Dal 7 ottobre pè in libreria il romanzo La carezza leggera delle primule (2014) della scrittrice Patrizia Emilitri.
Un romanzo vuole proporre ai lettori una storia delicata, con radici molto lontane, di una donna che subisce una maledizione che non le permette di morire.se non troverà la persona giusta che potrà liberarla dalla maledizione.
Claudia, insieme al padre, ha seguito il triste ultimo viaggio di sua madre la cui bara viene posta accanto al fratello morto da tempo. Al rientro nella casa paterna gli viene consegnata una lettera: è di una certa Clotilde Montaldo che afferma di conoscere sua madre e anche lei. Claudia non conosce nessuna Clotilde Montaldo e anche suo padre subito interpellato le risponde di non aver mai conosciuto questa donna.
Nella lettera questa sconosciuta le comunica che entro breve tempo le invierà un manoscritto con la sua storia. Manoscritto del quale Claudia sarà autorizzata a entrare in totale possesso e magari pubblicarlo come romanzo che sicuramente avrà un grande successo.
Per motivi di lavoro Claudia lascia suo padre per rientrare a Milano dove lavora presso l’università e nel tempo libero sta scrivendo un romanzo sulla sua famiglia.
A Milano riceve una prima parte del manoscritto che Clotilde Montaldo aveva promesso di farle avere. E’ una storia che inizia nel 1682, in un borgo vive Marta con madre e nonna. Sono guaritrici, curano i malati con erbe, piante e altre cose naturali, ma Marta pur facendo del bene a tutti sarà accusata di essere una strega, sarà brutalmente torturata dai funzionari dell’inquisizione, poi morirà sul rogo. Prima di morire ha il tempo di chiedere alla sua madrina di prendere un quaderno dove erano scritte tutte le ricette che si tramandavano di madre in figlia. La madrina doveva consegnarlo al figlio del cardinale e vi aggiunse la maledizione che colpisse per sempre il figlio del cardinale e la sua discendenza per l’eternità.
Il quaderno dopo alcuni secoli finisce nelle mani di una ragazzina nata nel 1800. Quando aveva circa tredici anni suo padre in pratica l’ha venduta come serva al servizio di una ricca famiglia e un giorno mentre sta per affogare viene salvata da una misteriosa signora che dopo averle consegnato un quadernetto e averle fatto giurare che non lo avrebbe mai aperto, svanisce nel nulla.
La ragazza poco dopo non si attiene al giuramento e sarà maledetta da una vita eterna e una eterna vecchiaia.
Insieme a Claudia leggeremo la storia di questa serva, che riesce a imparare a leggere e scrivere, diventando anche la dama di compagnia di una ricca contessa che alla sua morte le lascerà in eredità la sua sontuosa villa in Svizzera.
Non possiamo dire altro per non svelare il mistero che si cela dietro questa vecchia donna costretta a una vita eterna. Perché mostra di sapere tante cose sulla vita di Claudia, è forse lei l'unica persona che potrà finalmente liberarla. Ma per farlo l'attende una scelta pericolosa.
Nota dell'autrice
Il quaderno di cui parlo esiste davvero.
L'ho trovato tra le vecchie cose di mio nonno. Non so a che cosa gli servissero ricette per causare
l'itterizia o fabbricare pietre preziose, non ho più modo di saperlo ormai, ma la sua calligrafia antica e perfetta ne ha elencate decine.
Alcune sono riportate fedelmente, altre le ho colorite un po' per rendere più oscuro il personaggio di
Clorinda e della donna che le consegnò il quaderno.
Quindi, cari lettori, da questo momento siete i veri padroni delle ricette e siete autorizzati a fabbricare diamanti, pietre preziose e creme per l'eterna giovinezza.
Ogni riferimento a persone o fatti, invece, è puramente casuale.
La quarta di copertina
L'aria è gelida, a ricordare che l'inverno non è ancora finito. Un cielo plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità, pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al successo. Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna. Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa. Una storia al confine tra realtà e sortilegio, un romanzo che racconta di donne al bivio tra ciò che è giusto e ciò che vogliono davvero.
L’autrice
Patrizia Emilitri è nata in provincia di Varese, dove vive insieme al marito, i due figli e tre cani. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il "Premio Chiara sezione inediti" con il volume "Racconti". Collabora con l'associazione culturale "Le curiose" e organizza corsi di scrittura. Il suo cognome Emilitri, ha una storia molto recente: è la distorsione italianizzata di un cognome russo, pare Dimitrov, che è stato inventato dal suo bisnonno.
Patrizia Emilitri, La carezza leggera delle primule (2014)
Sperling & Kupfer - Collana Pandora - Pag. 254 - 15,90€
ISBN 978-88-200-5678-0
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