e al cinema di fantascienza anni Cinquanta, capace però di ricreare un futuro tecnologico e claustrofobico attraverso la sperimentazione di nuove potenzialità del green screen”.
Il consiglio d’amministrazione della società Edwards, azienda leader nella fabbricazione di androidi, si trova di fronte alle proiezioni di un mercato stagnante. In risposta alla crisi, decide di rinvigorire la società clonando il suo geniale fondatore morto, Abel Edwards, il cui corpo è criogenicamente congelato sulla Terra. Ma il clone saprà essere abile quanto Abel Edwards?
Pellicola in bilico tra Walt Disney e Orson Welles, Able Edwards è un’opera prima che trasforma la parabola del capitalismo americano in una fiaba nera.
In concorso per la statuetta 8 titoli: Crash Test di Sam Voutas, Red Ccockroaches di Miguel Coyula, Il magico Natale di Rupert di Flavio Moretti, One Point Zero di Jeff Renfroe e Marteinn Thorsson, Tempus Fugit di Enrich Folch, Atomik Circus di Didier e Thierry Poiraud, Koi…mil Gaya di Rakesh Roshan, Chocking Hazard di Marek Dobes; film che configurano nel loro complesso il volto delle ultime frontiere del fantasy, della scienceplusfiction e dell’horror contemporaneo, dal punto di vista dei registi emergenti di diverse cinematografie mondiali, dall’Australia all’Europa (con opere dalla Spagna, Italia, Francia, Romania, Repubblica Ceca e Islanda), dall’India agli Stati Uniti.
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