In omaggio al tema portante di EXPO e in linea con la mostra principale di Cartoomics 2015, Anche i fumetti mangiano, la casa editrice Astorina presenterà, in anteprima alla 22a edizione del Salone milanese del fumetto, Diabolik. Tavole in tavola, una raccolta dei “prodotti commestibili” griffati Diabolik e Eva Kant che, in oltre cinquant’anni di storia, sono finiti sulle nostre tavole.
Vini e liquori e oli pregiati, caramelle e biscotti e cioccolatini, persino confezioni di riso e uova di Pasqua. Prodotti in tiratura limitatissima o di grande diffusione, sempre e comunque oggetti ricercatissimi dai collezionisti. A corredo di queste memorabilia una ricca galleria di tavole originali (“tavole”, coerentemente), vignette e foto d’epoca tutte, ovviamente, legate al tema alimentazione.
Accanto alla mostra, il tradizionale stand Astorina ospiterà autori e disegnatori e proporrà ai visitatori i propri prodotti editoriali accanto a gadget e oggettistica “diabolika”.
Con un’inedita novità: il primo pop-up ufficiale del Re del Terrore in tiratura limitatissima (100 pezzi), numerata e firmata. Una chicca imperdibile per fan e collezionisti.
4 commenti
Aggiungi un commentoConsiderando quanto ormai è fuori mercato Diabolik, l'avrei intitolata "Anche quelli dell'Astorina devono mangiare".
Interessante, visto che sembra essere informato, vuole rivelarci la fonte dei dati di vendita?
Il gioco di parole è anche divertente, seppure un po' cattivello, gentile Eremo. Ma mi associo alla domanda di Manex, perché a me non risulta proprio che Diabolik non abbia seguaci ed estimatori, a prescindere dal rilievo che possa avere oggi dall'editoria.
Personalmente non vedo troppa attinenza tra Diabolik e il cibo, ma per mia ignoranza perché non ho mai letto la serie, ma faranno impazzire i fans con queste tirature limitate, cosa che capisco invece molto bene.
forse mi sbaglio, ma mi pare che Diabolik sia anche uno dei pochi fumetti italiani pubblicati anche all'estero, nonché uno dei pochi che dopo 50 anni continua a pubblicare...
io comunque trovo carina l'idea dell'expo: dopo un lungo giro edificante tra gli stand veri e propri una pausa-fumetto ci sta, anche se non è strettamente a tema
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