Come ogni anno da quasi un decennio a questa parte, il Vostro Fedelissimo Lorenzo ha preso ferie dal lavoro, salutato amici e parenti, e si è immerso nel quattordicesimo Trieste Science Plus Fiction, il Festival della Fantascienza organizzato dalla Cappella Underground che si è tenuto nel capoluogo giuliano dal 29 ottobre al 3 novembre 2014.
Potrei cercare di impietosirvi scrivendo di come ho dovuto rinunciare dolorosamente al Lucca Comics solo per potervi informare su questa rassegna cinematografica. Sarebbe solo una menzogna: io allo TS+F ci vado ogni anno volentieri, e non ci rinuncerei per niente al mondo. È un'occasione per vedere un sacco di film di genere, incontrare persone interessanti e, ultimo ma non meno importante, vedere vecchi amici.
Avevo partecipato alla conferenza di presentazione dell'evento il sabato precedente, della quale vi avevo anche aggiornato su queste stesse pagine. Ero cosciente quindi della mole incredibile di film ed eventi che si sarebbe succeduta in quei cinque intensi giorni. Le proiezioni, come nei due anni precedenti, si sarebbero tenute nella Sala Tripcovich, capace di ospitare 900 persone, e nel Teatro Miela, situato poco lontano, di capienza minore, dove c'era la rassegna dei film italiani.
Come ogni anno, il Vostro Fedelissimo si è orientato sui film internazionali, e che questo non vada visto come spregio nei confronti delle italiche produzioni, ma come viva curiosità nei confronti della produzione fantastica mondiale.
La piacevole maratona è iniziata per il Vostro Fedelissimo la sera di mercoledì 29, con la proiezione di Predestination, film di amore, morte e viaggi nel tempo diretto dai gemelli Spierig, quelli di Daybreakers, per intenderci. Ethan Hawke interpreta un agente temporale incaricato di catturare un pericoloso terrorista: la faccenda si attorciglierà temporalmente, spazialmente e sessualmente (!) su se stessa, con un intreccio che dà soddisfazione allo spettatore attento che vuole dipanarlo.
La giornata di giovedì 30 è iniziata con la proiezione del primo film vietnamita di fantascienza, 2030 (Nuoc in lingua originale), del regista Nghiem-Minh Nguyen-Vo. Nel contesto di un Vietnam sommerso dalle acque e sfruttato dalle multinazionali, una donna vuole scoprire la verità sulla morte di suo marito. Storia semplice, che scorre come l'acqua sulla quale vivono i protagonisti. Mi sono restati dentro le atmosfere del film, quelle acque e quel cielo sempre grigi e senza pace, come la protagonista.
Dopo 2030 ho assistito all'horror Nymph, film serbo di Milan Todorović, che qualche anno fa ci aveva deliziato con Zone of the Dead. La storia è semplice: una sirena assassina decide di avere per cena gruppo di turisti americani e serbi. Ho scritto “per” cena, non “a” cena: i turisti vengono ammazzati senza vergogna, mentre si trovano isolati sull'isola fortezza di Mamula, realmente esistente e ottima scenografia per il film.
In serata il teatro era pieno, in quanto molti sono stati attratti come falene dalla luce sprigionata dall'attrice Sasha Grey, presente al TS+F per presentare il suo Open Windows. Il film ha una trama alquanto bislacca, e si differenzia unicamente per il modo con cui è narrata: solo tramite lo schermo di un computer portatile. La storia si svolge tra web-cam, videochiamate, telecamere di sicurezza… la sensazione è quella di vedere un film del tipo found footage, solo aggiornato al mondo internettiamo moderno.
Sasha Grey dopo il film si è concessa al pubblico… per rispondere alle domande (e cosa credevate?). Uno spettatore, non privo di malizia, ha chiesto se l'attrice si è trovata in imbarazzo a girare l'unica scena di nudo, nella quale si vedeva addirittura un seno. E qui il Vostro Fedelissimo, solitamente inflessibile davanti alle lusinghe del sesso e della bellezza femminile, si è comunque sentito di parteggiare per l'attrice.
La risposta della Grey? Che sì, è stata una scena difficile, visto che doveva recitare nella parte di un'attrice costretta con violenza di natura psicologica a spogliarsi. In un contesto diverso dal suo abituale, insomma. Sasha Grey 1 – Spettatore Malizioso 0.
La giornata di giovedì si è conclusa con la visione di Honeymoon. Una coppia di sposini decide di passare la luna di miele in mezzo ai boschi. La moglie (interpretata da Rose "Ygritte" Leslie) inizia a comportasi in maniera strana, mandando in paranoia il marito Harry Treadaway. Ci sono anche degli alieni, da qualche parte, ma quello che attira del film è il lento disgregarsi dell'armonia nella coppia, tra cose non dette e gesti di sfiducia. Uno dei miei preferiti della giornata, a opera di una regista giovanissima, Leigh Janiak.
Ogni film proiettato durante il TS+F è sempre stato introdotto da un breve filmato realizzato dai ragazzi della Cappella Underground. Quest'anno il video era particolarmente esoterico ma non privo di un certo fascino e mistero. Lo potete vedere nelle risorse di rete alla fine dell'articolo.
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