"There's only one true King" ("C'è soltanto un vero Re"). Con queste parole Zack Snyder, regista di Batman v Superman: Dawn of Justice, ha accompagnato la pubblicazione della prima immagine ufficiale di Aquaman, interpretato da Jason Momoa, sulla propria pagina Twitter. Ve la proponiamo qui di seguito.
Com'è evidente dalla fotografia, viene confermato l'aspetto decisamente più cupo e maturo del personaggio, in questa sua prima incarnazione live action cinematografica, rispetto a quello dei fumetti, in cui l'arancione e il verde risultano i colori predominanti del suo costume e in cui Arthur Curry (questo il vero nome di Aquaman, almeno in una prima fase della sua lunga storia editoriale) ha sempre mantenuto i capelli biondi e la carnagione chiara.
A chi scrive, le sezioni di armatura e il concept del Tridente di Nettuno (qui, in realtà, a cinque punte invece che a tre) ricordano, almeno nei toni generali, la versione di Aquaman che compare nel videogame Injustice: Gods Among Us (2013) realizzato da NetherRealm Studios (immagine in basso a sinistra). Il simbolo del personaggio, una sorta di 'A' stilizzata, compare come nei comics a mo' di fibbia nella parte inferiore del costume mentre risultano una novità i tatuaggi in stile tribale che coprono braccia e torso dell'attore, e che ricordano molto un altro personaggio precedentemente impersonato da Momoa. Stiamo ovviamente parlando di Khal Drogo, il signore della guerra Dothraki della serie televisiva Game of Thrones.
A quest'ultima, almeno per chi ha seguito la prima stagione, farà pensare l'hashtag "Unite the Seven" ("Unire i Sette"), comparso anch'esso nel tweet di Snyder e poi ripetuto in sovraimpressione nell'immagine di cui si parla in questo articolo. Non si tratta ovviamente dei regni di Westeros, quelli ai quali fa riferimento la frase, ma forse proprio dei Sette Mari su cui Aquaman, in quanto sovrano di Atlantide, domina. Resta da capire come mai Snyder abbia fatto riferimento alla necessità di unirli, ed è quindi probabile che si tratti, in questo caso, di una sottotrama di Batman v Superman che possa poi essere meglio sviluppata nei successivi film in cui certamente comparirà di nuovo il supereroe: le due parti che comporranno il live action movie corale sul più potente team della major fumettistica, Justice League (entrambe dirette ancora da Snyder e in uscita, rispettivamente, il 17 giugno 2017 e il 14 giugno 2019) e, soprattutto, il solo film su Aquaman, atteso per il 27 luglio 2018.
Un'altra ipotesi, però, pare non meno interessante. È infatti noto che originariamente sono sette i membri fondatori della Justice League, e dunque il numero potrebbe riferirsi in questo caso a Superman, Batman, Wonder Woman, Cyborg, Flash, Lanterna Verde e allo stesso Aquaman. Che questa immagine sia la prima di una serie che mostrerà, uno alla volta, i più potenti eroi dell'universo DC?
La scelta di Momoa per ricoprire il ruolo del Re dei Sette Mari è stata rivelata nell'inverno scorso da più fonti anche se al rumor hanno fatto poi seguito le numerose (ma mai troppo convincenti) smentite del diretto interessato. Il ripetersi di tali indiscrezioni ha avuto luogo fino all'ottobre scorso quando infine la Warner Bros., in un comunicato ufficiale, ha reso nota la sequenza di dieci film che, insieme a L'Uomo d'Acciaio (2013) e a Batman v Superman: Dawn of Justice (25 marzo 2016) daranno vita all'universo cinematografico DC Comics. Come già accennato sopra, Aquaman apparirà proprio nel secondo dei due film menzionati, a fianco di Kal-El/Clark Kent/Superman (per la seconda volta interpretato da Henry Cavill), di Bruce Wayne/Batman (Ben Affleck) e di Diana di Themyscira/Wonder Woman (Gal Gadot). Certamente nel film apparirà anche Victor Stone/Cyborg (Ray Fisher) e non si esclude che ci possa essere qualche altra apparizione di membri della Justice League.
Momoa, classe 1979, sembra una scelta convincente, almeno a giudicare da questa prima immagine, per rendere il controverso quanto iconico supereroe assai più minaccioso e selvaggio rispetto alla più rassicurante versione di carta e china. Se, poi, l'attore di origini hawaiane sarà all'altezza della parte che è stato chiamato a interpretare, è tutto da vedere: c'è ancora più di un anno da attendere.
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