Fantasymagazine, il meglio della settimana di Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate

Era prevedibile. La notizia della settimana è probabilmente anche la notizia cinematografica dell'anno, una delle più attese, ossia l'arrivo nei cinema di Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate.

Vi confesso che faccio ancora fatica a non scrivere "cinque eserciti". Chi ha letto il romanzo sa anche il perché, visto che nel romanzo "armies" è da sempre tradotto con eserciti. Ma il punto è che la traduzione di "army" è proprio "esercito".  A dirlo è un comune dizionario (es. Word Reference). 

I titolisti italiani dei film, si sa da sempre, sono "creativi", capaci di reinventare i titoli dei film originali nei modi più disparati. Questa volta, sapendo che una traduzione già c'era, contenuta nel romanzo originale, avrebbero potuto evitare, sempre che l'ordine non sia arrivato direttamente dalla Warner Bros., distributrice del film, per ragioni note solo al marketing.

Forse avranno pensato che d'altra parte stiamo parlando di un film fantasy, mica di una cosa seria. Ci si può anche permettere una svista in tal senso? 

Per esempio quella del critico italiano Paolo Mereghetti, che sul Corriere della Sera ha definito Lo Hobbit, "il volume con il quale Tolkien aveva sfruttato il successo del Signore degli Anelli immaginandosi un prologo"? Ve la riporto in una scansione presa da Linkiesta.it, che a sua volta l'ha presa da Facebook.

Su queste pagine non dovrei neanche ripeterlo, ma preferisco farlo per completezza, che Lo Hobbit è del 1937 e il primo tomo di Il Signore degli Anelli, ossia La Compagnia dell'Anello, ha visto le stampe nel 1954. Ed è il Signore degli Anelli, ovviamente, che nasceva come seguito di Lo Hobbit, diventando poi qualcosa di più complesso rispetto alle intenzioni iniziali dell'autore.

Dispiace che un professionista che stimo molto, e che ritengo abbia tanto da insegnare sul cinema, prenda una svista così "creativa". 

È probabile che Mereghetti si sia consultato con qualcuno, nessuno è onnisciente ce ne dobbiamo rendere conto. Mi chiedo chi gli abbia fornito questa singolare versione della genesi di Lo Hobbit. Il pressbook fornito a tutti i giornalisti presenti all'anteprima era chiaro su quale romanzo fosse stato scritto prima.

Mi è capitato di persona di prendere sviste, del tutto personali o in seguito a cattive consulenze  pertanto non voglio giudicare. 

Nel web, o almeno sulle testate del nostro network, siamo abituati a correggere, scusarci e ringraziare per la segnalazione di un errore. Quante volte mi avete visto comportarmi così sul forum? Più di quante vorrei, ma capita. Solo chi non lavora non sbaglia.

Però ci tengo a ricordare nel mio piccolo che, come è successo quando la paternità di Batman è stata attribuita a Neil Gaiman, che quello che più interessa è il come si reagisce alla segnalazione di un errore. 

Sul web come ho detto si può cambiare e rettificare facilmente il testo pubblicato. Nel mondo dei giornali cartacei non si può certo tornare indietro, ristampando le copie dei giornali, pertanto vige l'uso della rettifica in un numero successivo. Non leggo in modo regolare il Corriere della Sera, per cui non so se qualche nota di rettifica sia stata poi pubblicata in proposito, ma lo auspico.

Penso che l'errore una precisazione la meriti, nei confronti di quei lettori profani che magari andranno domani in libreria con informazioni errate, per la "gioia" del libraio di turno, che dovrà spiegare loro che l'autorevole quotidiano stavolta ha sbagliato.

Il criterio però deve valere sempre, senza distinzione di importanza sugli argomenti. Una informazione errata induce conoscenze e comportamenti errati. Chi fa informazione deve sentirsi responsabile in tal senso. 

Tornando alla cronaca, posso solo confermarvi l'assoluta predominanza del film di Peter Jackson nella classifica degli accessi.

Un altro argomento che vi ha interessato tantissimo è scoprire chi siano gli scrittori più potenti di Hollywood.

Il Sony Hack e le sue conseguenze. Le informazioni trapelate sui progetti cinematografici su Spider-Man.

Le novità su Agents of S.H.I.E.L.D.

Curioso film Disney in arrivo, sui figli dei cattivi.

Un argomento tangente ai nostri interessi, anzi intersecante, visti gli accessi: la sit-com The Big Bang Theory.

Le opinioni, poi rivelatesi scherzose, di Neil Gaiman sul possibile interprete di Sandman al cinema.

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