Dopo la rullata di pista e il decollo, ecco che la storia di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio con il ritorno di PK prende quota.
Il secondo episodio, sempre pubblicato sulla Topolino, nel numero 3059, comincia dalla risoluzione del cliffhanger con cui si era chiuso il primo.
La votazione sulla distruzione della Ducklair Tower però è ancora in corso, terminerà sul sito topolino.it/sondaggi-holder/sondaggio-pk/ il 14 luglio 2014, pertanto era già previsto che non avremmo visto qui la sua eventuale e catastrofica distruzione.
Dopo l'incipit all'insegna dell'azione, è tempo per l'eroe di compiere altri importanti passaggi del suo viaggio. Il primo messaggero, il Razziatore, si è rivelato nella sua vera natura, ma PK non è rimasto solo. La nuova intelligenza artificiale della Ducklair Tower, è un compagno di viaggio che si presta a interessanti conflitti con Paperino.
Una intelligenza artificiale può valutare con molta freddezza il da farsi e dare anche consigli e giudizi non richiesti, senza porsi alcuna remora.
PK con questa seconda parte entra ancora di più nella moderna era del fumetto supereroistico, affrontando, a suo modo ma non meno efficace almeno due questioni.
La prima è quella del mantello, che forse vi sembrerà la meno seria, pur tuttavia è stato il simbolo grafico del cambiamento.
L'immagine di Dollar Bill ucciso con il mantello incastrato in Watchmen è stata più che un epifania nel fumetto supereroistico. Ha rivelato quell'ovvia verità che avevamo tutti davanti, ma che abbiamo voluto negare perché abbiamo creduto all'esistenza di una realtà alternativa: quella in cui una mascherina rende irriconoscibili e un mantello degli eroi.
Forse era vero una volta, ma ora la lotta per la sopravvivenza impone praticità e scelte difficili.
La praticità è data da nuovo costume, senza mantello, una bella citazione di Venom (chissà se si rivelerà altrettanto pericoloso per il nostro Paolino Paperino), con un arsenale di armi rinnovato.
E sul fronte delle scelte difficili?
La seconda grossa questione riguarda le scelte dell'uomo dietro la maschera.
I supereroi non uccidono.
È un altro sogno con il quale siamo cresciuti. Già con l'Uomo Ragno abbiamo capito che però, in virtù di questa scelta, i super criminali tornano. E questi invece uccidono, eccome.
La drammatica scena in cui Paperino viene ucciso dagli Evroniani, ormai parte di una realtà alternativa dopo l'intervento del Razziatore, è la prova del recepimento di questa lezione.
Ma Paolino Paperino a questo sogno sembra crederci ancora. A dispetto di una situazione di guerra nella quale l'avversario non avrà questi scrupoli.
Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
Questo diceva Fabrizio De Andrè in La Guerra di Piero. Ma nella canzone Piero esita e ne paga le conseguenze.
Nella prima parte di Potere e Potenza abbiamo visto che la pietà di Paolino ha avuto delle conseguenze ancora più devastanti, dato che la sua morte ha provocato una catena di eventi più vasta.
Riuscirà Paolino Paperino a prendere le decisioni corrette per salvare il mondo come lo conosciamo? Anche se fosse proprio combattere all'ultimo sangue la scelta più corretta?
Il sottoscritto ricorda un'epoca in cui Topolino affrontava Macchia Nera con la pistola in pugno. Un'epoca nella quale i ragazzi non erano presi per stupidi, perché non si negava loro, sia pure con il dovuto linguaggio, la durezza della vita.
Poi è arriva l'epoca del politicamente corretto, della realtà edulcorata.
Questa storia è una doccia gelata su queste ipocrisie.
Per il fronte grafico, vale tutto quello che ho scritto nella recensione del primo episodio.
Una seconda parte che conferma la buona qualità del ritorno di PK. Avanti così.
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