Dopo Dylan Dog, tocca a Orfani e alla presentazione della ‘seconda stagione’, intitolata Ringo. Si ricomincia dal numero uno, ma la storia è la diretta prosecuzione dell’epilogo del numero 12 della prima stagione. L’azione si sposta a Napoli, dove troviamo un’Italia distopica in cui il denaro contante è stato sostituito da biglietti della lotteria e ciascuno spera solo di trovare quello vincente per fuggire dalla crisi e dalla miseria. Ogni riferimento alla situazione attuale della penisola non è casuale e potremmo dire che anche questo sia una piccola novità in un albo della Bonelli, casa editrice di solito sempre ben attenta a prender le distanze da situazioni politiche e sociali contemporanee e contingenti. Rispetto alla prima stagione, questa seconda sembra più in linea con le altre testate, visto che presenta un protagonista singolo, invece di una storia corale, ma il personaggio stesso è un po’ fuori dagli schemi, in bilico tra l’essere un eroe e un terrorista. Ovviamente anche questa seconda stagione sarà caratterizzata dal colore.
Fino a questo punto, gli annunci di questa conferenza stampa, in realtà, erano quasi tutti già ampiamente noti agli appassionati di fumetti e ai giornalisti di settore. Le vere novità arrivano nel momento in cui il microfono passa nelle mani di Vincenzo Sarno, responsabile della nuova divisione digital.
Da tempo si conosceva l’esistenza di questa nuova business unit all’interno di Bonelli, ma poco o niente era trapelato su cosa avrebbe fatto e di cosa si sarebbe occupata. Quasi tutto era lasciato al campo delle ipotesi. Sarno spazza via ogni dubbio e fa chiarezza sul fatto che la casa editrice, forte del suo bagaglio di storie e di Storia, ma anche di autori, vuole ritagliarsi un nuovo ruolo in linea con i tempi. Ormai i fumetti non sono più solo di carta, è evidente e sotto gli occhi di tutti, quindi anche Bonelli vuole e deve evolversi per divenire qualcosa di più. Le licenze dei personaggi non saranno più concesse all’esterno per la realizzazione di prodotti e contenuti, ma tutto sarà prodotto internamente, così da avere l’assoluto controllo sul risultato finale. Si parla di film, telefilm, cartoni animati, videogiochi, etc.
Il primo passo è già stato fatto e si tratta del motion-comic tratto dalla prima stagione di Orfani: dieci episodi di circa mezz’ora, che andranno in onda a partire da dicembre su Rai4. In questo caso Bonelli non ha concesso le licenze esternamente, ma è produttrice in prima persona della serie: ha coinvolto Armando Traverso (che già in passato si era occupato con ottimi risultati di alcuni radio-sceneggiati tratti da opere della casa editrice) per la regia e il doppiaggio, e ha scelto come partner realizzativo la società Frame-By-Frame diretta da Lorenzo Foschi. La serie sarà doppiata sia in italiano che in inglese e avrà una distribuzione internazionale curata da RaiCom (rappresentata alla conferenza da Alessandro Ravani, il quale si è detto intenzionato a puntare fortemente su questa partnership con Bonelli, perché il bagaglio della casa editrice è talmente vasto da essere un patrimonio culturale di tutta l’Italia). Le parole sono una cosa, ma le dimostrazioni pratiche sono meglio di tanti discorsi, per cui, per far meglio comprendere al pubblico cosa sia esattamente un motion-comics, ci viene mostrato un primo trailer non definitivo, doppiato in inglese, della serie di Orfani che andrà in onda su Rai4. Troppo poco per poter esprimere un giudizio, ma l’impressione è che ne possa venir fuori un buon lavoro.
L’impressione generale è che Bonelli stia cercando di ritagliarsi un nuovo ruolo, simile a quello della Marvel e che, purtroppo, come per il colosso dei comics americani, anche per la casa editrice italiana ci sia qualche problema di licenze. Se la maggior parte dei diritti sulle testate sono saldamente in mano loro, Marcheselli ha confermato che qualcuna rimane ancora vacante e le trattative per il riacquisto sembrano andare per le lunghe (la mente, ovviamente, corre subito a Dylan Dog e al recente, orrendo, film americano).
La casa editrice ha, invece, fermamente escluso la possibilità che, almeno per il prossimo futuro, possano essere realizzati prodotti direttamente per la divisione digital, senza partire da una controparte cartacea. Nulla, purtroppo, è stato detto riguardo a un possibile sfruttamento dei personaggi sotto il profilo del merchandise.
L’ultima parte della conferenza stampa passa nelle mani di Giovanni Russo e riguarda la presenza di Sergio Bonelli Editore alla fiera di Lucca Comics & Games. Da quest’anno, infatti, Bonelli non avrà più solo il classico stand, ma sarà ospitata in un padiglione indipendente (a detta di tutti estremamente visibile) di 150m2 in Piazza San Giusto. Una scelta da parte della casa editrice per conquistare uno spazio di rilievo a quella che ormai è riconosciuta come la fiera del fumetto più importante in Italia. Si tratta anche del riconoscimento dei vantaggi che può portare uno spazio di contatto diretto con il pubblico durante un evento di tale portata, che può divenire un megafono molto potente per farsi conoscere e diffondere i propri messaggi.
Le novità su Lucca, però, non finiscono qui. La fiera e il suo nuovo padiglione, infatti, saranno il vero punto e momento di svolta per il rilancio della Sergio Bonelli Editore, al di là dell’attuale conferenza stampa, in cui verranno presentati a tutti i nuovi albi. Per l’occasione, infatti, per la prima volta Bonelli presenterà degli albi con copertine variant. Si tratta di Dylan Dog numero 337 Spazio Profondo che avrà una copertina realizzata da Gipi; Ringo numero 1 Ancora Vivo con copertina di Gabriele Dell’Otto e Adam Wild numero 1 Gli Schiavi di Zanzibar con copertina di Breccia. Le immagini ci vengono mostrate in anteprima e l’impressione è che si sia scelto volutamente degli autori che potrebbero sembrare lontani dal classico stile della casa editrice, ma che in realtà incarnano perfettamente con i loro disegni e dipinti lo spirito della serie che sono andati a illustrare.
Dopo qualche domanda da parte del pubblico, si è dunque conclusa la prima conferenza stampa mai indetta da Sergio Bonelli Editore. Una conferenza che ha confermato alcune informazioni che già erano state diffuse negli ultimi tempi, ma che ha anche fornito importanti novità sulle future strategie aziendali e comunicative della casa editrice.
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